Agordo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiorno |
→Evoluzione storica dalle origini alla modernità: Profughi ebrei, con note. |
||
Riga 87:
* fase napoleonica (1797-1813): nel 1797 fu firmato il Trattato di Campoformio che sanciva l'assoggettamento dell'Europa all'impero di Napoleone Bonaparte e con il quale veniva imposto un limite alle autonomie locali. Anche Agordo risentì delle condizioni stabilite dal Trattato e il governo della città venne dato ad un'autorità austriaca. Nel 1800 ci fu una rivolta popolare contro la tirannia austriaca, ma fu repressa duramente. Nel 1801, con la tregua di Treviso, fu sancito il dominio di Napoleone sui territori dell'Agordino e del Bellunese.
* fase austriaca (1813-1866): gradualmente l'Impero Napoleonico iniziò a perdere potere e dal 1813 l'Agordino passò sotto il potere degli Austriaci. Nel 1848 gli Agordini parteciparono ai moti di liberazione, tuttavia rimasero sotto il dominio austriaco fino al 1866, anno dell'annessione all'Italia.
* fase moderna (1866-2018): nel 1867 ad Agordo venne fondato l'Istituto Minerario, testimonianza che le miniere rimasero una delle attività economiche principali. Le caratteristiche del territorio, la posizione protetta e nascosta della città fece sì che nei secoli molte popolazioni scelsero di stanziarvisi e di utilizzare questi luoghi come rifugio da invasioni, lotte, guerra. Durante la prima guerra mondiale, i territori dell'Agordino furono testimoni di tre anni di guerra di posizione; durante la seconda guerra mondiale i nazisti rinforzarono il forte della Tagliata di San Martino. Nel 1925 fu costruita una linea ferroviaria per facilitare i collegamenti tra Agordo e Bribano e il trasporto delle merci. Negli anni delle [[seconda guerra mondiale]], tra il 1940 e il 1943, furono internati a Agordo una ventina di profughi ebrei.<ref>[http://www.annapizzuti.it/regioni/veneto.php Ebrei stranieri internati in Veneto].</ref> Con l'occupazione tedesca nel settembre 1943, il gruppo si disperse in cerca di salvezza. Riuscirono quasi tutti a salvarsi (alcuni rifugiandosi in Svizzera, altri vivendo in clandestinità in varie località fino alla Liberazione), con l'eccezione della famiglia Kapper (padre, madre e due bambini), i quali, arrestati a Padova nell'aprile 1944, perirono ad Auschwitz nell'agosto dello stesso anno.<ref>[https://www.internamentoveneto.it/centro-studi-internamento-deportazione/ebrei-stranieri-internati-in-veneto/ebrei-stranieri-internati-in-provincia-di-belluno/ebrei-internati-ad-agordo/ Ebrei internati ad Agordo]</ref> Nel 1966 l'Agordino fu vittima nuovamente di una spaventosa alluvione che danneggio irrimediabilmente il territorio; pochi anni dopo questi luoghi vennero conosciuti per l'elezione al papato di papa [[Papa Giovanni Paolo I|Giovanni Paolo I]] (Albino Luciani) che era originario di [[Canale d'Agordo]]. Nel 2009 le Dolomiti vengono dichiarate patrimonio naturale dell'umanità dall'Unesco e alcune delle montagne che ne fanno parte sono situate nel territorio Agordino. Infine, un evento recente, avvenuto il 29 ottobre 2018, ha nuovamente messo alla prova gli Agordini che si sono trovati a dover fronteggiare danni inestimabili per la violenta tempesta Vaia che ha causato la distruzione di intere foreste, abitazioni e che ha visto il coinvolgimento di tutta Italia che ha inviato aiuti e favorito iniziative di sostegno economico per la popolazione locale.
{{Approfondimento
|