Spinete: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 2 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5 |
|||
Riga 34:
'''Spinete''' (''Spnet'' in [[dialetto molisano|molisano]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1990 | UTET | Torino|p= 636}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1168}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Campobasso]]. È situato circa 15 chilometri ad ovest del [[Campobasso|capoluogo]] e fa parte dell'[[Unione dei comuni delle Sorgenti del Biferno]] insieme a [[Bojano]], [[San Massimo (Italia)|San Massimo]], [[Campochiaro]] e [[Colle d'Anchise]]<ref>{{Cita web |url=https://www.amministrazionicomunali.it/unione/delle-sorgenti-del-biferno |titolo=amministrazionicomunali.it }}</ref>.
Il comune è costituito da un centro capoluogo, da una [[Frazione (geografia)|frazione]] (Piana), da ben tredici borgate (Anniballi, Caccavelli, Colantuono, Gennaretto, Iacovantuono, Macchie, Monte, Pietroneri, Salera, San Giovanni, Santa Croce, Sebbioni e Vicenne) e undici nuclei sparsi<ref name="sorgenti">
==Geografia fisica==
Riga 64:
Il primo feudatario di Spinete risale al [[1105]] e veniva chiamato [[Ugone de Molisio]], conte di Bojano<ref>https://www.visitmolise.eu/scheda-localita/-/d/dms/1510183/spinete</ref>, dopo il 1144, nel periodo normanno, il feudo era stato concesso, come riportato nel Catalogo Borrelliano, feudo di [[Giuliano da Castropignano]], poi nel periodo [[Suebi|svevo]] (XIII sec.) fu di proprietà dei [[Contado di Molise|conti del Molise]]<ref>[http://turismo.provincia.campobasso.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1816 Portale turistico della Provincia di Campobasso - Comune di Spinete<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che ne persero il possesso all'avvento della [[Angioini|monarchia angioina]], nel [[1269]]; in quell'anno il territorio passò in feudo a [[Tommaso Capuano]] detto ''Gattafosca'' e da questi alla famiglia [[Sanfromondo]], avendo Filippo Sanfromondo sposato la figlia di Capuano<ref>https://www.ugodugo.it/spinete-cb</ref>.
Fino al [[1467]] rimase in possesso dei Sanfromondo e, in quell'anno, per ribellione dei loro precedenti feudatari<ref>[https://stefanovannozzi.wordpress.com/2013/09/27/i-capitoli-di-spinete-cb-del-1523/ I Capitoli di Spinete - Stefano Vannozzi]</ref>, il [[Ferdinando I di Napoli|Re Ferrante]] donò a Matteo Trossa “le terre di [[Vinchiaturo]] e di Spinete”<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.vinchiaturo.cb.it/2013/10/storia-di-vinchiaturo.html |titolo=Copia archiviata |accesso=21 gennaio 2016 |dataarchivio=27 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160127105245/http://www.comune.vinchiaturo.cb.it/2013/10/storia-di-vinchiaturo.html |urlmorto=sì }}</ref>.
Nel 1528 passò alla [[Caetani|famiglia Gaetani]] e alla fine del secolo alla [[Imperato di Spinete|famiglia Imperato]], tuttora proprietaria del Palazzo Marchesale<ref name="sorgenti"/>, che ne restò titolare fino al sovvertimento feudale.
|