Operazione Cyclone: differenze tra le versioni

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== Programma ==
[[File:Mujahid-MANPAD.JPEG|destra|thumb| Un mujaheddin spara con uno [[Strela-2|SA-7]], 1988.]]
I principali sostenitori del programma iniziale furono il membro del Congresso del Texas [[Charlie Wilson (politico)|Charlie Wilson]]; Michael G. Vickers, un giovane ufficiale paramilitare della CIA; e [[Gust Avrakotos]], il capo regionale della CIA, che sviluppò uno stretto rapporto con Wilson. La loro strategia era quella di fornire un ampio mix di armi, tattiche e logistica, insieme a programmi di addestramento, per migliorare la capacità dei ribelli di combattere una guerriglia contro i sovietici. Inizialmente, per evitare il rilevamento del coinvolgimento degli Stati Uniti, il programma forniva ai ribelli solo armi di fabbricazione sovietica. Questo piano è stato reso possibile dal tacito sostegno di [[Israele]], che aveva catturato grandi scorte di armi di fabbricazione sovietica durante la [[guerra del Kippur]] e ha accettato di venderle clandestinamente alla CIA, così come l'[[Egitto]], che aveva recentemente modernizzato il suo esercito con armi acquistate dalle nazioni occidentali, incanalando le vecchie armi di fabbricazione sovietica verso i mujaheddin.<ref>Crile, George (2003). [[Charlie Wilson's War: The Extraordinary Story of the Largest Covert Operation in History]]. Atlantic Monthly Press, page 246, 285 and 302</ref><ref>"Sorry Charlie this is Michael Vickers's War", Washington Post, 27 December 2007</ref> Dopo il 1985, quando l'amministrazione Reagan annunciò che avrebbe sostenuto i movimenti di resistenza antisovietici a livello globale (in quella che oggi è conosciuta come la [[Dottrina Reagan]]), non c'era più bisogno di offuscare l'origine delle armi; L'alto funzionario del Pentagono, Michael Pillsbury, ha sostenuto con successo la fornitura di armi di fabbricazione statunitense, tra cui un gran numero di missili [[FIM-92 Stinger]], alla resistenza afgana.<ref name="heymann">{{Cita libro|autore=Heymann|nome=Philip|wkautore=Philip Heymann|titolo=Living the Policy Process|url=https://archive.org/details/livingpolicyproc0000heym|anno=2008|editore=Oxford University Press|ISBN=978-0-19-533539-2}}</ref>
 
La distribuzione delle armi dipendeva molto dal presidente pakistano [[Muhammad Zia-ul-Haq]], che aveva una relazione personale con il membro del Congresso Wilson. La sua [[Inter-Services Intelligence]] (ISI) era un intermediario per la distribuzione di fondi, il passaggio di armi, l'addestramento militare e il sostegno finanziario ai gruppi di resistenza afghani. Insieme al finanziamento di programmi simili dall'[[Secret Intelligence Service|MI6]] e dal [[Special Air Service|SAS]] britannici e dall'Arabia Saudita<ref>[http://www.gwu.edu/~nsarchiv/coldwar/interviews/episode-17/brzezinski2.html Interview with Dr. Zbigniew Brzezinski-(13/6/97). Part 2.] Episode 17. Good Guys, Bad Guys. 13 June 1997.</ref> l'ISI ha armato e addestrato oltre 100.000 insorti tra il 1978 e il 1992. Hanno incoraggiato i volontari degli stati arabi a unirsi alla resistenza afgana nella sua lotta contro le truppe sovietiche in Afghanistan.