Bon Scott: differenze tra le versioni
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===La morte===
La morte di Bon Scott fu improvvisa ma forse mai del tutto chiarita. L’epilogo della sua vita ebbe inizio a [[Londra]], dove Bon Scott si era trasferito già dal 1978 prendendo in affitto un appartamento in Ashley
Dopo mesi trascorsi a provare nuovi brani come ''Have a drink on me'' e ''Let me put my love into you'' da includere nel nuovo album degli AC/DC ''[[Back in Black]]'', Bon Scott aveva trascorso le prime settimane del nuovo anno dedicandosi a collaborazioni musicali, nonché all’apparizione televisiva alla trasmissione ''Top of the pops'' della [[BBC]] andata in onda il 7 febbraio 1980, dove egli si esibì con gli AC/DC eseguendo il brano ''Touch too much'',<ref>https://www.youtube.com/watch?v=-4JE3WCcPA4</ref> mentre, nei giorni immediatamente precedenti la sua morte, Bon Scott registrò anche ''Run on'' presso lo Scorpio Sound Studio di Euston Road, ovvero la sua ultima registrazione discografica.<ref>{{Cita libro|autore = Paul Stenning|titolo = AC/DC: Two Sides to Every Glory: The Complete Biography|anno = 2005|isbn = 1842403087}}</ref>
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La sera di lunedì 18 febbraio 1980 Bon Scott chiamò dalla sua abitazione una sua amica ed ex fidanzata Silver Smith, per invitarla a trascorrere la serata insieme a lui. Lei declinò l’invito, dicendogli però che un suo amico musicista, un certo Alistair Kinnear, che l’aveva precedentemente invitata a una festa in un locale di Camden, avrebbe potuto passare a prenderlo in auto e insieme trascorrere la serata.
Poco dopo Alistair Kinnear prelevò Bon Scott dal suo appartamento di Ashley
Durante la serata i due bevvero senza sosta fino a tarda ora partecipando a un [[binge drinking]] e non è chiaro se Bon Scott ebbe anche modo o meno di procurarsi delle sostanze stupefacenti.
Tuttavia i due, nonostante l’evidente stato di ebbrezza, lasciarono il locale a notte inoltrata ma Alistair Kinnear si offrì di riaccompagnare Bon Scott a casa. Giunti ad Ashley
[[File:67 Overhill Road East Dulwich.JPG|thumb|L’edificio al 67 di Overhill Road, dove ha abitato Alistair Kinnear]]
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