Renault 4CV: differenze tra le versioni
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Il noto carrozziere [[Henri-Labourdette|Labourdette]], ad esempio, realizzò la cosiddetta "4CV [[Vutotal]]"<ref>{{cita web|url=http://www.lespetitesrenault.fr/colmodeles/4cv/R1032/R1032-o2.jpg|titolo=La 4CV Vutotal}}</ref>, una cabriolet dalle linee futuristiche caratterizzata fra l'altro da un parabrezza in due pezzi e senza montanti, secondo un brevetto depositato dallo stesso Labourdette. Sempre dallo stesso carrozziere venne realizzata un'altra cabriolet a due porte, stavolta conservando le forme della ''4CV'' di serie. Tale vettura fu anche impiegata in alcune competizioni sportive. Fra il 1949 ed il 1951 il pilota Louis Rosier progettò e realizzò prima una coupé<ref>{{Cita web |url=http://img11.hostingpics.net/pics/8496364cvcoachrosier.jpg |titolo=La coupé di Rosier |accesso=9 agosto 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160827045044/http://img11.hostingpics.net/pics/8496364cvcoachrosier.jpg |dataarchivio=27 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref> ed in seguito una barchetta<ref>{{cita web|url=https://api.ning.com/files/oeHflvreRORyue*lOzXqa3Z8cduv9PwpqqdBX6by*nM-00ESVHOoQfkluGiL-725E5I2f8wLGtqlpyRDVxVa*EnKNcq7bXSU/Rosier03.jpg?width=737&height=544|titolo=La barchetta di Rosier|accesso=4 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160826084203/http://api.ning.com/files/oeHflvreRORyue*lOzXqa3Z8cduv9PwpqqdBX6by*nM-00ESVHOoQfkluGiL-725E5I2f8wLGtqlpyRDVxVa*EnKNcq7bXSU/Rosier03.jpg?width=737&height=544|dataarchivio=26 agosto 2016|urlmorto=sì}}</ref> con corpo vettura debitamente alleggerito e motore elaborato, cosicché la vettura riusciva a raggiungere i 180 km/h di velocità massima. Sia la coupé che la barchetta di Rosier ebbero un corpo vettura completamente ridisegnato. Più fedele alla ''4CV'' di serie era invece un'altra barchetta<ref>{{cita web|url=https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/e2/c5/c4/e2c5c4437ec59563c821648fda9c97e0.jpg|titolo=La barchetta di Mouchiro}}</ref> realizzata nell'officina belga Mouchiro, da cui in quegli anni uscì anche una coupé<ref>{{Cita web |url=http://img11.hostingpics.net/pics/3351814CVMouchiro.jpg |titolo=La coupé di Mouchiro |accesso=9 agosto 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160827050045/http://img11.hostingpics.net/pics/3351814CVMouchiro.jpg |dataarchivio=27 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>, anch'essa simile alle normali ''4CV'', ma dalla parte posteriore completamente ridisegnata.
[[File:Autobleu 1955.JPG|thumb|Una 4CV Autobleu]]
Una delle fuoriserie più famose in assoluto è però la ''4CV Jolly''<ref>{{cita web|url=http://boitierrouge.com/2016/05/30/renault-4cv-jolly-voiture-de-plage-a-litalienne/|titolo=Pagina dedicata alla 4CV Jolly Ghia}}</ref>, una [[spiaggina]] realizzata dalla [[Ghia]] in 50 esemplari per il mercato USA. Il carrozziere torinese si interessò inizialmente anche ad un altro progetto, quello partorito dalla mente dei signori Maurice Mestivier e Roger Lepeytre, titolari della ditta ''Autobleu'', specializzata nella vendita di accessori auto. Essi concepirono su carta un'elegante coupé per la cui realizzazione definitiva si affidarono proprio alla Ghia. Ma alcuni problemi nella realizzazione della vettura definitiva spinsero la ''Autobleu'' a dirottare il progetto al celebre Henri Chapron (noto soprattutto per le sue realizzazioni su base [[Citroën]]). Grazie al carrozziere francese, la vettura riuscì persino ad essere prodotta in 81 esemplari, il che dimostra come, nonostante si trattasse di un'auto sconosciuta ai più, la coupé ''Autobleu'' seppe imporsi anche nel limitato mercato delle fuoriserie di nicchia. La Ghia, fra l'altro, realizzò anche due esemplari di cabriolet, oltre ai già citati 81 esemplari di coupé. La coupé di ''Autobleu'' venne in seguito considerata una delle più riuscite fra le fuoriserie su base ''4CV''. La sua eleganza non mancò di catturare anche alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, fra cui gli attori Michèle Morgan [[Eddie Constantine|
Chapron realizzò poi anche altre fuoriserie sfruttando la meccanica della ''4CV'', in particolare tre esempi di spider dalle linee sempre piuttosto arrotondate. Un'altra carrozzeria degna di nota tra quelle che si cimentarono con la ''4CV'' fu la [[Brissoneau et Lotz]], che dalla popolare vettura francese estrapolò due cabriolet dalla differente vocazione: la prima, più corsaiola, era priva di particolari orpelli e poteva essere equipaggiata anche con il motore della ''R1063'', mentre la seconda, più ricca di dettagli cromati, denotava una maggior eleganza, sottolineata anche dai cerchi a disco pieno, segno che ormai si era nel periodo finale della carriera della ''4CV''. Le due cabriolet di Brissoneau et Lotz erano accomunate da altre caratteristiche, come ad esempio la grossa presa d'aria verticale sulla fiancata.
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