Teatro della Pergola: differenze tra le versioni

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Per gli anni successivi sono documentati vari lavori e migliorie, ma l'intervento più importante fu intrapreso tra il [[1753]] e il [[1755]], quando su disegno di [[Giulio Mannaioni]] le strutture lignee della sala, particolarmente rischiose se si considera come l'illuminazione fosse esclusivamente affidata al fuoco delle candele, furono sostituite da strutture in muratura; in tale occasione [[Antonio Galli Bibiena]] eseguì le decorazioni pittoriche dell'ambiente, nonché una serie di nuove scenografie. Nel [[1789]], sempre su progetto del Mannaioni e direzione lavori di [[Luca Ristorini]], si aggiunse un quinto ordine di palchi.
 
Nel [[1800]]-[[1804]], su progetto ancora del Ristorini e sotto la direzione dell'architetto [[Giuseppe Salvetti]], venne realizzata nel fabbricato posto sul lato est del teatro la sala da musica oggi denominata "il Saloncino";. Le attuali forme si devono tuttavia sostanzialmente agli interventi di [[Bartolomeo Silvestri]] ([[1820]] e [[1828]]) e di [[Gaetano Baccani]], che nel [[1855]]-[[1857]] realizzò tra l'altro i nuovi ambienti dell'ingresso e del [[vestibolo (architettura)|vestibolo]] al teatro, del caffè e del [[foyer]]. cesare e sua sorella.
 
Nel [[1834]] [[Antonio Meucci]], macchinista alla Pergola, installò nel teatro il primo "[[telefono]]" acustico della storia (a trasmissione meccanica, non ancora elettrica), per comunicare tra i vari ambienti del teatro<ref>[http://www.aei.it/ita/museo/mam_tela.htm Il telefono acustico realizzato da Meucci al Teatro della Pergola]</ref>.