Val Nure: differenze tra le versioni

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Il monte più alto della valle è il [[monte Bue]] che raggiunge un'altezza di {{M|1775|u=m s.l.m.}}
 
Tra i monti principali della valle si trovano il [[monte Nero (Emilia-Romagna)|monte Nero]], il [[monte Ragola]], il [[monte Camulara]], il [[monte Ragolino]], il [[monte Zovallo]], situati sullo spartiacque con la val Ceno<ref>{{cita web|url=http://www.ferriereturismo.it/comune.htm|titolo=Il comune di Ferriere|accesso=31 agosto 2019|dataarchivio=28 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170628065501/http://ferriereturismo.it/comune.htm|urlmorto=sì}}</ref>, il [[monte Crociglia]] e il [[monte Carevolo]], situati sullo spartiacque con la val d'Aveto<ref>{{cita web|titolo=Monte Carevolo|url=https://montiliguri.weebly.com/monte-carevolo.html|accesso=31 agosto 2019}}</ref>, il [[monte Aserei]], situato sullo spartiacque con la val Trebbia<ref>{{cita web|url=http://turismo.provincia.pc.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/valli-monti/item/monte-aserei.html?category_id=245|titolo=Monte Aserei|accesso=31 agosto 2019|urlmorto=sì}}</ref>, ed il [[monte Menegosa]], situato sullo spartiacque con la val d'Arda<ref>{{cita web|url=https://montiliguri.weebly.com/monte-menegosa.html|titolo=Monte Menegosa|accesso=31 agosto 2019}}</ref>.
 
=== Idrografia ===
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Nell'alta valle, in comune di Ferriere, sono presenti alcuni piccoli laghi di origine glaciale:
*[[lago Nero (Piacenza)|lago Nero]]: bacino localizzato sul fondo di una conca di origine glaciale, tra il monte omonimo e il monte Bue a un'altitudine di 1540 m s.l.m. Il lago è lungo circa 200 m, largo 80 m e presenta una profondità massima di circa 2,5 m. Nei mesi invernali è spesso ghiacciato<ref>{{cita web|url=http://turismo.provincia.pc.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/luoghi-di-interesse-naturalistico/item/lago-nero.html|titolo=Lago Nero|accesso=30 agosto 2019|dataarchivio=30 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190830170622/http://turismo.provincia.pc.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/luoghi-di-interesse-naturalistico/item/lago-nero.html|urlmorto=sì}}</ref>.
*[[lago Bino]], diviso in lago Bino inferiore e lago Bino superiore, si trova a circa 1300 m s.l.m. e, durante la stagione estiva viene ricoperto di [[ninfee]]<ref>{{cita web|url=http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/luoghi-di-interesse-naturalistico/item/lago-bino.html|titolo=Lago Bino|accesso=30 agosto 2019|dataarchivio=30 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190830170622/http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/luoghi-di-interesse-naturalistico/item/lago-bino.html|urlmorto=sì}}</ref>.
*[[lago Moo]]: lago di origine glaciale in gran parte regredito a bacino acquitrinoso, si estende in conca di origine glaciale a forma di anfiteatro, la più ampia della val Nure; l'estensione dello specchio d'acqua è molto limitata in rapporto alla superficie complessiva della conca, in alcune zone della quale hanno iniziato a crescere anche piante ad alto fusto<ref>{{cita web|url=http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/luoghi-di-interesse-naturalistico/item/lago-moo.html|titolo=Lago Moo|accesso=30 agosto 2019|dataarchivio=30 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190830170622/http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/luoghi-di-interesse-naturalistico/item/lago-moo.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
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I primi abitanti della val Nure sono i [[celti]] e i [[Liguri]], questi ultimi sono i primi ad avviare lo sfruttamento delle risorse minerarie localizzate nella valle<ref name=biana/>. La zona viene, in seguito, conquistata dai [[civiltà romana|romani]] di cui sono stati recuperati resti in varie località, sia nell'alta che nella basse valle<ref name=turismo>{{cita web|url=http://www.turismoapiacenza.it/comune_farini.html|titolo=Comune di Farini|accesso=15 agosto 2019}}</ref>. Nella località Sant'Angelo, situata nei pressi di Vigolzone, [[Annibale]] scofigge definitivamente le centurie romane dopo la vittoria conseguita nella [[battaglia della Trebbia]] combattuta nel [[218 a.C.]]<ref>{{cita web|url=https://www.comune.vigolzone.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21568&idCat=21589&ID=21640&TipoElemento=categoria|titolo=Vigolzone, il villaggio della vendetta|accesso=31 agosto 2019}}</ref>.
[[File:Il Castello di Riva a Ponte dell'Olio.jpg|miniatura|[[Castello di Riva]] a [[Ponte dell'Olio]]]]
Nel periodo feudale è dominata dalle famiglie dei [[Malaspina]], [[Nicelli]] e [[Anguissola]]. Gli scontri tra queste famiglie sono all'origine della costruzione di una fitta rete di castelli con funzioni difensive<ref>{{cita web|url=https://www.valnure.info/it/castelli_e_torri/castelli_e_antiche_torri_di_val_nure_e_val_chero_cat_27.htm|titolo=Castelli e antiche torri di val Nure e val Chero|accesso=30 agosto 2019|dataarchivio=20 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190820162716/https://www.valnure.info/it/castelli_e_torri/castelli_e_antiche_torri_di_val_nure_e_val_chero_cat_27.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Dal [[XIII secolo]] la valle è stata una via di collegamento tra la pianura Padana e la [[Liguria]], le sue [[mulattiere]] erano percorse dalle colonne di muli da soma dei mercanti che attraverso il passo del Crociglia scendevano a [[Santo Stefano d'Aveto]] e, passando per [[Rezzoaglio]] e [[Borzonasca]], raggiungevano il mare a [[Chiavari]] trasportando i prodotti liguri, in particolar modo l'[[olio]], verso la val Padana ed i prodotti padani, specialmente i [[cereali]], verso la Liguria<ref name=biana/>.
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Nel 1867, con il [[regio decreto]] 4066, pubblicato in [[gazzetta ufficiale]] il 17 novembre, su impulso delle famiglie della zona ed, in particolare, di Giuseppe Zanellotti di Cogno S. Savino, che sarebbe in seguito diventato il primo sindaco del comune, e di don Luigi Galli, arciprete di Groppallo, viene costituito il nuovo comune di Farini d'Olmo, distaccando dai comuni di Bettola e Borgo San Bernardino le frazioni di [[Groppallo]], Boccolo della Noce, Cogno San Savino, Cogno San Bassano, Mareto, Gallare, Migliorini, Groppo, Assé e Farini d’Olmo oltreché la frazione di Pradovera appartenente al comune di Coli<ref>{{cita legge italiana|tipo=RD||anno=1867|mese=11|giorno=17|numero=4066}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.piacenza24.eu/una-storia-lunga-150-anni-tra-guerre-mondiali-migrazioni-e-alluvioni-auguri-al-comune-di-farini/|titolo=“Una storia lunga 150 anni tra guerre mondiali, migrazioni e alluvioni: auguri al Comune di Farini”|data=28 dicembre 2017|autore=Alessandro Garilli|pubblicazione=Piacenza24}}</ref>. Il nuovo comune diventa, poi, operativo a partire dal successivo 1º gennaio 1868.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|armistizio dell'8 settembre]], l'alta val Nure diviene un luogo di rifugio per molti [[antifascisti]] piacentini in fuga dalla città. A partire dall'ultimo scorcio di quell'anno cominciano ad organizzarsi le prime bande armate di ribelli<ref>{{cita web|url=http://www.partigiani-piacentini.net/divisione-val-nure/index.jspeldoc?IdC=1524&IdS=1542&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&nav=1&css=&menu=1|titolo=Divisione Val Nure|accesso=31 agosto 2019|dataarchivio=11 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170411082040/http://partigiani-piacentini.net/divisione-val-nure/index.jspeldoc?IdC=1524&IdS=1542&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&nav=1&css=&menu=1|urlmorto=sì}}</ref>. Tra il maggio e il giugno 1944 Ferriere, prima, e Farini, poi, vengono conquistate dai partigiani che, alla fine del luglio dello stesso anno occupano anche Bettola, abbandonata dalla [[guardia nazionale repubblicana|GNR]]<ref name=saggio>{{cita|Meloni||meloni}}.</ref>. Una volta occupato, il centro di Bettola diventa sede del Comando unico della XIII Zona e del [[comitato di liberazione nazionale|CLN]] provinciale, diventando una sorta di capitale della resistenza piacentina, nonché capoluogo della zona liberata. Tra la fine del 1944 e l'inizio del 1945 la valle è sottoposta al rastrellamento da parte delle truppe della [[162. (Turkistan) Infanterie-Division|divisione Turkestan]] che rioccupano Bettola nel mese di novembre<ref name=saggio/>. Per il ruolo occupato Bettola ha ricevuto la [[medaglia d'argento al valor militare]] per la [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione|guerra di liberazione]]<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-03-15&atto.codiceRedazionale=095A1500&elenco30giorni=false|titolo=Ricompense al valor militare per attività partigiana|accesso=31 agosto 2019}}</ref>.
 
A partire dal [[XX secolo]], la val Nure, in particolare l'alta valle, è soggetta allo spopolamento, vedendo ridursi progressivamente il numero degli abitanti.
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Nel territorio della val Nure sono presenti due [[unione di comuni|unioni di comuni]]:
* Unione Montana Alta Valnure: comprendente i comuni di Bettola, Ferriere, Farini e Ponte dell'Olio<ref>{{cita web|url=http://www.unionealtavalnure.it/app/document-detail.jsp?IdC=4210&IdS=4637&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&id_prodotto=766229&css=|titolo=I comuni|accesso=29 agosto 2019}}</ref>.
* Unione Valnure e Valchero: comprendente i comuni di Podenzano, San Giorgio e Vigolzone<ref>{{cita web|url=https://www.unionevalnurevalchero.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=22972&idCat=22972&ID=22972&TipoElemento=area|titolo=I comuni - Unione Valnure Valchero|accesso=29 agosto 2019|dataarchivio=31 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180731065407/http://www.unionevalnurevalchero.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=22972&idCat=22972&ID=22972&TipoElemento=area|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Note ==