Formaldimmina: differenze tra le versioni

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Il legame C=N è più lungo del C=O della formaldeide (120,78 pm<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Takeshi|cognome=Oka|data=1960-12|titolo=Microwave Spectrum of Formaldehyde II. Molecular Structure in the Ground State|rivista=Journal of the Physical Society of Japan|volume=15|numero=12|pp=2274–2279|lingua=en|accesso=2022-06-08|doi=10.1143/JPSJ.15.2274|url=https://journals.jps.jp/doi/10.1143/JPSJ.15.2274}}</ref>), come è naturale per il minore [[raggio covalente]] di O rispetto a N e per la maggiore polarità del legame nella formaldeide. È invece leggermente più corto del valor medio per le altre immine non coniugate, che cade nell'intervallo 129-131&nbsp;pm;<ref>{{Cita libro|nome=C.|cognome=Sandorfy|titolo=General and theoretical aspects|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/9780470771204.ch1|accesso=2023-06-21|data=1970-01-01|editore=John Wiley & Sons, Ltd.|lingua=en|pp=1–60|ISBN=978-0-470-77120-4|DOI=10.1002/9780470771204.ch1}}</ref> l'incremento in lunghezza per queste ultime è dovuto agli effetti dell'[[iperconiugazione]] con il doppio legame C=N dei sostituenti [[Alchile|alchilici]] presenti su C o su N, o su entrambi, alchili che qui invece non ci sono.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R. S.|cognome=Mulliken|data=1959-01-01|titolo=Bond lengths and bond energies in conjugation and hyperconjugation|rivista=Tetrahedron|volume=6|numero=1|pp=68–87|lingua=en|accesso=2023-06-21|doi=10.1016/0040-4020(59)80037-5|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0040402059800375}}</ref> La lunghezza del legame C–H è quella normale (109&nbsp;pm<ref name=":02">{{Cita libro|autore=J. E. Huheey|autore2=E. A. Keiter|autore3=R. L. Keiter|titolo=Chimica Inorganica, Principi, Strutture, Reattività|edizione=|anno=1999|editore=Piccin|pp=A-25 - A-33|ISBN=88-299-1470-3}}</ref>), e quella di N–H non è apprezzabilmente superiore al valore normale (101&nbsp;pm<ref name=":02" />). L'angolo su N è molto minore rispetto a quello ideale per l'ibridazione ''sp''<sup>2</sup> (120°) ed è anzi vicinissimo all'angolo tetraedrico (109,5°, ''sp''<sup>3</sup>); questo potrebbe essere dovuto all'effetto della coppia solitaria presente su N che, in accordo alle indicazioni del modello [[Teoria VSEPR|VSEPR]], occupa più spazio angolare delle coppie di legame.<ref name="Miessler">{{cita libro|nome2=D. A.|cognome2=Tarr|titolo=Inorganic Chemistry|url=https://archive.org/details/inorganicchemist0000mies_g8p0|edizione=2nd|anno=1999|editore=Prentice-Hall|pp=[https://archive.org/details/inorganicchemist0000mies_g8p0/page/54 54]–62|isbn=978-0-13-841891-5|nome1=G. L.|cognome1=Miessler}}</ref>
 
Calcoli quantomeccanici sulla formaldimmina hanno fornito anch'essi informazioni strutturali, trovando una distanza C-N di 126,7 pm, che conferma essenzialmente il dato sperimentale, ma trovando anche il valore della barriera energetica per l'[[Inversione di Walden|inversione ad ombrello]] dell'atomo di azoto (107, 8 &nbsp;kJ/mol); confermano poi che l'ibridazione di N è essenzialmente ''sp''<sup>2</sup> e che nello [[stato di transizione]] che lo porta all'inversione tale ibridazione arriva ad essere ''sp'' e questo comporta un lieve accorciamento del legame C−N e un conseguente lieve aumento dell'[[ordine di legame]], mentre la struttura del frammento C-N-H diviene lineare al raggiungimento dello stato di transizione stesso.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Fernando Blanco|autore2=Ibon Alkorta|autore3=José Elguero|anno=2009|titolo=Barriers about Double Carbon-Nitrogen Bond in Imine Derivatives
(Aldimines, Oximes, Hydrazones, Azines)|rivista=Croat. Chem. Acta|volume=82|pp=173-183|ISSN=0011-1643}}</ref>