Elia: differenze tra le versioni

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Assunzione in Cielo del profeta Elia in anima e corpo, errore, non è il pensiero reale delle Chiesa cattolica.
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== Nell'islam ==
Elia ({{arabo|إيليا|Īliyā}} o '''<span style="font-size: 120%;">إلياس</span>''', ''Iliyās'') compare nel [[Corano]], nella Sura XXXVII:123-132<ref>{{Cita web|url=https://quran.com/it/i-ranghi|titolo=sura As-Saffat - 1-182|sito=Quran.com|lingua=it|accesso=2023-12-16}}</ref>, dove è elogiata la sua attività profetica contro i seguaci del dio pagano [[Baal]] e a vantaggio dell'unico Dio, e inoltre nella Sura VI:85 dove è elencato tra gli inviati di Dio<ref>{{Cita web|url=https://quran.com/it/il-bestiame|titolo=sura Al-An'am - 1-165|sito=Quran.com|lingua=it|accesso=2023-12-16}}</ref>. Elia era della religione di Mosè, visse nel IX secolo a.C., cioè 4-5 secoli dopo l'Esodo degli Ebrei dall'Egitto sotto la guida di Mosè. <br /> Simbolicamente viene talvolta accostato a un personaggio di grande rilevanza per l'[[Islam]], [[al-Khidr|al-Khiḍr]] (o al-Khaḍir), colui che accolse e consigliò Mosè quando fu in difficoltà presso Madian. Il più importante racconto coranico riguardante al-Khidr è contenuto nella sura XVIII (''Sūrat al-Kaḥf'', ovvero ''Sura della Caverna''), vv. 59-81<ref>{{Cita web|url=https://quran.com/it/il-bestiame|titolo=sura Al-An'am - 1-165|sito=Quran.com|lingua=it|accesso=2023-12-16}}</ref>, che contiene anche altre due narrazioni di estrema rilevanza: quella riguardante i Sette Dormienti di Efeso e quella concernente Alessandro Magno ([[Dhu al-Qarnayn]]). Essendo al-Khaḍir un semplice epiteto (“il Verdeggiante”), il nome proprio che gli è più frequentemente attribuito dalla tradizione musulmana è quello di Balīyā [[ibn]] Malkān. Talora si è letto in Balīyā il nome Īliyā; e poiché Ilīyā è la forma siriaca del nome del profeta Elia, la cui versione greca è Ilīyās, secondo alcuni l'identità primitiva tra Khaḍir ed Īliyā sarebbe stabilita. Questa identità è stata tuttavia messa in questione, tanto da alcuni [[musulmani]] ([[Ibn 'Arabi|Ibn ʿArabī]] contro Muqātil; Daḥḥāk) quanto da vari orientalisti ([[Ignaz Goldziher|Goldziher]] contro Clermont-Ganneau). Presso i musulmani, la dicotomia deriva dal fatto che l'ĪIiyā coranico è un profeta e che non potrebbe essere collocato in una posizione più alta rispetto a un profeta legislatore come [[Mosè|Mūsā]]. Si è obiettato che Khaḍir è preposto alle acque e Ilīyās alle terre. Ma è l'acqua che vivifica le terre (Corano, XI:31).<ref>{{Cita web|url=https://quran.com/it/h%D1%9Bd|titolo=sura Hud - 1-123|sito=Quran.com|lingua=it|accesso=2023-12-16}}</ref> Per queste notizie parafrasiamo parzialmente un testo di [[Louis Massignon]] (<ref>''Élie et son rôle transhistorique: Khadiriya en Islam'', in ''Opera Minora'', t. I, 1955, pp.&nbsp;142–61)</ref>.
 
== Nella letteratura moderna ==