Colombaro (Corte Franca): differenze tra le versioni

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=== ''Cashulìne'' ===
Sulle mappe napoleoniche (del [[Anni 1810|1810]] circa) esistenti all'Archivio di Stato di [[Brescia]] il toponimo è riportato come ''Cajoline'', ma anche per altri toponimi la “J” lunga e la “S” sono state usate in modo intercambiabile (es. ''Cajella'' per indicare la località ''Casella'').
Il toponimo popolare ''Cashulìne'' significa ''casoline'', ''casupole'', ''casette'', nel senso di case isolate è scritto ''Cajoline'' sulle mappe napoleoniche ed austriache. Durante il periodo fascista è stato cambiato in ''Casalini''. Finita la guerra al posto del fascista Casalini, la via è stata intitolata ad Astolfo Lunardi, partigiano delle Fiamme Verdi. Questa via passa tra i muro di cinta di Villa Lana (poi Ragnoli ed ora Moraschi) e quello che fino agli anno 50 del 1900 i contadini identificavano come il brolo dei ''Péne'' (soprannome della famiglia Gatti). In questo brolo fu impiantata la Pavi-Mar (produceva mattonelle per pavimenti, soglie per finestre, gradini delle scale e vasche in graniglia). Dopo il suo fallimento venne demolita e l’area destinata all’edilizia residenziale oggi conosciuto come ''La Sorgente''.
 
Il toponimo popolare ''Cashulìne'' significa ''casoline'', ''casupole'', ''casette'', nel senso di case isolate.
Lungo il lato est della strada c'è una torre che probabilmente faceva parte di un cortivo. Edificata probabilmente intorno al [[XIV secolo]] dai signori della zona, gli [[Oldofredi]] di [[Iseo]], al tempo della loro massima potenza, potrebbe essere stata rialzata nel [[XV secolo|Quattrocento]]. Tale torre fu usata anche come torre colombaria; da ciò derivano toponimi come: Colombaro, Colombara, Colombare, Colombera ecc.
 
Il toponimo popolare ''Cashulìne'' significa ''casoline'', ''casupole'', ''casette'', nel senso di case isolate è scritto ''Cajoline'' sulle mappe napoleoniche ed austriache. Durante il periodo fascista è stato cambiato in ''Casalini''. Finita la guerra al posto del fascista Casalini, la via è stata intitolata ad Astolfo Lunardi, partigiano delle Fiamme Verdi. Questa via passa tra i muro di cinta di Villa Lana (poi Ragnoli ed ora Moraschi) e quello che fino agli anno 50 del 1900 i contadini identificavano come il brolo dei ''Péne'' (soprannome della famiglia Gatti). In questo brolo fu impiantata la Pavi-Mar (produceva mattonelle per pavimenti, soglie per finestre, gradini delle scale e vasche in graniglia). Dopo il suo fallimento venne demolita e l’area destinata all’edilizia residenziale oggi conosciuto come ''La Sorgente''.
Sulle mappe napoleoniche (del [[Anni 1810|1810]] circa) esistenti all'Archivio di Stato di [[Brescia]] il toponimo è riportato come ''Cajoline'', ma anche per altri toponimi la “J” lunga e la “S” sono state usate in modo intercambiabile (es. ''Cajella'' per indicare la località ''Casella'').
 
Lungo il lato est della strada c'è una torre che probabilmente faceva parte di un cortivo. Edificata probabilmente intorno al [[XIV secolo]] dai signori della zona, gli [[Oldofredi]] di [[Iseo]], al tempo della loro massima potenza, potrebbe essere stata rialzata nel [[XV secolo|Quattrocento]]. Tale torre fu usata anche come torre colombaria; da ciò derivano toponimi come: Colombaro, Colombara, Colombare, Colombera ecc.
 
Questa via qualche decina di anni fa ha ospitato la prima banca di Corte Franca e successivamente una delle classi della scuola media.
 
IlDurante nomeil attualeperiodo fascista il nome della via è stato datocambiato in memoria''Casalini''. diFinita la guerra al posto del fascista Casalini, la via è stata intitolata ad Astolfo Lunardi, [[partigiano]] bresciano delle “[[Brigate Fiamme Verdi|Fiamme Verdi]]” (divisione “Tito Speri”), condannato a morte dai [[Fascismo|fascisti]] il 5 febbraio [[1944]] a causa della sua lotta per la liberazione dal [[nazifascismo]].
 
=== Palazzo Lana Ragnoli (ora Moraschi) ===