Amianto: differenze tra le versioni

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{{L|chimica|arg2 = geologia|settembre 2019}}
{{Minerale
|nomeminerale = AsbestoAmianto
|immagine = Asbestos3USGOV.jpg
|classificazione = <!--scrivere il codice della classificazione secondo Strunz-->
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L'amianto è stato utilizzato fino agli [[Anni 1980|anni ottanta]] per la [[coibentazione]] di edifici, tetti, navi, ad esempio le portaerei [[Classe Clemenceau (portaerei)|classe Clemenceau]], treni; come materiale da costruzione per l'edilizia sotto forma di composito fibro-cementizio, noto anche con il nome commerciale [[Eternit]], utilizzato per fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie, e inoltre nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche, materiali d'attrito per freni e frizioni di veicoli, guarnizioni) e anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre la polvere di amianto è stata largamente utilizzata come coadiuvante nella filtrazione dei [[Vino|vini]].<ref>Assoamianto. [http://www.assoamianto.it/utilizzo_dell.htm ''Impieghi dell'amianto''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071224233031/http://www.assoamianto.it/utilizzo_dell.htm |data=24 dicembre 2007 }}. Verificato 11-02-08.</ref> Altro uso diffuso era come componente dei ripiani di fondo dei forni per la panificazione.
 
Il primo paese al mondo a usare cautele contro la natura cancerogena dell'amianto tramite condotti di ventilazione e canali di sfogo fu il [[Regno Unito]] nel 1930 a seguito di pionieristici studi medici che dimostrarono il rapporto diretto tra utilizzo di amianto e tumori.<ref>{{cita web|url=http://www.cancer.org/Cancer/CancerCauses/OtherCarcinogens/Pollution/asbestos?sitearea=PED|titolo=Asbesto e rischio di cancro|lingua=en|accesso=25 gennaio 2015|dataarchivio=16 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150216111902/http://www.cancer.org/cancer/cancercauses/othercarcinogens/pollution/asbestos?sitearea=PED|urlmorto=no}}</ref> Nel [[1943]] la Germania fu il primo paese a riconoscere il [[carcinoma polmonare|cancro al polmone]] e il [[mesotelioma]] come conseguenza dell'inalazione di asbestoamianto e a prevedere un risarcimento per i lavoratori colpiti<ref>{{Cita web |url=http://www.adl.org/braun/dim_14_1_nazi_med.asp |titolo=Nazi Medicine and Public Health Policy<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 giugno 2012 |dataarchivio=31 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080531052102/http://www.adl.org/Braun/dim_14_1_nazi_med.asp |urlmorto=no }}</ref>. Il primo Stato a bandire l'amianto fu l'[[Islanda]] nel 1983 e attualmente 67<ref name="mdpi.com">{{Cita pubblicazione|nome=Corrado|cognome=Magnani|nome2=Carolina|cognome2=Mensi|nome3=Alessandra|cognome3=Binazzi|data=2023-01|titolo=The Italian Experience in the Development of Mesothelioma Registries: A Pathway for Other Countries to Address the Negative Legacy of Asbestos|rivista=International Journal of Environmental Research and Public Health|volume=20|numero=2|pp=936|lingua=en|accesso=2023-01-31|doi=10.3390/ijerph20020936|url=https://www.mdpi.com/1660-4601/20/2/936}}</ref> paesi nel mondo hanno bandito l'amianto<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Collegium Ramazzini|data=1º gennaio 2016|titolo=The 18th Collegium Ramazzini statement: The global health dimensions of asbestos and asbestos-related diseases|rivista=Scandinavian Journal of Work, Environment & Health|volume=42|numero=1|pp=86–90|accesso=12 ottobre 2016|lingua=en|doi=10.5271/sjweh.3541|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26686520|dataarchivio=13 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161013125536/https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26686520|urlmorto=no}}</ref>, la maggior parte dei quali con economie ad alto reddito<ref name="mdpi.com" />.
 
== Divieto d'uso in Italia ==
La produzione, la lavorazione e la vendita dell'amianto sono fuori legge in [[Italia]] dal [[1992]].<ref>{{cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131008013723/http://www.ispesl.it/dml/leo/download/CatalogoSettorReNaM_III_Rapporto.pdf|dataarchivio=8 ottobre 2013|titolo=Catalogo dell'uso di amianto in comparti produttivi, macchinari, impianti.|url=http://www.ispesl.it/dml/leo/download/CatalogoSettorReNaM_III_Rapporto.pdf|urlmorto=sì|sito=ispesl.it|accesso=10 novembre 2012}}</ref> La [[legge ordinaria|legge]] n. 257 del 1992,<ref>Pubblicata in Suppl. Ord. n. 64 alla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazz. Uff.]] n. 87, Serie Generale, Parte Prima del 13.4.92.</ref> oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti all'estrazione e alla lavorazione dell'asbestoamianto, è stata la prima a occuparsi anche dei lavoratori esposti all'amianto. All'art. 13 essa ha introdotto diversi benefici consistenti sostanzialmente in una rivalutazione contributiva del 50% ai fini [[pensione di anzianità|pensionistici]] dei periodi lavorativi comportanti un'esposizione al minerale nocivo. In particolare questo beneficio è stato previsto: per i lavoratori di cave e miniere di amianto a prescindere dalla durata dell'esposizione (comma 6), per i lavoratori che abbiano contratto una [[malattia professionale]] asbestoamianto-correlata in riferimento al periodo di comprovata esposizione (comma 7) e per tutti i lavoratori che siano stati esposti per un periodo superiore ai 10 anni (comma 8).
[[File:Eternit 5.jpg|thumb|Un capanno con tetto di [[Eternit]]]]
In seguito alla normativa indicata nel [[1995]] venne stabilita una procedura amministrativa che vedeva coinvolto l'[[Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro|INAIL]] per l'accertamento dei presupposti di legge per il riconoscimento dei predetti benefici previdenziali. In particolare l'INAIL procedeva all'accertamento dei rischi presso lo stabilimento del datore di lavoro tramite professionisti interni inquadrati nella CONTARP (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione); sulla base degli accertamenti di esposizione e dei curricula professionali dei lavoratori venivano quindi rilasciati agli stessi gli attestati dell'eventuale periodo di avvenuta esposizione all'amianto. Questa procedura è stata sostanzialmente confermata con [[decreto interministeriale]] del 27 ottobre [[2004]], adottato ai sensi dell'art. 47 della legge n. 326 del [[2003]], che ha anche ridotto la rivalutazione contributiva al 25% e stabilito che il beneficio è utile solo ai fini della misura della pensione e quindi non più anche per la maturazione del diritto. Tuttavia prima degli [[Anni 1980|anni ottanta]] i curricula non erano archiviabili in formato digitale e nel settore marittimo il cambio di bandiera di molte compagnie è stato causa di difficoltà nel recuperare gli attestati di servizio; inoltre con la rottamazione delle navi finivano al macero anche gli archivi.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/06/19/quanto-amianto-ancora-in-giro53.html|titolo=Quanto amianto ancora in giro|autore=Anna Maria Liguori|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=19 giugno 2018|p=53|accesso=16 settembre 2020|dataarchivio=21 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210121142638/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/06/19/quanto-amianto-ancora-in-giro53.html|urlmorto=no}}</ref>