Trilogia di Thrawn: differenze tra le versioni
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La trilogia si svolge nel 9 [[ABY]], circa cinque anni dopo gli eventi de ''[[Il ritorno dello Jedi]]'' nel periodo della [[Nuova Repubblica]]<ref>{{cita libro|autore=[[Steve Sansweet]]|titolo=Star Wars Encyclopedia|url=https://archive.org/details/starwarsencyclop00sans|anno=1998|editore=Ballantine Books|p=XVII|ISBN=0-345-40227-8|lingua=en}}</ref><ref name="Hidalgo">{{cita|Hidalgo|cap. ''The Thrawn Trilogy''}}.</ref>. La [[Galassia (Guerre stellari)|galassia]] è in preda ad una guerra civile tra la Nuova Repubblica e i resti dell'[[Impero Galattico (Guerre stellari)|Impero Galattico]]. La Nuova Repubblica ha ottenuto vittorie importanti e ha raggiunto una certa stabilità, ma tra le forze imperiali è emerso un nuovo e formidabile leader: il [[grand'ammiraglio Thrawn]]. Un'altra minaccia incombe intanto su [[Luke Skywalker]] nella forma del [[Jedi#Universo espanso|Jedi oscuro]] [[Joruus C'baoth]]; mentre [[Leila Organa]] e [[Ian Solo]] sono sposati e stanno aspettando due gemelli. Accanto ai vecchi personaggi della serie la ''trilogia di Thrawn'' introduce anche diverse figure nuove, tra cui l'agente imperiale [[Mara Jade]], il contrabbandiere [[Talon Karrde]] e lo stesso Thrawn, che sono diventate centrali nell'Universo espanso.
Insieme al fumetto ''[[Star Wars: Il lato oscuro della Forza|Il lato oscuro della Forza]]'', la ''trilogia di Thrawn'' è stata l'opera che ha rilanciato il franchise di ''
== Trama ==
=== ''L'erede dell'Impero'' ===
Il [[grand'ammiraglio Thrawn]], l'ultimo signore della guerra di quel che resta dell'[[Impero Galattico (Guerre stellari)|Impero Galattico]], complotta per distruggere la [[Nuova Repubblica]]. Messi gli occhi sul magazzino del pianeta [[Pianeti dell'Universo espanso di Guerre stellari#W|Wayland]] del defunto imperatore [[Palpatine]], che contiene una vasta gamma di cilindri di clonazione e uno scudo di occultamento funzionante, lui e il suo subordinato [[Gilad Pellaeon]], capitano dello [[Star Destroyer]] ''Chimaera'', chiedono l'aiuto del contrabbandiere [[Talon Karrde]] e della sua seconda in comando [[Mara Jade]] per ottenere diverse creature simili a salamandre chiamate [[Specie dell'Universo espanso di Guerre stellari#Y|ysalamiri]]. Thrawn usa gli ysalamiri, che possiedono la capacità naturale di respingere la [[Forza (Guerre stellari)|Forza]], per sottomettere il guardiano del magazzino [[Joruus C'baoth]], un clone delirante di un maestro Jedi che il grand'ammiraglio aveva ucciso anni prima. C'baoth offre la sua fedeltà in cambio di due accoliti che si pieghino alla sua volontà: i figli di [[Dart Fener]], [[Luke Skywalker|Luke]] e [[
Thrawn lancia la sua prima offensiva, una serie di attacchi mordi e fuggi nel territorio della Nuova Repubblica, e poi ruba alcuni veicoli di lavoro dalle operazioni minerarie di Landosu su Nkllon. Avendo bisogno di navi da guerra, e con le sue tattiche precedenti che hanno costretto oltre cento navi scarsamente equipaggiate a stazionare nei cantieri Sluis Van come pianificato, Thrawn scaglia infine l'attacco: i suoi assaltatori usano gli scavatori rubati per assalire e dirottare le navi repubblicane, ma vengono ostacolati quando Lando prende il controllo dei veicoli a distanza. Il grand'ammiraglio ritira le sue forze, ma grazie al complotto di Thrawn la sua nemesi della Nuova Repubblica, l'[[ammiraglio Ackbar]], viene arrestato per tradimento.
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Tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta ''Guerre stellari'' aveva dato vita a un discreto franchise di opere derivate, composto da serie spin-off, libri, fumetti, giochi e merchandise, gestito dalla società [[Lucasfilm]]. Ma verso la fine degli anni ottanta, con nessun nuovo film della saga in previsione che potesse espandere ulteriormente la storia e ravvivare l'attenzione del pubblico, e con la conclusione delle serie animate e delle linee di giocattoli, tutto sembrava indicare che lo sfruttamento del franchise stesse avviandosi alla sua naturale conclusione<ref name="transfer-orbit">{{cita web|url=https://transfer-orbit.ghost.io/star-wars-timothy-zahn-heir-to-the-empire-thrawn-trilogy/|titolo=30 years ago, Timothy Zahn resurrected Star Wars|autore=Andrew Liptak|data=4 maggio 2021|accesso=19 febbraio 2023|lingua=en}}</ref>. La direttrice editoriale di Lucasfilm, Lucy Wilson, si accorse però che poteva esserci mercato per una serie letteraria ambientata nell'universo di ''Guerre stellari'' e nel 1989 concretizzò l'idea siglando un accordo per la pubblicazione di una trilogia di romanzi con Lou Aronica, il direttore di [[Bantam Spectra]], una linea editoriale di Bantam Books che si era ritagliata un ruolo eminente nel campo della fantascienza<ref name="b&n">{{cita web|url=https://www.barnesandnoble.com/blog/sci-fi-fantasy/building-a-galaxy-far-far-away-heir-to-the-films-1990-1994/|titolo=Building a Galaxy Far Far Away: Heir to the Films (1990-1994)|autore=Andrew Liptak|sito=[[Barnes & Noble]]|data=15 dicembre 2015|accesso=19 febbraio 2023|lingua=en}}</ref>.
Fino a quel punto all'interno dell'[[Universo espanso (Guerre stellari)|Universo espanso di ''Guerre stellari'']] erano stati pubblicati solo gli adattamenti dei film, ''[[La gemma di Kaiburr]]'' e due trilogie incentrate sulle avventure giovanili di [[Ian Solo]] e [[Lando Calrissian]]. Wilson e Aronica avevano invece in mente un progetto editoriale di vasta portata, di qualità, coerente al suo interno, e formato da racconti ambiziosi che avrebbero portato avanti l'eredità tracciata dai film con nuove trame e materiale inedito<ref name="b&n"/>.
Le direttive che ricevette da Lucasfilm erano che la storia si sarebbe dovuta svolgere 3-5 anni dopo la fine del ''[[Il ritorno dello Jedi|Ritorno dello Jedi]]''<ref name="totse">{{cita web|url=https://newtotse.com/oldtotse/en/ego/science_fiction/tzi.html|titolo=An interview with Timothy Zahn, author of Heir to the Empire|accesso=19 febbraio 2023|lingua=en}}</ref>, i personaggi apparsi nei film non sarebbero dovuti morire e non si sarebbero potuti riutilizzare personaggi precedentemente deceduti<ref name="b&n"/>. Zahn volle tentare un approccio diverso rispetto a quanto si era visto nei film e ideò un nuovo cattivo meno brutale e più sfumato di [[Dart Fener]] o dell'imperatore [[Palpatine]], il [[grand'ammiraglio Thrawn]], un brillante stratega militare alla guida dei resti dell'[[Impero Galattico (Guerre stellari)|Impero Galattico]] che avrebbe messo in seria difficoltà i protagonisti [[Luke Skywalker]], la [[
{{citazione|Volevo catturare la sensazione di ''
Fener e l'Imperatore regnavano tramite l'inganno e la paura, così, perché non qualcuno che avrebbe comandato attraverso la lealtà? Che tipo di personaggio avrebbe potuto ispirare una simile fedeltà? Avrebbe dovuto essere un genio di strategia e di tattica, in modo tale che sapessero di avere buone possibilità di vittoria. Aveva a cuore le sue truppe. Era pronto ad accettare suggerimenti dai suoi sottoposti. Infine, dal momento che non si vedevano molti alieni nell'Impero, volevo renderlo di una specie non umana, dal momento che, se era riuscito a diventare grand'ammiraglio, doveva essere qualcuno di ''veramente'' speciale.|Timothy Zahn<ref name="SWI32">{{cita|''Star Wars Insider''|p. 32}}.</ref>|I wanted to capture the ''Star Wars'' feeling, but I did not want to go over the same territory that George Lucas had already gone over, so that meant no superweapon, no Death Star, no Darth Vader-type, no Emperor-type. Which left me thinking, ‘Okay, so what else have we got?’
Vader and the Emperor ruled by manipulation and fear, so, how about somebody who would lead through loyalty? What kind of character could inspire that type of loyalty? He needed to be a strategic and tactical genius, so that they’d know they had a good chance of winning. He cared about his troops. He was willing to accept good suggestions from subordinates. And then, finally, since we did not see a lot of aliens in the Empire, I wanted to make him a non-human, on the grounds that, if he got to be a Grand Admiral, he had to be something ''very'' special.|lingua=en}}
A completare il quadro l'autore inserì ulteriori personaggi, cercando di dare a ognuno un passato e una collocazione credibile nella galassia: [[Talon Karrde]], un contrabbandiere e vecchia conoscenza di Ian Solo; [[Mara Jade]], una agente di grande talento rimasta tuttavia disorientata dopo la caduta dell'Impero; e [[Gilad Pellaeon]], un onesto e affidabile ufficiale imperiale, privo però della genialità di Thrawn<ref name="SWI32"/>. Zahn introdusse anche un senso di realismo e verosimiglianza nella tecnologia e nelle tattiche proprio della [[fantascienza hard]], che non si era ancora visto nell'ambientazione solitamente più fantastica di ''Guerre stellari''<ref name="Polygon">{{cita web|url=https://www.polygon.com/star-wars/2020/9/3/21408128/star-wars-books-thrawn-ascendency-chaos-rising-timothy-zahn-interview-thrawn-trilogy|titolo=Timothy Zahn has returned to Thrawn|autore=Andrew Liptak|sito=[[Polygon]]|data=3 settembre 2020|accesso=19 febbraio 2023|lingua=en}}</ref>.
Come riferimenti Zahn utilizzò i film stessi e i manuali di ''[[Guerre stellari - Il gioco di ruolo]]'' prodotti da [[West End Games]], che contenevano informazioni dettagliate su mezzi, tecnologie, specie e mondi, e che gli permisero di armonizzare le sue opere al resto della saga<ref name="b&n"/><ref>{{cita|''Star Wars Insider''|pp. 30-31}}.</ref>. Per il resto Lucasfilm lasciò all'autore molta libertà creativa, ma si riservò l'ultima parola su ogni scelta<ref name="b&n"/>. Così Zahn dovette eliminare il clone malefico di [[Obi-Wan Kenobi]] e sostituirlo con un nuovo personaggio, [[Joruus C'baoth]], o rimuovere i riferimenti ai [[Sith]] e alle [[guerre dei cloni]] perché Lucas voleva riservarsi la possibilità di esplorarli in futuri film della serie<ref name="b&n"/><ref name="SWI30"/>.
Il primo romanzo venne completato in sei mesi e le uscite delle tre opere furono poste a intervalli di un anno, dal 1991 al 1993<ref name="b&n"/><ref name="totse"/>. I titoli del secondo e del terzo volume furono scelti da Zahn. Per il primo l'autore avrebbe gradito ''Wild Card'', ma questo venne scartato perché troppo simile a quello della serie ''[[Wild Cards]]'' della stessa Bantam. Anche il titolo alternativo ''The Emperor's Hand'' fu respinto, e infine si scelse ''Heir to the Empire''
== Pubblicazione ==
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* ''Dark Force Rising'' (1992)
* ''The Last Command'' (1993)
Nel 2011 [[Del Rey Books]] ha ripubblicato il primo romanzo della serie nell'edizione ''Heir to the Empire: The 20th Anniversary Edition'', che comprendeva un'introduzione e note di Timothy Zahn, commenti da parte di Lucasfilm e dell'editore e ''
I libri sono stati tradotti in ungherese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, olandese e portoghese<ref>{{isfdb}}</ref>. La prima edizione italiana è stata edita da [[Sperling & Kupfer]] e tradotta da [[Anna Maria Biavasco]] e Valentina Guani:
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La serie si rivelò un successo inaspettato e venne definita "influente, molto amata e rivoluzionaria"<ref name="Newbold">{{cita web|url=https://www.starwars.com/news/heir-to-the-empire-critical-reaction|titolo=Critical Opinion: Heir to the Empire Reviews|autore=Mark Newbold|data=4 aprile 2014|accesso=25 marzo 2023|lingua=en}}</ref>. I sostenitori la ritennero una degna prosecuzione della serie cinematografica, ben scritta e avvincente. Inoltre ebbe il merito di aggiungere un maggiore livello di complessità all'universo di ''Guerre stellari''<ref name="Brown">{{cita web|url=https://www.tor.com/2019/12/19/the-empire-just-wont-quit-the-thrawn-trilogy-by-timothy-zahn/|titolo=The Empire Just Won’t Quit: The Thrawn Trilogy by Timothy Zahn|autore=Alan Brown|data=19 dicembre 2019|accesso=26 marzo 2023|lingua=en}}</ref>. Gettò le basi per un nuovo filone narrativo in cui la Morte Nera e l'Imperatore sono sì distrutti, ma i suoi seguaci sono ancora liberi di agire, mettendo in difficoltà l'Alleanza Ribelle e la nascente Nuova Repubblica, che sono delle istituzioni ancora giovani e instabili, e allargando così il tema del franchise a una più vasta e sfaccettata situazione politica<ref name="Newbold"/>.
Katharine Trendacosta di [[Gizmodo]] argomentò che i libri sono delle "mirabili costruzioni di trama e personaggi", in cui ogni parte è legata e funzionale alle altre e in cui emerge tutta l'abilità e il coraggio di Zahn nel creare dei personaggi accattivanti, credibili e sfumati, come i politici della Nuova Repubblica o i militari dei resti dell'Impero, che aggiungono spessore alle loro rispettive fazioni, o i nuovi personaggi di Thrawn, Talor Karrde e Mara Jade, su cui si basa una buona parte della storia<ref name="Trendacosta">{{cita web|url=https://gizmodo.com/how-good-are-the-best-star-wars-books-really-1794126129|titolo=How Good Are the 'Best' Star Wars Books, Really?|autore=Katharine Trendacosta|sito=[[Gizmodo]]|data=7 aprile 2017|accesso=26 marzo 2023|lingua=en}}</ref>. Apprezzamenti simili provennero da Ryan Britt di
Altre opinioni furono più critiche. Jonathan Hicks di Lightsabre lamentò nei romanzi la banalizzazione della [[Forza (Guerre stellari)|Forza]], la scarsa presenza di personaggi fondamentali come i [[droidi]], e i continui rimandi a eventi e citazioni dei film originari<ref name="Newbold"/>. John Lawson scrisse sullo ''[[School Library Journal]]'' che era una serie non al livello delle opere migliori di Zahn, seppur ben scritta e raccomandata per [[Young Adult (genere letterario)|lettori giovani]]<ref name="Newbold"/>; mentre Trendacosta ritenne ridicoli alcuni concetti, come gli ysalamiri, i cloni e i noghri, e nomi<ref name="Trendacosta"/>.
Con ''L'erede dell'Impero'' Zahn compì una virata verso la fantascienza più classica e rigorosa rispetto al fantasy epico-spaziale su cui i film di ''Guerre stellari'' si erano mantenuti<ref name="Britt"/>. Inoltre l'inclusione nella trilogia di materiale supplementare proveniente da ''
I libri sono considerati tra i migliori prodotti dell'Universo espanso<ref name="Trendacosta"/><ref>{{cita web|url=https://www.sfsite.com/02b/he362.htm|titolo=Star Wars: Heir to the Empire: The 20th Anniversary Edition|autore=David Maddox|data=2012|accesso=26 marzo 2023|lingua=en}}</ref>. Ad agosto 2011 la trilogia venne votata nella top 100 dei migliori libri fantasy e di fantascienza selezionata dal pubblico della [[National Public Radio]], piazzandosi in 88ª posizione<ref>{{cita web|url=https://www.npr.org/2011/08/11/139085843/your-picks-top-100-science-fiction-fantasy-books|titolo=Your Picks: Top 100 Science-Fiction, Fantasy Books|sito=[[National Public Radio]]|data=11 agosto 2011|accesso=26 marzo 2023|lingua=en}}</ref>.
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== Opere derivate ==
I tre romanzi sono stati pubblicati anche come [[audiolibro|audiolibri]]. La prima edizione riassunta è stata edita da Random House Audio in [[audiocassetta]]: ''
Tutti e tre i romanzi vennero adattati in [[miniserie a fumetti]], scritte da [[Mike Baron]] e pubblicate da [[Dark Horse Comics]] tra il 1995 e il 1998. Ogni serie composta da sei numeri. ''L'erede dell'Impero'' venne disegnato da Olivier Vatine, inchiostrato da Fred Blanchard e colorato da Isabelle Rabarot; ''Sfida alla Nuova Repubblica'' fu disegnato da [[Terry Dodson]], inchiostrato da Kevin Nowlan e colorato da Pamela Rambo; e ''L'ultima missione'' vide Edvin Biuković ai disegni e all'inchiostrazione e Pamela Rambo ai colori<ref name="Brown"/>. Le tre miniserie vennero ristampate in volumi unici [[Libro tascabile|tascabili]] rispettivamente nel settembre 1996<ref>{{cita web|url=https://www.darkhorse.com/Books/46-467/Star-Wars-Heir-to-the-Empire-TPB|titolo=Star Wars: Heir to the Empire TPB|sito=[[Dark Horse Comics]]|accesso=22 aprile 2023|lingua=en}}</ref>, febbraio 1998<ref>{{cita web|url=https://www.darkhorse.com/Books/47-306/Star-Wars-Dark-Force-Rising-TPB|titolo=Star Wars: Dark Force Rising TPB|sito=Dark Horse Comics|accesso=22 aprile 2023|lingua=en}}</ref> e giugno 1999<ref>{{cita web|url=https://www.darkhorse.com/Books/48-201/Star-Wars-The-Last-Command-TPB|titolo=Star Wars: The Last Command TPB|sito=Dark Horse Comics|accesso=22 aprile 2023|lingua=en}}</ref>, e in un'edizione omnibus nel dicembre 2009<ref>{{cita web|url=https://www.darkhorse.com/Books/16-556/Star-Wars-The-Thrawn-Trilogy-HC|titolo=Star Wars: The Thrawn Trilogy HC|sito=Dark Horse Comics|accesso=22 aprile 2023|lingua=en}}</ref>. [[Magic Press]] pubblicò una prima edizione in italiano dei fumetti in tre volumi a partire dal 1997. Questi furono poi riediti da [[Panini Comics]] all'interno della collana ''Star Wars Legends''<ref>{{cita web|url=https://www.panini.it/shp_ita_it/star-wars-legends-la-trilogia-di-thrawn-1-mstwa071isbn-it08.html|titolo=Star Wars Legends: La trilogia di Thrawn 1|sito=[[Panini Comics]]|accesso=22 aprile 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.panini.it/shp_ita_it/star-wars-legends-trilogia-di-thrawn-2-mstwa073isbn-it08.html|titolo=Star Wars Legends: La trilogia di Thrawn 2|sito=Panini Comics|accesso=22 aprile 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.panini.it/shp_ita_it/star-wars-trilogia-di-thrawn-3-mstwa075isbn-it08.html|titolo=Star Wars Legends: La trilogia di Thrawn 3|sito=Panini Comics|accesso=22 aprile 2023}}</ref>
Da ogni romanzo [[West End Games]] trasse un manuale per ''[[Guerre stellari - Il gioco di ruolo]]'', i primi due nel 1992 e l'ultimo nel 1994. I tre volumi vennero poi raccolti in uno, intitolato ''The Thrawn Trilogy Sourcebook'', nel 1996, in occasione dell'uscita della seconda edizione del
== Note ==
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