Val d'Assa: differenze tra le versioni

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Solo a partire dagli anni ottanta del Novecento i diversi siti delle incisioni rupestri in Val d'Assa sono stati esplorati e indagati in maniera sistematica.
L'archeologo [[Ausilio Priuli]] segnala la Val d'Assa come tra le maggiori località dell'arco alpino per presenza di incisioni rupestri, dopo la [[Val Camonica]] ([[Incisioni rupestri della Val Camonica|sito patrimonio dell'umanità Unesco]]), il [[Monte Bego]] (con la [[Valle delle Meraviglie]]) e la [[Valtellina]] ([[Parco delle Incisioni rupestri di Grosio]]).<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 20}}</ref> Tra i maggiori siti di incisioni rupestri in Val d'Assa, oltre a quelli già citati, Priuli annovera anche la diga tra il Tunkelbald e il ponte di Roana, sotto al ponte di Roana, Sant'Antönle basso, il sito del Selegen Baible nei pressi della sorgente Rust e Sculazzon, non tutti indagati in maniera approfondita.<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 66}}</ref>
 
Nel luglio del 1996 alle incisioni rupestri dell'altopiano dei Sette Comuni e in particolare a quelle della Val d'Assa è stato dedicato un convegno.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.rupestre.net/tracce/?p=897|titolo=Links and short news|rivista=Tracce|data=luglio 1996|lingua=en|numero=4|ISSN=2281-972X |accesso=2023-08-18}}</ref>
 
==Prima guerra mondiale==