Principato di Galizia-Volinia: differenze tra le versioni

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|lingua = [[Antica lingua slava orientale]]
|capitale principale = [[Volodymyr-Volyns'kyj|Volodymyr]], [[Halyč]], [[Chełm|Cholm]], [[Leopoli]]
|capitaleAbitanti =
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[[File:001 Kievan Rus' Kyivan Rus' Ukraine map 1220 1240.jpg|thumb|left|upright=1.2|Mappa storica della Rus' di Kiev (1220-1240)]]
Nel 1221, [[Mstislav Mstislavič]], figlio di [[Mstislav Rostislavič]], liberò la Galizia-Volinia dagli ungheresi,<ref>{{cita|Basilevsky|p. 158}}.</ref> ma fu Danilo Romanovič (anche detto [[Danilo di Galizia]]), figlio di Romano, che consacrò una vera unione tra Volinia e Galizia. Nel 1239 e nel 1242 conquistò Kiev, tentando di divenire Gran Principe di tutti i Rus', ma perse la città la prima volta dopo poche settimane, la seconda dopo un anno. Danilo sconfisse le forze polacche e ungheresi nella battaglia di Jaroslav ([[Jarosław]]) e sbaragliò il loro alleato [[Rostislav Michajlovič|Rostislav Mikhailovič]], figlio del [[Principato di ČernigovČernihiv|principe di ČernigovČernihiv]], nel 1245.<ref>{{cita|Vernadsky|p. 144}}.</ref> Rafforzò inoltre i suoi rapporti con [[Batu Khan]] dopo averlo incontrato nella sua capitale [[Saraj]] e riconobbe, almeno nominalmente, la supremazia dell'[[Khanato dell'Orda d'Oro|Orda d'Oro mongola]].<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Gary Dean Peterson|url=https://books.google.it/books?id=joawDAAAQBAJ&pg=PA264|titolo=Vikings and Goths: A History of Ancient and Medieval Sweden|editore=McFarland|anno=2016|isbn=978-14-76-62434-1|p=264}}</ref> Qualche tempo essere rientrato, Danilo riorganizzò il suo esercito lungo rotte mongole e lo equipaggiò con armi degli asiatici, sebbene Danilo stesso preservò il tradizionale abbigliamento del principe di Rus'. L'alleanza di Danilo con i mongoli era puramente tattica e faceva parte di un piano proiettato più a lungo termine.<ref name="verdadnsky144149">{{cita|Vernadsky|pp. 144–149}}.</ref>
 
Nel 1245, [[Papapapa Innocenzo IV]] concesse a Danilo di essere incoronato re. Egli desiderava molto più del riconoscimento, commentando amaramente che si aspettava un esercito o la proclamazione di una [[crociata]] oltre che la corona.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=B.I. Karaban|autore2=O.M. Panasyev|url=https://books.google.it/books?id=kr1QDwAAQBAJ&pg=PA152|titolo=Практика перекладу публіцистичних текстів|editore=Нова Книга|isbn=978-96-63-82620-2|pp=152, 154}}</ref> Sebbene Danilo avesse promesso di promuovere la supremazia religiosa del Papa al suo popolo, il suo regno continuò ad essere ecclesiasticamente indipendente da [[Roma]]. Non si sa se per questo Danilo fu l'unico membro della [[Rjurikidi|dinastia Rurik]] ad essere incoronato re.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Aleksandr Mikhaĭlovič Volkonskiĭ|url=https://books.google.it/books?id=f81WAAAAYAAJ&q=danylo+only+rurik+king&dq=danylo+only+rurik+king&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjOkMT8jsXpAhVNKewKHX-KB84Q6AEINzAC|titolo=The Ukraine Question: The History Truth Versus the Separatist Propaganda|editore=E. Armani|anno=1920|p=21}}</ref> Danilo fu incoronato dal [[legato pontificio]] Opizo de Mezzano a [[Drohiczyn]] nel 1253 come primo re di tutti i Rus' (''Rex Russiae''; 1253-1264).<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Daniel H. Shubin|url=https://books.google.it/books?id=Fwib6rLU_iMC&pg=PA92|titolo=A History of Russian Christianity|volume=I|editore=Algora Publishing|anno=2004|isbn=978-08-75-86289-7|p=92}}</ref> Nel 1256, riuscì a scacciare i mongoli dalla Volinia e un anno dopo evitò che conquistassero le città di [[Luc'k]] e [[Volodymyr-Volyns'kyj]].<ref>{{cita|Vernadsky|p. 157}}.</ref> All'avvicinarsi di un grande esercito guidato dal generale mongolo [[Boroldai]] nel 1260, il re della Galizia-Volinia fu costretto ad accettare la loro autorità e ad abbattere le fortificazioni che aveva costruito contro di loro.<ref>{{cita libro|anno=2020|autore=Stanford Mc Krause|url=https://books.google.it/books?id=S-TNDwAAQBAJ&pg=PT28|titolo=Islam: dalle invasioni mongole all'impero timurico|editore=Cambridge Stanford Books|p=28}}</ref>
 
Sotto il regno di Danilo, la Galizia-Volinia divenne uno degli stati più potenti dell'Europa centro-orientale.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Serhy Yekelchyk|url=https://books.google.it/books?id=2CHiBwAAQBAJ&pg=PT38|titolo=Ukraine: Birth of a Modern Nation|editore=Oxford University Press|anno=2007|isbn=978-01-90-29413-7|p=38}}</ref> La letteratura fiorì: l'opera che lo testimonia, la più importante del suo tempo, è la [[cronaca di Galizia e Volinia]].<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Serhii Plokhy|url=https://books.google.it/books?id=pCdUmCWxwJ8C&pg=PA65|titolo=The Origins of the Slavic Nations: Premodern Identities in Russia, Ukraine, and Belarus|editore=Cambridge University Press|anno=2006|isbn=978-11-39-45892-4|p=65}}</ref> La popolazione aumentò e la crescita demografica fu anche dovuta a [[tedeschi]] da ovest e [[armeni]] da sud che vennero ad abitare nella regione. Il commercio si sviluppò grazie alle rotte commerciali che collegavano il [[Mar Nero]] con la Polonia, la [[Germania]] e il bacino del [[Mar Baltico|Baltico]]. Le principali città erano centri importanti dal punto di vista economico e culturale: vanno sicuramente ricordate [[Leopoli]] (dove la corte reale sarebbe stata successivamente spostata dal figlio di Danilo), [[Volodymyr-Volyns'kyj]], Galič[[Halyč]], [[Chełm|Kholm]] (capitale di Danilo), [[Przemyśl]], [[Drohiczyn]] e [[Terebovlja]]. La Galizia-Volinia divenne influente a tal punto che nel 1252 Danilo fu in grado di far sposare suo figlio [[Romano Danilovič|Romano]] con [[Gertrude di Babenberg]],<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Volodymyr Kubiĭovyč|autore2=Danylo Husar Struk|url=https://books.google.it/books?id=kkgOAQAAMAAJ&q=Roman+Danylovych+%5BDanylovyf%5D,+b+?,+d+1258.+Rus%27+prince;+third+of+Danylo+Romanovych%27s+five+sons.+He+married+the+heiress+of+the+Austrian+throne,+Gertrude&dq=Roman+Danylovych+%5BDanylovyf%5D,+b+?,+d+1258.+Rus%27+prince;+third+of+Danylo+Romanovych%27s+five+sons.+He+married+the+heiress+of+the+Austrian+throne,+Gertrude&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj5wIXgkcXpAhUCDuwKHUe5CU8Q6AEIJTAA|titolo=Encyclopedia of Ukraine|volume=4|editore=University of Toronto Press|anno=1993|isbn=978-08-02-03009-2|p=396}}</ref> l'erede del ducato austriaco, nella vana speranza di assicurarlo per la sua famiglia. Un altro figlio, [[Švarnas]], sposò una figlia di [[Mindaugas]], il primo storico [[regno di Lituania (1251-1263)|re della Lituania]],<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=eOs5YjIxuj0C&q=švarnas+name&dq=švarnas+name&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjQ8NXBn6XpAhVR66QKHZ3YC-8Q6AEIQjAE|titolo=Liaudies kultūra|editore=LTSR Mokslinis metodinis kultūros centras|anno=1996|p=15}}</ref> e governò brevemente il [[Granducato della Lituania|Granducato]] dal 1267 al 1269. Al culmine della sua espansione, lo stato galiziano-voliniano comprendeva non solo le terre della Rus' sud-occidentale, tra cui la [[Rutenia Rossa]] e la [[Rutenia Nera]], ma pure i territori abitati dai [[Brodnici]], una popolazione che viveva sul Mar Nero.
 
Dopo la morte di Danilo nel 1264, gli successe suo figlio [[Lev I di Galizia|Lev]], che trasferì la capitale a Leopoli nel 1272 e per un certo periodo preservò il prestigio acquisito della Galizia-Volinia.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Yu Soroka|url=https://books.google.it/books?id=vyHKDwAAQBAJ&pg=PT67|titolo=100 Key Events in Ukrainian History|editore=Glagoslav Publications|anno=2019|isbn=978-96-60-38550-4|p=67}}</ref> A differenza di suo padre, che preferì seguire i politici occidentali, Lev operò a stretto contatto con i mongoli, in particolare coltivando una stretta alleanza con il tataro khan [[Nogai Khan|Nogai]]. Insieme ai suoi alleati mongoli, invase la Polonia.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Università di Londra|url=https://books.google.it/books?id=J5oIAQAAIAAJ&q=Lev+Danilovich+accompanied+the+Tartar+Khan+Nogai&dq=Lev+Danilovich+accompanied+the+Tartar+Khan+Nogai&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiFqIKElcXpAhUKyaQKHe9WDhoQ6AEIJTAA|titolo=The Slavonic and East European Review|volume=5|editore=Jonathan Cape Limited|anno=1926|p=101}}</ref> Tuttavia, sebbene le sue truppe saccheggiassero il territorio fino ad ovest di [[Racibórz]], trasferendo molti prigionieri e molto bottino in Galizia, Lev alla fine non sottrasse stabilmente molto territorio alla Polonia. Tentò anche, senza successo, di stabilire il dominio della sua famiglia sulla Lituania. Poco dopo che suo fratello Švarnas salì al trono lituano nel 1267, fece uccidere l'ex sovrano lituano [[Vaišvilkas]], poiché geloso che il potere non era stato ceduto anche a lui.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Zigmantas Kiaupa|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=w3ppAAAAMAAJ&dq=The+History+of+Lithuania+Before+1795&focus=searchwithinvolume&q=Vaiselga|titolo=The History of Lithuania: Before 1795|editore=Arturas Braziunas|anno=2000|isbn=978-99-86-81013-1|pp=68-69}}</ref> In seguito alla perdita del trono di Švarnas nel 1269, Lev entrò in guerra con la Lituania. Dal 1274 al 1276, combatté una guerra con il nuovo Granduca lituano [[Traidenis]], ma ne uscì sconfitto e la Lituania acquisì tutta la Rutenia Nera, incluso il centro principale [[Navahrudak]]. Nel 1279, Lev si alleò con il re [[Venceslao II di Boemia]] e invase la Polonia: le sue intenzioni erano quelle di espugnare [[Cracovia]] e, ancora una volta, fallì nei suoi piani nel 1280. Nello stesso anno, Lev riportò invece successi a scapito dell'Ungheria e annesse parte della [[Rutenia subcarpatica|Transcarpazia]], compresa la città di [[Mukačevo]]. Nel 1292 fu in grado di battere la Polonia e annesse [[Lublino]] e il circondario al territorio della Galizia-Volinia.
 
=== Declino ===
Dopo la morte di Lev nel 1301, seguì un periodo di declino. A Lev successe suo figlio [[Jurij I di Galizia]], che governò per soli sette anni.<ref>Particolarmente interessante risulta il suo rapporto con la Chiesa di Costantinopoli: {{cita libro|lingua=en|autore=John L. Fennel|url=https://books.google.it/books?id=fBitAgAAQBAJ&pg=PA134|titolo=A History of the Russian Church to 1488|editore=Routledge|anno=2014|isbn=978-13-17-89720-0|p=134}}</ref> Sebbene il suo regno fosse stato in gran parte pacifico e la Galizia-Volinia prosperò economicamente, YuriJurij I perse Lublino, attaccata dai polacchi nel 1302,<ref name="yaremko53">{{cita libro|lingua=en|autore=Michael Yaremko|url=https://books.google.it/books?id=k69nAAAAMAAJ&q=One+result+of+this+peaceful+stance+was+the+loss+of+Lublin+to+Poland+in+1302.+Yuriy+left+two+sons,+Andrew+and+Lev+II,+who+in+perfect+harmony+continued+to+reign+over+the+state.&dq=One+result+of+this+peaceful+stance+was+the+loss+of+Lublin+to+Poland+in+1302.+Yuriy+left+two+sons,+Andrew+and+Lev+II,+who+in+perfect+harmony+continued+to+reign+over+the+state.&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjB-Obyl8XpAhVNzqYKHf1tARIQ6AEIJTAA|titolo=Galicia-Halychyna|editore=Shevchenko Scientific Society|anno=1967|p=53}}</ref> e la Transcarpazia, assaltata dagli ungheresi. Dal 1308 al 1323 la Galizia-Volinia fu governata congiuntamente dai figli di Yuri I, [[Andrea di Galizia|Andrea]] e [[Lev II di Galizia|Lev II]], che si autoproclamarono re di Galizia e Volinia.<ref name="yaremko53"/> I fratelli stipularono alleanze con il re [[Ladislao I di Polonia]] e l'[[Ordine Teutonico]] in funzione anti-lituana e anti-mongola, ma il regno era ancora vassallo dei mongoli e dovette partecipare alle spedizioni militari di [[Uzbek Khan]] e del suo successore [[Ganī Bek]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Michael B. Zdan|url=https://www.jstor.org/stable/4204855?seq=1|titolo=The Dependence of Halych-Volyn' Rus' on the Golden Horde|rivista=The Slavonic and East European Review|volume=35|numero=85|anno=1957|pp=505–522|accesso=21 maggio 2020}}</ref> I fratelli morirono entrambi nel 1323, in battaglia, combattendo contro i mongoli e non lasciarono eredi. Il [[Papa Giovanni XXII|pontefice Giovanni XXII]] commentò così la notizia appena saputala:
 
{{citazione|Gli ultimi due principi dei ruteni, un popolo scismatico, possono essere considerati come uno scudo invincibile contro il crudele mondo [[tartari|tartaro]].<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Michael Yaremko|url=https://books.google.it/books?id=k69nAAAAMAAJ&q=the+Pope+in+1323+wrote+:+%22The+two+last+princes+of+the+Ruthenians,+a+schismatic+people,+can+be+considered+to+have+erected+an+unconquerable+shield+against+the+cruel+Tatar+people.%22&dq=the+Pope+in+1323+wrote+:+%22The+two+last+princes+of+the+Ruthenians,+a+schismatic+people,+can+be+considered+to+have+erected+an+unconquerable+shield+against+the+cruel+Tatar+people.%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjG06KVmsXpAhW5wcQBHZGhDqUQ6AEIJTAA|titolo=Galicia-Halychyna|editore=Shevchenko Scientific Society|anno=1967|pp=53-54}}</ref>}}
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La [[cronaca di Galizia e Volinia]] rifletteva il programma politico della dinastia dei Romanovič. La Galizia-Volinia fece concorrenza ad altri stati successori della Rus' di Kiev, in particolare il [[Principato di Vladimir-Suzdal']]. Secondo il documento sopraccitato, re Danilo fu l'ultimo sovrano di Kiev prima dell'invasione mongola e quindi i sovrani della Galizia-Volinia erano gli unici legittimi successori del trono di Kiev.<ref name="peter">{{cita libro|lingua=en|autore=Peter J. Potichnyj|url=https://books.google.it/books?id=iuFB8V2X4yEC&pg=PA9|titolo=Ukraine and Russia in Their Historical Encounter|editore=Canadian Institute of Ukrainian Studies Press, University of Alberta|anno=1992|isbn=978-09-20-86284-1|pp=8-15}}</ref> Fino a quando lo stato non scomparve, i suoi sovrani avanzarono rivendicazioni su "tutta la terra della Rus'". Il sigillo di re Jurij I conteneva l'iscrizione latina ''domini georgi regis rusie''.<ref name="peter"/>
 
Contrariamente alle loro costanti affermazioni secolari o politiche sull'eredità di Kiev, i governanti della Galizia non erano interessati a questioni religiose. Ciò li differenziò dal Vladimir-Suzdal', che provò e riuscì ad assumere il controllo sulla chiesa di Kiev. Invece di contestare un simile dominio, i sovrani della Galizia-Volinia si limitarono a chiedere e ottenere una chiesa separata da Bisanzio.<ref name="peter"/>
 
Anche la Galizia-Volinia differiva dai principati settentrionali e orientali dell'ex Rus' di Kiev in termini di relazioni con i vicini occidentali. Re Danilo era in maniera ondivaga alleato o nemico della vicina Polonia slava e dell'Ungheria parzialmente slava. Secondo lo storico George Vernadsky, la Galizia-Volinia, la Polonia e l'Ungheria appartenevano alla stessa sfera culturale. La chiesa cattolica era vista come un vicino e c'erano molti matrimoni misti tra le case principesche della Galizia e quelle di paesi cattolici limitrofi. Al contrario, gli occidentali affrontati da Alessandro, principe di Novgorod, erano i [[Cavalieri Teutonici]] e la situazione sul confine nord-orientale vedeva crociati irrequieti piuttosto che sereni.<ref name="verdadnsky144149"/>
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** Principato di Peremyšl
** Principato di Zvenyhorod
** Principato di TerebovliaTerebovlja
* [[Principato di Volinia]]
** Principato di Luc'k
** Principato di Dorohobuž
** Principato di PeresopnytsiaPeresopnycja
* Principato di Belz
* Terre di Chełm ([[Lublino]] 1289–1302)
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* 1206-1214: Crisi politica
** 1205-1206: [[Eufrosina Angelina]], reggente di [[Danilo di Galizia]]
** 1206-1211: I figli di [[Igor' SvyatoslavičSvjatoslavič]]
** 1210: [[Rostislav II di Kiev]]
** 1211-1212: Mstislav il Muto, reggente di Danilo di Galizia
** 1212-1214: Rivolta guidata dal [[Boiardo (storia)|boiardo]] Volodyslav KormylchičKormyl'čič
* 1214–1232: Occupazione ungherese, guidata dai figli di [[Andrea II d'Ungheria]]
** 1214-1220: [[Colomanno di Galizia]]
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* Co-regno dei discendenti di Danilo
** 1264-1269: [[Švarnas]]
** 1264-ca.1301: [[Lev I di Galizia]]<ref>Titolo condiviso con il fratello ShvarnŠvarn fino al 1269.</ref>
* ca.1301-ca.1308: [[Jurij I di Galizia]]
* Co-regno dei discendenti di Jurij
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* Crisi politica, ''de facto'' il boiardo [[Dmytro Dedko]]
** 1323-1325: in Galizia, [[Volodymyr I di Galizia]]; in Volinia, [[Liubartas]]
** 1323-1340: [[Bolesław-YuriJurij II di Galizia]]
* 1340 [[Casimiro III di Polonia]] invade la Galizia
** 1340-1349: [[Liubartas]]