Space Invaders: differenze tra le versioni

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Si dice che ''Space Invaders'' venne ispirato da un sogno fatto da Nishikado tempo prima, in cui degli scolari attendono Babbo Natale fuori dalla loro scuola, ma invece vedono arrivare orde di alieni allineati in cielo. I bambini sparano agli alieni colpendoli con delle scariche elettriche generate da candele per auto collegate a una batteria<ref name="gs"/>. In realtà Nishikado non ne fa menzione.
Altra diceria è che il gioco sia stato ispirato da uno dei primi giochi elettromeccanici Taito, ''Space Monster''<ref name="spacemonsters">{{cita web|lingua=en|url = http://www.classicgaming.com/features/articles/arcadefantastic/|titolo = Arcade Fantastic (Part 1)|accesso = 20 novembre 2006|data = 5 febbraio 2003|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051214175317/http://www.classicgaming.com/features/articles/arcadefantastic/|urlmorto = sì}}</ref>, ma Nishikado nega che ci siano somiglianze<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.gamedeveloper.com/design/the-role-of-space-invaders-as-the-archetypal-action-videogame-and-why-its-theme-of-one-versus-many-is-so-successful|titolo=The role of Space Invaders as the archetypal action videogame, and why its theme of ‘One Versus Many’ is so successful}}</ref>.
 
Il titolo scelto inizialmente da Nishikado per il gioco era ''Space Monsters'', ma fu la Taito a scegliere di cambiarlo nel titolo definitivo<ref name=rgm/>.
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''Space Invaders'' fu ideato e distribuito dalla [[Taito]] nel [[1978]]. Visto il successo che il gioco stava avendo, la [[Midway Games]] si propose alla Taito come produttore autorizzato per l'esportazione in America. ''Space Invaders'' uscì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1979]], in una versione con velocità di movimento migliorata e modalità sfida per due giocatori alternati<ref name=rgmp42>{{RivistaVG/Cita|rgm|8|42}}.</ref>.
 
Furono venduti 360.000 cabinati del gioco, di cui 300.000 nel solo Giappone e 60.000 nel resto del mondo,<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Asia Pacific perspectives, Japan|volume=1|autore=Jiji Gaho Sha, inc.|anno=2003|editore=[[Università della Virginia]]|url=http://books.google.co.uk/books?id=CTRWAAAAYAAJ|accesso=19 agosto 2012|pp=57}}</ref> e nel [[1981]] ''Space Invaders'' aveva già generato incassi per oltre 1 miliardo di dollari.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Visual Programming Environments: Applications and Issues|nome=Ephraim P.|cognome=Glinert|editore=IEEE Computer Society Press|anno=1990|ISBN=0-8186-8974-9|url=http://books.google.co.uk/books?id=NMtWAAAAMAAJ|accesso=19 agosto 2012|pp=321}}</ref>
 
Esiste una diffusa [[leggenda metropolitana]] secondo la quale, a causa dell'enorme successo del gioco, in Giappone si sarebbe verificata una notevole carenza di monete da 100 Yen, il taglio richiesto per giocare a ''Space Invaders'', e per ovviare al problema il governo giapponese sarebbe stato costretto a quadruplicare le emissioni di quelle monete. In realtà la produzione di monete da 100 Yen degli anni 1978 e 1979 fu di soli 292 e 382 milioni, quantità mediamente inferiori a quanto coniato negli anni precedenti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mark|cognome=Fox|titolo=Space Invaders targets coins|lingua=en|accesso=18 ottobre 2018|url=https://www.academia.edu/2568838/Space_Invaders_targets_coins}}</ref>
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Nel corso degli anni sono stati sviluppati degli adattamenti per i nuovi sistemi immessi sul mercato come le moderne console o i telefoni cellulari.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/tecnologia/prodotti/space-invaders/space-invaders.html|titolo=Torna Space Invaders stavolta per iPhone|data=21 agosto 2009|accesso=22 agosto 2009}}</ref>
 
Il torneo di ''Space Invaders'' tenuto da Atari nel 1980, vinto da [[Rebecca Heineman]],<ref>{{cita web|titolo=It is 1980 and the National Space Invader’s Tournament Finals is Approaching…|lingua=en|url=http://www.retroist.com/2013/05/20/it-is-1980-and-the-national-space-invaders-tournament-finals-is-approaching|data=20 maggio 2013|accesso=31 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808154915/http://www.retroist.com/2013/05/20/it-is-1980-and-the-national-space-invaders-tournament-finals-is-approaching/|urlmorto=si}}</ref> è stato il primo evento su larga scala di [[sport elettronici]] e ha attirato più di 10.000 partecipanti, affermando i videogiochi come un passatempo diffuso.<ref name="eg_2_36">{{cita webtesto|titolo=Players Guide To Electronic Science Fiction Games|lingua=en |rivista=[[Electronic Games]] |data=marzo 1982 |volume=1 |numero=2 |pp=35–45 [36]}}</ref>
La cerimonia degli [[Electronic Games|Arcade Awards]] fu creata lo stesso anno per premiare i migliori videogiochi, con ''Space Invaders'' che vinse il premio di gioco dell'anno.<ref name="award">{{cita webtesto|titolo=The Arcade Awards|lingua=en|rivista=Electronic Games|data=inverno 1981|volume=1|numero=1|pp=38–9|url=http://www.digitpress.com/library/magazines/electronic_games/electronic_games_winter81.pdf}}</ref>
 
== Hardware ==
[[File:Tilt byte - 11.jpeg|thumb|Cabinet di ''Space Invaders'': si notino i "mostri" laterali fuori tema|alt=]]
Siccome all'epoca i [[microcomputer]] non erano così potenti per eseguire tutti i processi richiesti da ''Space Invaders'', Nishikado fu costretto a progettare un [[hardware]] personalizzato per il gioco.<ref name="GI-177">{{cita pubblicazione|mese=gennaio|anno=2008|titolo=Classic GI: Space Invaders|rivista=Game Informer|editore=Cathy Preston|numero=177|pp=108–109|lingua=en}}</ref><ref name="Edge-Taito">{{cita pubblicazione|lingua=en|mese=ottobre|anno=2005|titolo=The Creation of Space Invaders|rivista=Edge|editore=Future plc|numero=154|url=http://www.edge-online.com/news/the-creation-space-invaders|accesso=6 marzo 2011|autore=N. Kiphshidze|coautori=T. Zubiashvili, K. Chagunava|pp=7–13|id=ISSN 1512-0112}}</ref> Egli creò la [[scheda elettronica]] utilizzando un nuovo processore proveniente dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref name="RG-3">{{RivistaVG|rg|3|35|4|2004|titolo=Nishikado-San Speaks}}</ref> l'[[Intel 8080]], e dotò il gioco di un [[Tubo a raggi catodici|monitor CRT]] e di un [[Elettronica analogica|circuito analogico]] per la generazione degli [[audio|effetti sonori]].<ref name="1UP-10things">{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|titolo=Ten Things Everyone Should Know About Space Invaders|autore=Benj Edwards|accesso=6 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226064943/http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|urlmorto=sì}}</ref><ref name="KLOV-SI">{{Cita|Killer List of Videogames}}.</ref><ref name="ArtOfGameWorlds">{{cita libro|lingua=en|titolo=The Art of Game Worlds|url=https://archive.org/details/artofgameworlds0000morr|nome=Dave|cognome=Morris|p=[https://archive.org/details/artofgameworlds0000morr/page/166 166]|editore=HarperCollins|isbn=0-06-072430-7|anno=2004}}</ref>
 
Nonostante l'hardware appositamente progettato, Nishikado incontrò lo stesso diversi problemi e non riuscì a sviluppare il gioco come lo aveva in mente: la scheda che aveva realizzato non era sufficientemente potente per muovere dei personaggi colorati. Inoltre ''Space Invaders'' aumentava di velocità man mano che gli alieni venivano eliminati dallo schermo, perché la [[CPU]] doveva disegnare meno oggetti: invece di ottimizzare il codice per bilanciare questo effetto, Nishikado decise di tenerlo come meccanismo di aumento della difficoltà del gioco.<ref name="RG-3"/><ref name="GWR-2009">{{cita libro|lingua=en|titolo=Guinness World Records Gamer's Edition|url=https://archive.org/details/isbn_9781904994503|anno=2009|nome=Craig|cognome=Glenday|editore=Guinness World Records|capitolo=Record-Breaking Games/Space Games|isbn=978-1-904994-45-9|p=[https://archive.org/details/isbn_9781904994503/page/98 98]}}</ref> Molti anni dopo Nishikado ha ammesso che lo sviluppo dell'hardware è stata la parte più difficile della realizzazione di ''Space Invaders''.<ref name="GI-177"/><ref name="Edge-Taito"/>
 
Il videogioco fu commercializzato inizialmente con un [[cabinato (videogiochi)|cabinato]] con schermo orizzontale e grafica monocromatica. La versione commercializzata da [[Midway Games]], in uso anche in Italia, era realizzata con un cabinet verticale e con delle pellicole trasparenti arancioni e verdi applicate sul vetro di uno schermo a tubo catodico (CRT) in bianco e nero per simulare la grafica a colori. In questo cabinet l'immagine era proiettata su uno specchio opportunamente inclinato in modo da risultare verticale, con un'immagine futuristica a tema spaziale. Successivamente fu introdotto anche sul mercato giapponese il cabinet verticale con le pellicole colorate.<ref name="RG-41">{{RivistaVG|rg|41|24–33|9|2007|titolo=The Definitive Space Invaders}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dizionariovideogiochi.it/doku.php?id=space_invaders|titolo=Space Invaders|tipo=immagini}}</ref> Le grafiche applicate sul cabinet mostravano dei mostri umanoidi non presenti nel gioco: Nishikado attribuiva questa cosa al fatto che l'artista che le aveva create le aveva disegnate basandosi solo sul titolo originale del gioco, ossia ''Space Monsters'', e non sui personaggi presenti effettivamente in ''Space Invaders''.<ref name="GI-177"/>
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== Eredità ==
[[File:Space Invader Tag.jpg|thumb|sinistra|Un alieno di Space Invaders rappresentato su un muro]]
Nonostante per gli standard odierni la sua grafica sia considerata molto primitiva, ''Space Invaders'' ha avuto un impatto enorme sulla società e sulla stessa industria dei videogiochi. Prima dell'uscita di ''Space Invaders'' le macchine da sala giochi erano principalmente i [[flipper]]: quando Taito pubblicò il gioco nessuno aveva mai visto niente di simile prima. Nei primi tempi i giocatori, in capannello attorno a una postazione, facevano anche ore di fila per attendere il proprio turno, osservando nel frattempo gli altri giocare. Lo schema di gioco era semplice: sparare a degli alieni che via via che morivano aumentavano la loro velocità. Nonostante la sua semplicità, ''Space Invaders'' ha avuto un influsso straordinario rappresentando un volano per l'intero settore dei videogiochi: esso infatti non solo stimolò la produzione di un elevato numero di giochi derivati o comunque basati sul suo gameplay (ad esempio ''[[Galaxian]]'' e ''[[Galaga]]''), ma diede anche una forte accelerata a tutta l'industria dei videogiochi.<ref name=impatto>{{cita web|url=http://www.pahnation.com/the-impact-and-legacy-of-space-invaders/|titolo=The Impact and Legacy of Space Invaders|accesso=11 novembre 2016|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161112021138/http://www.pahnation.com/the-impact-and-legacy-of-space-invaders/|urlmorto=sì}}</ref><ref name=gamesearch>{{cita web|lingua=en|url=http://www.gamesearch.it/recensioni/atari/space-invaders|titolo=Space Invaders|accesso=11 novembre 2016}}</ref>
L'effetto di ''Space Invaders'' sull'industria dei videogiochi è stato paragonato a quello dei [[The Beatles]] nell'industria della musica pop.<ref>{{cita news|cognome=Horwitz|nome=Jeremy|lingua=en|titolo=TECHNOLOGY; Mortal Apathy?|url=https://www.nytimes.com/2002/07/08/technology/08MIDW.html|accesso=4 marzo 2012|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=8 luglio 2002}}</ref>
''Space Invaders'' è considerato il primo "videogioco [[Blockbuster (intrattenimento)|blockbuster]]" ed è diventato sinonimo di videogiochi in tutto il mondo per un certo periodo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Chris Kohler|anno=2005|titolo=Power-Up: How Japanese Video Games Gave the World an Extra Life|lingua=en|p=18|editore=BradyGames|isbn=0-7440-0424-1}}</ref>
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== Classifiche ==
Nel [[1995]], la rivista ''Flux'' ha posizionato ''Space Invaders'' al primo posto nella loro lista dei "Top 100 Video Games.".<ref>{{Cita webtesto|lingua=en|data=aprile 1995|titolo=Top 100 Video Games|url=https://archive.org/details/flux-issue-4/page/n23/mode/2up|rivista=Flux|editore=Harris Publications|numero=4|ppp=25}}</ref> Nel [[1996]], la rivista ''[[Next Generation EU|Next Generation]]'' ha collocato ''Space Invaders'' al numero 97 nella loro lista dei "Top 100 Games of All Time,", affermando che esso "offre un'eleganza e una semplicità non presenti in giochi successivi come ''Phoenix'' [1980].".<ref>{{cita testo|lingua=en|data=settembre 1996|titolo=Top 100 Games of All Time|rivista=[[Next Generation (magazinerivista)|Next Generation]]|numero=21|p=38}}</ref> Nel [[2007]], [[IGN]] lo ha incluso tra i "Top 10 Most Influential Games,", citandolo come fonte d'ispirazione per gli sviluppatori di videogiochi e per l'impatto che ha avuto sul genere degli sparatutto.<ref name="IGN-10">{{cita web|lingua=en|url=http://games.ign.com/articles/840/840621p1.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211223739/http://games.ign.com/articles/840/840621p1.html |urlmorto=si |titolo=IGN's Top 10 Most Influential Games |sito=[[IGN]] |autore=Geddes, Ryan Geddes|autore2=Daemon Hatfield, Daemon |data=10 dicembre 2007 |accesso=11 luglio 2008}}</ref> Nel 2007, ''[[The Times]]'' lo ha posizionato al numero 1 nella loro lista dei "Dieci videogiochi più influenti di sempre.".<ref name="the-times">[{{cita web|lingua=en|https://web.archive.org/web/20110902230443/http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/gadgets_and_gaming/article2455080.ece|The Iten diecimost videogiochiinfluential piùvideo influentigames di sempre], ''ever|opera=[[The Times]]'', |data=20 Settembresettembre 2007}}</ref> Nel [[2011]], 1UP lo ha posizionato al numero 3 nella loro lista dei "60 giochi più influenti di tutti i tempi,", affermando che, a differenza dei giochi arcade precedenti che "erano tentativi di simulare cose già esistenti,", ''Space Invaders'' è stato "il primo videogioco in quanto tale, anziché una rappresentazione elettronica giocabile di qualcos'altro.".<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/features/most-influential-games?pager.offset=12|titolo=IThe 60 giochiMost piùInfluential influentiGames diof tuttiAll i tempiTime|cognome=Kaiser|nome=Rowan|data=10 maggio 2011|sito=[[1UP.com]]|p=13|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121109194732/http://www.1up.com/features/most-influential-games?pager.offset=12|urlmorto=si|accesso=25 dicembre 2011}}</ref>
 
Nel 2008, il ''[[Guinness World Records]]'' lo ha elencato come il gioco arcade con il punteggio più alto in termini di impatto tecnico, creativo e culturale.<ref name="GWR08-3">{{Cita libro|lingua=en|curatore=Craig Glenday |titolo=Guinness World Records Gamer's Edition 2008 |serie=[[Guinness World Records]] |data=11 marzo 2008 |editore=Guinness |isbn=978-1-904994-21-3 |p=[https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0/page/237 237] |capitolo=Top 100 Arcade Games: Top 5 |urlcapitolo=https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0 |url=https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0/page/237 }}</ref> Nel [[2013]], ''[[Entertainment Weekly]]'' ha inserito ''Space Invaders'' tra i primi dieci giochi per la console casalinga [[Atari 2600]].<ref>{{cita web|lingua=en|cognome=Morales|nome=Aaron|data=25 gennaio 2013|titolo=IThe 10 migliori giochibest Atari games|url=https://www.ew.com/article/2013/01/25/the-10-best-atari-games|accesso=17 aprile 2016|rivista=[[Entertainment Weekly]]}}</ref>
Nel [[2018]], è stato classificato al 87º posto nella [[meta-analisi]] statistica di Video Game Canon, basata su 48 liste di "giochi migliori" pubblicate tra il [[1995]] e il [[2017]].<ref>{{Cita web|url=https://www.videogamecanon.com/essays/space-invaders/|titolo=Space Invaders|data=17 febbraio 2017|sito=Video Game Canon|lingua=en|accesso=5 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181205103435/https://www.videogamecanon.com/essays/space-invaders/|urlmorto=si}}</ref> AttualmenteAl 2023, il sito aggregatore di liste di giochi Playthatgame posiziona ''Space Invaders'' al 57º posto tra i giochi migliori di tutti i tempi, gioco dell'anno eprimo gioco degli anni '70 nella lista.<ref>{{cita web|lingua=en|cognome1=Jeroen te Strake|nome1=Peter Searle|titolo=Thebiglist|url=http://playthatgame.co.uk/?action=mainlist|sito=Playthatgame|accesso=23 agosto 2023}}</ref> Nel [[2021]], ''[[The Guardian]]'' l'ha incluso al terzo posto tra i migliori giochi degli anni '70, appena sotto ''Galaxian'' e ''Asteroids''.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=IThe 15 migliorigreatest videogiochivideo degligames anniof '70the -70s – classificatiranked!|url=https://www.theguardian.com/games/2021/may/13/15-greatest-video-games-of-the-70s-ranked|accesso=23 maggio 2021|opera=[[The Guardian]]|data=13 maggio 2021}}</ref>
 
==Controversie==
Nel giro di un anno dal lancio del gioco, l'Associazione Genitori-Insegnanti giapponese tentò senza successo di bandire il gioco per presunta incitazione all'assenteismo scolastico.<ref name="eg_1_31">{{cita webtesto|titolo=Can Asteroids Conquer Space Invaders? |lingua=en|rivista=Electronic Games |data=Winterinverno 1981 |volume=1 |numero=1 |pp=30–33 [31] |url=http://www.digitpress.com/library/magazines/electronic_games/electronic_games_winter81.pdf#page=31 |accesso=1º febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120319212242/http://www.digitpress.com/library/magazines/electronic_games/electronic_games_winter81.pdf |urlmorto= }}</ref>
 
In Nord America, i medici identificarono una condizione chiamata "gomito da ''Space Invaders''" come un disturbo,<ref>{{Cita libro|cognome=Forester|nome=Tom|titolo=High-tech Society: The Story of the Information Technology Revolution|lingua=en|anno=1988|editore=MIT Press|città=Cambridge, Mass.|isbn=0-262-56044-5|url=https://books.google.com/books?id=Gqgb946KPfQC&pg=PA155|edizione=1ª edizione MIT Press paperback|p=155}}</ref> mentre un medico nel ''[[The New England Journal of Medicine]]'' chiamò un disturbo simile "polso da ''Space Invaders''".<ref>{{cita news|titolo=The video game invasion: what is it doing to children?|lingua=en|url=https://news.google.com/newspapers?id=Q4MsAAAAIBAJ&pg=4620,4423386|accesso=5 marzo 2012|pubblicazione=[[The Herald Journal]]|data=18 dicembre 1981}}</ref>
 
''Space Invaders'' fu anche il primo gioco a suscitare controversie politiche, quando nel 1981 fu presentata una legge chiamata ''Control of Space Invaders (and other Electronic Games) Bill'' ("Legge sul controllo di ''Space Invaders'' e altri giochi elettronici"), elaborata dal membro del [[Parlamento britannico]] del Partito Laburista [[George Foulkes]], che tentava di consentire ai consigli locali di limitare il gioco e giochi simili tramite una licenza perché causano [[dipendenza]] e per l'accusa di "devianza". Il membro del parlamento conservatore [[Michael Brown (politico)|Michael Brown]] difese il gioco come "innocuo piacere", di cui lui stesso aveva goduto quel giorno, e criticò la legge come un esempio di "credenze socialiste di restrizione e controllo". Una mozione per portare la legge davanti al Parlamento fu respinta con 114 voti contro 94 voti; la legge stessa non fu mai presa in considerazione dal Parlamento.<ref>{{cita web|titolo=30 Great Gaming World Records|url=https://web.archive.org/web/20110325232911/http://www.computerandvideogames.com/207943/features/30-great-gaming-world-records/|lingua=en|opera=[[Computer and Video Games]]|accesso=26 gennaio 2012|data=14 febbraio 2009}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Electronic and Computer Games: The History of an Interactive Medium|lingua=en|rivista=Screen|anno=1988|volume=29|numero=2|pp=52–73|doi=10.1093/screen/29.2.52|cognome1=Haddon|nome1=L.}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://hansard.millbanksystems.com/commons/1981/may/20/control-of-space-invaders-and-other#S6CV0005P0_19810520_HOC_167|titolo=Control of Space Invaders and Other Electronic Games|lingua=en|data=20 maggio 1981}}</ref>
Allo stesso modo, negli Stati Uniti, nella [[contea di Westchester]], nel 1981 si scatenò un dibattito politico controverso su una risoluzione per applicare restrizioni d'età a ''Space Invaders'' e ad altri giochi arcade, a seguito di lamentele secondo cui gli studenti sprecavano tempo e soldi del pranzo e arrivavano a scuola in ritardo; la risoluzione attirò l'attenzione nazionale.<ref>{{cita news|cognome1=Whitehouse|nome1=Franklin|titolo=Village zeros in on Space Invaders|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/1981/06/15/nyregion/village-zeros-in-on-space-invaders.html|accesso=24 settembre 2021|opera=[[The New York Times]]|data=15 giugno 1981}}</ref>
 
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=== Film ===
Nel 2014 sono stati acquisiti i diritti per una trasposizione cinematografica di ''Space Invaders'' presso la [[Warner Bros. Pictures]], con la produzione di [[Akiva Goldsman]], nonostante il gioco non abbia una ricca narrativa.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.thewrap.com/akiva-goldsman-to-produce-space-invaders-for-warner-bros-exclusive/|autore=Jeff Sneider|titolo=Akiva Goldsman to Produce 'Space Invaders' for Warner Bros.|data=18 luglio 2014|accesso=18 luglio 2014}}</ref> Il 13 febbraio 2015 Daniel Kunka è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura del film.<ref>{{cita news|cognome1=Fleming|nome1=Mike Jr.|titolo='Space Invaders' Lands Dan Kunka To Script|lingua=en|url=https://deadline.com/2015/02/space-invaders-dan-kunka-warner-bros-1201364892/|accesso=14 febbraio 2015|data=13 febbraio 2015}}</ref> Il 12 luglio 2019 Greg Russo è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura del film, con Goldsman che continua a produrre insieme ai partner di Safehouse Pictures [[Joby Harold]] e Tory Tunnell.<ref>{{cita news|cognome1=Fleming|nome1=Mike Jr.|titolo='Space Invaders' On New Line Launchpad; 'Mortal Kombat's Greg Russo To Script Alien-Invasion Pic|lingua=en|url=https://deadline.com/2019/07/space-invaders-movie-new-line-taito-arcade-game-new-line-greg-russo-mortal-kombat-1202645635/|accesso=12 luglio 2019|data=12 luglio 2019}}</ref>
 
== Cloni ==