Episcopio (Padova): differenze tra le versioni

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== La Biblioteca Capitolare ==
 
La sua origine risale all'istituzione del Capitolo dei Canonici (Schola Sacerdotum) la cui più antica memoria risale all'874. La biblioteca, concepita come collezione di libri che trattano di tutte le materie e che sono messi a disposizione degli studiosi, fu fondata dal vescovo [[Jacopo Zeno]] (1460-1481) e venne aperta al pubblico da Pietro Foscari. Tutt'oggi si conservano molti volumi della raccolta di Jacopo Zeno, sono stati aggiunti inoltre molti volumi provenienti dal clero, dagli studiosi padovani dall'Italia e dalla Francia.
 
La biblioteca possiede in totale oltre 300 Codici e più di 400 incunaboli. Uno dei più importanti codici è un Sacramentario molto considerato al tempo dell'imperatore Lotario (820-855), al quale si aggiunge Martirologio del [[IX secolo]], con pagine in lettere d'oro e capitali elegantissime di provenienza Carolingia. Altro rilevante operato presente all'interno della Biblioteca è un Antifonario Gregoriano, nel quale vi sono tutte le note musicali scritte prima della riforma di Guido d'Arezzo, risalente all'XI secolo e di appartenenza dei [[Ordine di San Benedetto|Monaci Benedettini]].
[[File:Salone dei Vescovi Episcopio Padova.jpg|miniatura|sinistra|Sala del Trono ''Salone dei Vescovi'' con i ritratti dei vescovi padovani. Il soffitto è decorato dalle armi di Clemente XIII]]
È presente inoltre un Evangeliario miniato di Isidoro del [[1170]], contenente 8 composizioni e ornato di 37 iniziali miniate, esso è un documento importante per la scrittura gotica padovana e per l'arte che si ispira alla corrente miniaturista di Salisburgo. Tale codice è protetto tra due tavole rivestite in velluto cremisi. Tra gli Incunaboli sono presenti tutti gli autori latini e greci preferiti al tempo, molti di questi hanno la prima pagina miniata e iniziali sparse nel testo. Eccelle un incunabolo di Stazio, non va dimenticato poi quello di Dante e un Messale del vescovo [[Pietro Barozzi]], donato al Duomo di Padova, edizione ([[1491]]) di gran lusso e riccamente miniato.
 
[[Giordano Pasetto]], dei [[frati predicatori]], maestro di musica per 35 anni al Duomo, ha donato le sue opere musicali (1522) in tre volumi. I codici di Pasetto sono studiati in Inghilterra e specialmente America. L'insigne umanista [[Sperone Speroni]] ha copiato alla Biblioteca tutti i suoi Manoscritti.