Pontecorvo: differenze tra le versioni
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=== Il dominio papale ===
Nel [[1105]] il principe di Capua Riccardo II conferma all'[[
Nel [[1190]] fu tra le prime comunità ad ottenere uno [[Costituzione|statuto]], segno di un nuovo corso storico nei rapporti tra il signore
Tra il [[1422]] ed il [[1463]], fece parte dei domini papali, poi angioini, poi aragonesi.
Pontecorvo dal [[1463]] al [[1860]] fu un'enclave nel [[Regno di Napoli]] dello [[Stato Pontificio]], a parte la parentesi che nei primi dell'[[Ottocento]] la vide come un [[Principato di Pontecorvo|principato napoleonico]]. Tale principato fu creato inizialmente per il generale [[Jean-Baptiste Jules Bernadotte]], che lo governò dal [[1806]] al [[1810]]; come conseguenza di quest'ultimo fatto l'emblema della Casata di [[Bernadotte]], l'attuale [[stemma della Svezia]], include lo stemma di principi di Pontecorvo. Il principato fu retto dal [[1812]] al [[1815]] da [[Napoleone Luciano Carlo Murat|Luciano Murat]], figlio di [[Gioacchino Murat]], per tornare allo Stato della Chiesa.
Nel 1725 il Papa decise di elevare il centro a città con la erezione di una sede vescovile unita alla [[diocesi di Aquino]] di cui Pontecorvo precedentemente faceva parte.
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