Big data: differenze tra le versioni

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=== Definizione e caratteristiche ===
[[File:Big_Data.png|thumb|upright=1.1|Le cosiddette 3V dei ''big data'']]
Non esiste una soglia di riferimento prestabilita in termini di dimensione oltre la quale è lecito parlare di Big Data: in genere si parla di big data quando l'insieme di dati è talmente grande e complesso che richiede la definizione di nuovi strumenti e metodologie per estrapolare, gestire e processare informazioni entro un tempo ragionevole.<ref name="Editorial">Snijders, C., Matzat, U., & Reips, U.-D. (2012). ‘Big Data’: Big gaps of knowledge in the field of Internet. ''International Journal of Internet Science, 7'', 1-5. [http://www.ijis.net/ijis7_1/ijis7_1_editorial.html International Journal of Internet Science, Volume 7, Issue 1] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191123051001/http://www.ijis.net/ijis7_1/ijis7_1_editorial.html |date=23 novembre 2019 }}</ref> Infatti, come enunciato dalla [[legge di Moore]], l'evoluzione tecnologica permette la memorizzazione e la gestione di [[dataset]] di dimensioni continuamente crescenti<ref>{{Cita libro|cognome=De Mauro, Andrea.|titolo=Big data analytics : guida per iniziare a classificare e interpretare dati con il machine learning|url=https://www.worldcat.org/oclc/1065010076|accesso=2019-11-10|data=2019|editore=Apogeo|OCLC=1065010076|ISBN=9788850334780}}</ref>.
In uno studio del 2001<ref>{{Cita web |nome=Douglas |cognome=Laney |titolo=3D Data Management: Controlling Data Volume, Velocity and Variety |url=http://blogs.gartner.com/doug-laney/files/2012/01/ad949-3D-Data-Management-Controlling-Data-Volume-Velocity-and-Variety.pdf |editore=Gartner |accesso= 6 febbraio 2001 |dataarchivio=23 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130723080959/http://blogs.gartner.com/doug-laney/files/2012/01/ad949-3D-Data-Management-Controlling-Data-Volume-Velocity-and-Variety.pdf |urlmorto=sì }}</ref>, l'analista Douglas Laney aveva definito il modello di crescita come tridimensionale (modello delle «3V»<ref>{{Cita web |cognome=Beyer |nome=Mark |titolo=Gartner Says Solving 'Big Data' Challenge Involves More Than Just Managing Volumes of Data |url=http://www.gartner.com/it/page.jsp?id=1731916 |editore=Gartner |accesso=13 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710043533/http://www.gartner.com/it/page.jsp?id=1731916 |dataarchivio=10 luglio 2011 |urlmorto=no }}</ref><ref name="Gartner" />): con il passare del tempo aumentano volume (dei dati), velocità e varietà (dei dati). In molti casi questo modello è ancora valido, nonostante esso sia stato successivamente esteso<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.villanovau.com/university-online-programs/what-is-big-data/|titolo=What is Big Data?|editore=[[Villanova University]]|lingua=inglese}}</ref><ref name="IBM" /><ref name=":0" /><ref name=":2" />.
 
Nel primo modello di Douglas Laney, chiamato delle «3V»<ref name="Gartner">{{Cita web|autore=Mark Beyer|titolo=Gartner Says Solving 'Big Data' Challenge Involves More Than Just Managing Volumes of Data|url=http://www.gartner.com/it/page.jsp?id=1731916|editore=gartner.com|lingua=EN|data=2011-06-27|accesso=2017-06-25|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710043533/http://www.gartner.com/it/page.jsp?id=1731916|dataarchivio=10 luglio 2011|urlmorto=no}}</ref>, le tre parole chiave hanno il seguente significato: