Città ('ndrangheta): differenze tra le versioni

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[[File:Girolamo Piromalli.jpg|thumb|left|upright=0.5|Girolamo Piromalli]]
[[File:Fatti di Reggio.jpg|thumb|i fatti di Reggio]]
Nel [[1975]] con l'omicidio di [[Antonio Macrì]] scoppia la [[prima guerra di Ndrangheta]], che mieterà circa 300 vittime. Il sanguinoso conflitto assume l'aspetto di un cambio generazionale: da una parte i giovani, che vogliono impegnarsi nelle nuove attività redditizie (i [[Sequestro di persona|sequestri di persona]] e il [[traffico di stupefacenti]]), dall'altra gli anziani, che non vogliono cambiamenti. [[Girolamo Piromalli|Don Mommo Piromalli]] si adegua ai tempi e viene risparmiato, mentre Don [[Domenico Tripodo|Don Mico Tripodo]], in carcere a [[Napoli]], viene ucciso dalla [[Nuova Camorra Organizzata]] di [[Raffaele Cutolo]], che aveva preso contatti con la [['ndrina]] dei [['Ndrina De Stefano|De Stefano]] e dei [[Critelli]] per il traffico di droga.
 
A [[Reggio Calabria]] la famiglia dei [['Ndrina De Stefano|De Stefano]] sostituisce quella dei Tripodo al potere, come nella Locride quella dei [['Ndrina Morabito|Morabito]] sostituisce i [['Ndrina Commisso|Macrì]]. Vengono stretti rapporti con gruppi di persone definite ''[[massoneria]] deviata'', tramite i [[santistaSanta ('ndrangheta)|santisti]], un ulteriore grado gerarchico di una sovrastruttura che permetteva di collaborare con persone non appartenenti all'organizzazione<ref name = "la santa">{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=W-ersprKlQI |titolo=ndrangheta massoneria e la rivolta dei boia chi molla |accesso=Youtube}}</ref>.
Ciò poteva così offrire alla [['ndrangheta]] la possibilità di entrare in contatto con personaggi illustri dello Stato. Con le nuove attività la [['ndrangheta]] fa un netto salto di qualità: i sequestri danno la possibilità di accumulare i capitali che verranno usati per il traffico di [[droga]], i ricavati di quest'ultima attività saranno usati per inserirsi ancora di più negli appalti statali e quindi infine poter investire in attività legali per il [[riciclaggio di denaro]] sporco<ref name = "la santa"/>.
 
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{{Vedi anche|Caso Moro}}
Da una telefonata intercettata nel [[1978]] tra il segretario di [[Aldo Moro]] [[Sereno Freato]] e [[Benito Cazora]], deputato della [[Democrazia Cristiana]], secondo alcune ricostruzioni incaricato di tenere i rapporti con la [['Ndrangheta|malavita calabrese]], avvenuta otto giorni prima della morte di Moro, nella quale Freato cerca di avere notizie sulla prigione di Moro. Dall'intercettazione risulterebbe che la 'ndrangheta aveva a disposizione alcune foto di via Fani (forse quelle relative al rullino sparito o delle loro copie) e che in una di queste vi fosse "''un personaggio noto a loro''"<ref name=fisicamente>{{cita testo|url=http://www.fisicamente.net/index-593.htm|titolo=Il caso Moro|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081011003329/http://www.fisicamente.net/index-593.htm html}}, di Gianluca Neri, dal sito fisicamente.net</ref>. Secondo quanto riferito nel [[1991]] da Cazora sarebbero stati alcuni esponenti della [['ndrangheta]], in stato di soggiorno obbligato, ad offrire ad alcuni esponenti della [[Democrazia Cristiana|DC]] la propria collaborazione per individuare il luogo della prigionia di Moro, in cambio della possibilità di riottenere la libertà di movimento, ma questa collaborazione non venne comunque realizzata<ref name=almanaccodeimisteri_1991>{{cita testo|url=http://www.almanaccodeimisteri.info/moro1991.htm|titolo=Caso MORO: i fatti del 1991|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080311184721/http://www.almanaccodeimisteri.info/moro1991.htm html}}, su almanaccodeimisteri.info</ref>.
Il 13 luglio [[2016]] il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul [[caso Moro]], [[Giuseppe Fioroni]] rivela che: "Grazie alla collaborazione del [[Reparto investigazioni scientifiche|Ris]] dell'[[Arma dei Carabinieri]], possiamo affermare con ragionevole certezza che il 16 marzo del [[1978]] in via Fani c'era anche l'esponente della 'ndrangheta [[Antonio Nirta (1946)|Antonio Nirta]]<ref name="Moro">{{cita news|url = |titolo = Caso Aldo Moro, un boss della 'ndrangheta presente sul luogo del sequestro: la svolta in una fotografia |pubblicazione = quotidianodelsud.it |data=13 luglio 2016}}</ref>. Antonio Nirta, soprannominato ''Due nasi'' è il nipote dell'[[Antonio Nirta|omonimo boss]], già nominato dall'pentito [[Saverio Morabito]] in relazione con uno dei sequestratori ed il generale [[Francesco Delfino]]<ref name="Moro"/>.
 
==== Gli anniAnni '80 - La seconda guerra di 'ndrangheta ====
{{vedi anche|Seconda guerra di 'ndrangheta}}
 
La seconda guerra di 'Ndrangheta scoppia nel [[1985]] e termina nel [[1991]] e farà circa 700 morti. La guerra scoppiò perché le varie 'Ndrine, che erano totalmente indipendenti l'una dall'altra, non avevano trovato un accordo per lo sfruttamento degli enormi capitali accumulati. Alla fine non ci fu né un vincitore né uno sconfitto ma si decise di dotarsi di una sorta di ''cupola'', un organo supremo simile a quello di [[Cosa Nostra]].
Nascono dei problemi tra gli Imerti e i [['Ndrina De Stefano|De Stefano]] per la gestione della possibile costruzione del ponte sullo stretto di Messina.