Samurai: differenze tra le versioni

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[[File:Samurai with sword.jpg|thumb|upright|Samurai armato]]
[[File:Old Japanese military paraphernalia.jpg|thumb|Collezione di armature di samurai]]
I samurai usavano una grande varietà di armi, anzi, un'evidente differenza tra la cavalleria europea e i samurai riguarda proprio l'impiego delle armi, poiché i samurai non ritennero mai che esistessero armi disonorevoli, ma solo armi efficienti e inefficienti. L'uso delle armi da fuoco costituì una parziale eccezione, in quanto fu fortemente scoraggiato durante il [[XVII secolo]] dagli shogun Tokugawa, fino a proibirle quasi completamente e ad allontanarle del tutto dalla pratica della maggior parte dei samurai.
 
Nel [[periodo Tokugawa]] si diffuse l'idea che l'[[anima]] di un samurai risiedesse nella [[katana]] che portava con sé, a seguito dell'influenza dello [[zen]] sul ''[[bujutsu]]''; a volte i samurai vengono descritti come se dipendessero esclusivamente dalla spada per combattere. Raggiunti i tredici anni, in una cerimonia chiamata ''genpuku'', ai ragazzi della classe militare veniva dato un ''[[wakizashi]]'' e un nome da adulto, per diventare così vassalli, cioè samurai a tutti gli effetti. Questo dava loro il diritto di portare una katana, sebbene venisse spesso assicurata e chiusa con dei lacci per evitare sfoderamenti immotivati o accidentali. Insieme, katana e ''wakizashi'' vengono chiamati ''[[daishō]]'' (letteralmente: "grande e piccolo") e il loro possesso era la prerogativa del [[buke]], la classe militare al vertice della piramide sociale. Portare le due spade venne vietato nel 1523 dallo shogun ai cittadini comuni che non erano figli di un samurai, per evitare rivolte armate, perché prima della riforma tutti potevano diventare samurai.