Musica secolare ebraica: differenze tra le versioni
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La ricerca sull'identità ebraica dei compositori si concentra solitamente sugli [[Assimilazione culturale|assimilati]] tedeschi [[Felix Mendelssohn]] e [[Gustav Mahler]]; il primo, sebbene nipote del [[Moses Mendelssohn|più famoso filosofo]] dell'''[[Haskalah]]'', fu [[battesimo|battezzato]] e cresciuto come [[calvinismo|cristiano riformato]] e quest'ultimo si convertì al [[Chiesa cattolica|cattolicesimo romano]] per rimuovere il più potente ostacolo al successo (l'[[antisemitismo]]) nella Vienna musicale. Mentre in entrambi i casi la conversione fu fatta per assimilare la società cristiana europea e quindi lasciare la persecuzione a favore della prosperità, Mendelssohn ha scritto musica cristiana apertamente e senza rimorsi (''[[Sinfonia n. 5 (Mendelssohn)|Sinfonia n. 5 "Riforma"]]'', ''Oratorio di San Paolo'' e numerosi pezzi da camera e vocali) e in un'occasione cambiò anche il suo aspetto per evitare di sembrare il compositore ebreo correlato a Meyerbeer. Mahler scrisse anche musica di ispirazione cristiana nel quinto movimento della [[Sinfonia n. 2 (Mahler)|Seconda Sinfonia]] (sebbene questo pezzo altamente spirituale sia stato anche interpretato come fondamentalmente ebraico nel suo nucleo<ref>Adam Joachim Goldman, [http://www.forward.com/issues/2002/02.08.23/arts5.html Measuring Mahler, in Search of a Jewish Temperament] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080401153357/http://www.forward.com/issues/2002/02.08.23/arts5.html/ |data=1º aprile 2008 }}, ''The Forward'', August 23, 2002. Accessed 12 February 2006.</ref>), il quinto movimento della [[Sinfonia n. 3 (Mahler)|Terza Sinfonia]], il quarto movimento della [[Sinfonia n. 4 (Mahler)|Quarta Sinfonia]] e la sua [[Sinfonia n. 8 (Mahler)|Ottava Sinfonia]].
Tuttavia, il problema in entrambi i casi non è così semplice: sebbene suo padre lo avesse spinto a rinunciare al nome "Mendelssohn" nei programmi dei concerti, per eliminare ogni riferimento al suo passato ebraico, Felix {{citazione|"mantenne il nome ... nonostante le proteste del padre e sebbene fosse indubbiamente un sincero luterano, mantenne il rispetto per la sua storia ebraica. Il suo successo professionale e sociale potrebbe averlo incoraggiato a essere più apertamente filo-ebreo di altri convertiti ".<ref>David Conway, [http://smerus.pwp.blueyonder.co.uk/mendelssohnx.htm Mendelssohn the Christian] {{webarchive|url=https://archive.
Il motivo più convincente per cui Mendelssohn e Mahler sono comunemente considerati compositori ebrei è perché sono stati ripetutamente identificati come tali sia dagli [[antisemitismo|antisemiti]] che dagli ebrei. In entrambi i casi i contemporanei (rispettivamente [[Richard Wagner]] nel suo ''Das Judenthum in der Musik'' e la violenta stampa di Vienna e gli antisemiti austriaci come Rudolph Louis<ref>Francesca Draughon and Raymond Knapp, [http://www.humnet.ucla.edu/echo/Volume3-issue2/knapp_draughon/knapp_draughon1.html Gustav Mahler and the Crisis of Jewish Identity]. ''Echo'', Volume 3 Issue 2. Published by [[Università della California, Los Angeles|UCLA]]. Accessed 12 February 2006.</ref>) sostenevano che non importa quanto il compositore in questione tentasse di farsi passare come un buon Austriaco/Tedesco e un buon cristiano, lui e la sua musica rimarrebbero fondamentalmente e inalterabilmente ebraici (con una connotazione ovviamente negativa nel contesto). Pertanto, quando la [[Germania nazista]] soppresse ciò che considerava "[[musica degenerata]]", sia Mendelssohn che Mahler furono banditi come compositori ebrei; erano in contrasto con i "buoni" compositori tedeschi come [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], [[Anton Bruckner|Bruckner]] e Wagner<ref>[http://fcit.coedu.usf.edu/holocaust/arts/musReich.htm Nazi Approved Music], A Teacher's Guide to the Holocaust. Florida Center for Instructional Technology, College of Education, University of South Florida, 2005. Accessed 12 February 2006.</ref> (in misura minore rispetto a Wagner ma soprattutto nel caso di Beethoven, il fatto che i [[propaganda|propagandisti]] nazisti affermavano che i deceduti, e quindi incapaci di opporsi ai compositori, erano personificazioni dei loro l'ideologia non significa che avrebbero approvato tale etichetta). L'affermazione di "ebraicità fondamentale" fu ripetuta, ma con un significato completamente opposto, da ebrei del XX secolo come [[Leonard Bernstein]] (riguardo a Mahler), che osservò che la doppia caratteristica di ebraicità e successo dei compositori è qualcosa da sostenere e celebrare.<ref>Francesca Draughon and Raymond Knapp, [http://www.humnet.ucla.edu/echo/Volume3-issue2/knapp_draughon/knapp_draughon1.html ''op. cit.'']</ref> Una argomentazione persuasiva sull'ebreità di Mahler viene da sua moglie, [[Alma Mahler Schindler|Alma Mahler]]:
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{{Citazione|Lui [Gustav] era un uomo che non si era mai ingannato e sapeva che la gente non avrebbe dimenticato che era ebreo... Né gli avrebbe fatto piacere dimenticarlo... Non ha mai negato la sua origine ebraica. Piuttosto, l'ha enfatizzata.<ref>''Gustav Mahler: Memories and Letters'' (trans., New York 1946), pg. 90; quoted in Johnson, ''op. cit.'', pg. 409.</ref>}}
Per quanto riguarda lo stesso Wagner, spesso sembra ironico che alcuni degli interpreti più influenti e popolari del suo lavoro siano stati conduttori ebrei come il già menzionato Mahler e Bernstein, così come [[Daniel Barenboim]], [[Arthur Fiedler]], [[Asher Fisch]], [[Otto Klemperer]], [[Erich Leinsdorf]], [[James Levine]], [[Hermann Levi]] (che fu scelto da Wagner per dirigere la prima di ''[[Parsifal]]''<ref>Lili Eylon, [https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/Wagner.html The Controversy Over Richard Wagner], Jewish Virtual Library, credited to the Israeli Foreign Ministry. 2005. Accessed 12 February 2006</ref> [[Lorin Maazel]], [[Eugene Ormandy]], [[Fritz Reiner]], [[Georg Solti|Sir George Solti]], [[George Szell]] e [[Bruno Walter]].) È stato notato che c'è un "amore dei direttori ebrei contemporanei per Wagner ".<ref>Elaine Baruch, [http://www.forward.com/issues/2001/01.03.23/arts3.html Was it Self-Hatred that Fueled Wagner's 'Anti-Semitism'?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080401153352/http://www.forward.com/issues/2001/01.03.23/arts3.html/ |data=1º aprile 2008 }}, ''The Forward'', March 2001 (exact date not given). Accessed 12 February 2006.</ref> Mentre molto è stato scritto sull'antisemitismo di Wagner nei suoi scritti e nella musica, e l'appropriazione nazista della sua musica, la ricerca negli ultimi anni ha analizzato la possibilità che Wagner fosse lui stesso di origini ebraiche ed ha esplorato l'interazione e l'atteggiamento di Wagner nei confronti degli ebrei attraverso una prospettiva multi-lato.<ref>David Conway, [http://smerus.pwp.blueyonder.co.uk/vulture_.htm 'A Vulture is Almost an Eagle': The Jewishness of Richard Wagner] {{webarchive|url=https://archive.
Molto meno complessa e controversa è l'ebraicità di [[Arnold Schönberg]]. Sebbene fosse cresciuto come cattolico e convertito al [[protestantesimo]] nel 1898, durante l'ascesa dei nazisti nel 1933 accettò apertamente il giudaismo e tornò ad esso. Il risultato fu un certo numero di opere successive riguardanti l'ebraismo e l'[[Olocausto]], come ''A Survivor from Warsaw'', ''[[Preghiera ebraica#Testo del Kol Nidre|Kol Nidre]]'' e ''[[Moses und Aron]]''. Durante questo periodo Schoenberg cominciò anche a occuparsi della situazione storica del popolo ebraico nei suoi saggi e in altri scritti.
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