Bufo bufo: differenze tra le versioni

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È l'[[Amphibia|anfibio]] più grande d'[[Europa]], e raggiunge addirittura i 20&nbsp;cm (zampe escluse). È caratterizzato dalle sue zampe corte e dal muso schiacciato, ma anche dalla sua tipica colorazione marroncina, che può tendere al rossiccio, anche se il ventre tende ad essere biancastro. Il suo colore varia a seconda delle stagioni e dell'età, dal sesso e dall'ambiente in cui si trova, passando dal marrone al rosso e al nero a seconda della situazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.karch.ch/karch/it/home/amphibien/amphibienarten-der-schweiz/erdkrote.html|titolo=Rospo comune|accesso=20 gennaio 2021}}</ref> Gli animali della zona meridionale dell'[[areale]] tendono ad essere più grandi e con pelle più "spinosa" cioè con verruche più prominenti.
 
Nel suo [[collo]] vi sono due [[ghiandole parotoidi]] ovali. Queste ghiandole contengono un liquido biancastro irritante per le mucose che può essere secreto in caso di pericolo ed è in grado di [[Ustione#Ustioni chimiche (causticazioni)|ustionare]] e ferire anche l'uomo grazie alla bufotossina (v.si).<ref name=":1">{{Cita web|url=https://toxinfo.ch/546_it|titolo=Prudenza prima di toccare rospi e salamandre|accesso=20 gennaio 2021}}</ref><ref name="textfiles" />
 
Le [[pupilla|pupille]] del rospo comune sono orizzontali; l'occhio è di color oro scuro o rame.
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== Bufotossina ==
La principale sostanza tossica presente nella ghiandola parotoide e nella pelle del rospo comune è detta "bufotossina". Fu isolata per la prima volta dal team di [[Heinrich Otto Wieland]] nel 1922 e la struttura definitivamente identificata 20 anni dopo.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Chen|nome=K.K. |cognome2=Jensen|nome2= H. |cognome3=Chen|nome3= A.L. |titolo=Action of Bufotoxins |rivista=Proceedings of the Society for Experimental Biology and Medicine |date=aprile 1932 |volume=29 |serie=7 |fascicolo=907 |p=907 |doi= 10.3181/00379727-29-6141 |s2cid=87161465 |issn=1535-3699|citazione=Wieland e Alles isolarono la bufotossina dalla pelle del ''B. vulgaris'' o ''B. bufo bufo''.}}</ref> Nel frattempo, altri ricercatori isolarono lo stesso composto e il suo genitore [[steroide]], la "[[bufotalina]]" dal ''[[Bufo japonicus]]''. Nel 1986, i ricercatori della [[Arizona State University]] sintetizzarono i costituenti del veleno di rospo: bufotalina, bufalitossina e bufotossina.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=G.R. Pettit [et al.]|anno=1987 |titolo=Steroids and related natural products. 104. Bufadienolides. 36. Synthesis of bufalitoxin and bufotoxin |rivista=Journal of Organic Chemistry |volume=52 |fascicolo=16 |pp=3573–3578 |doi=10.1021/jo00392a014 }}</ref> La formula chimica della bufotossina è C<sub> 40</sub>H<sub>60</sub>N<sub>4</sub>O<sub>10</sub>. I suoi effetti fisici assomigliano a quelli della [[digitalis]]<ref>{{cita web|lingua=en |url=http://www.merriam-webster.com/medical/bufotoxin |titolo=Bufotoxin |website=Merriam-Webster Dictionary |access- date=2012-05-26}}</ref> che a piccole dosi aumenta la forza con cui si contrae il muscolo cardiaco e che viene utilizzata nel trattamento dell'[[insufficienza cardiaca congestizia]]. La pelle del [[rospo delle canne]] contiene abbastanza tossine da causare sintomi gravi o addirittura la morte di grandi animali, incluso l'uomo.<ref name=":1" /><ref name=textfiles>{{cita web|lingua=en |url=http://www.textfiles.com/drugs/toadtoxins.drg |titolo=Toad toxins |website=Textfiles.com |access-date=2012-05-26}}</ref> Gli effetti clinici includono grave irritazione e dolore agli occhi, alla bocca, al naso e alla gola, disturbi cardiovascolari e sintomi respiratori, [[paralisi]] e convulsioni, aumento della salivazione, vomito, [[iperkaliemia]], [[cianosi]] e [[allucinazioni]].<ref name=textfiles/> Non esiste un antidoto noto.< ref name="textfiles" /> Il trattamento consiste nel supportare le funzioni respiratorie e cardiovascolari, nella prevenzione dell'assorbimento e nell'[[elettrocardiografia]] per monitorare la condizione del paziente. [[Atropina]], [[fenitoina]], [[colestiramina]] e [[lidocaina]] possono rivelarsi utili nella gestione dell'avvelenamento da bufotossina.<ref name=textfiles/>
 
== Nella cultura popolare ==
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Nell'immaginario collettivo europeo, il rospo fu a lungo considerato un animale di malaugurio e/o un collegamento con il mondo degli spiriti. Il connotato magico del rospo trae certamente origine dalla sua natura anfibia che lo pone a cavallo di due mondi, quello della terra e quello dell'acqua, mentre il connotato negativo è molto probabilmente dovuta alla ripugnanza che l'animale suscita con la sua bitorzoluta pelle grigiastra, quasi verrucosa, dai suoi movimenti lenti e dal suo emerge da luoghi oscuri.
[[File:Witches'Familiars1579.jpg|miniatura|sinistra|[[Xilografia]] del [[1579]] mostrante una strega che sfama il suo rospo [[famiglio (spirito)|famiglio]].]]
Nell'Europa del [[Medioevo]], il rospo era associato al [[Diavolo nel cristianesimo|Diavolo]],<ref>{{cita libro|autore=[[Giuseppe Faggin]] | titolo= Diabolicità del rospo |città=Vicenza|editore=Neri Pozza|anno=1973}}</ref> per il quale fu non a caso inventato uno [[stemma]] [[Araldica|araldico]] decorato con tre rospi!<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Peddle|nome=S. V.|anno=2007|titolo=Pagan Channel Islands: Europe's Hidden Heritage|editore=Robert Hale|p=118|isbn=978-0-7090-8248-4}}</ref> Era noto che il rospo poteva avvelenava le persone<ref name=":1" /><ref name="textfiles" /> e, in quanto [[famiglio (spirito)|famiglio]] della [[strega]], si pensava che possedesse poteri magici. In alcuni paesi, il ritrovamento di un rospo in una casa era considerato la prova della presenza ivi d'una strega.<ref name="Caccia alle streghe">{{cita libro|nome=William E.||cognome=Burns|titolo=Witch Hunts in Europe and America: An Encyclopedia|anno=2003|editore=Greenwood Publishing Group|lingua=en|p=7|cid=Burns 2003|isbn=978-0-313-32142-9}}</ref> Nel [[Paese basco]], si credeva che i famigli delle streghe fossero rospi cui venivano fatti indossare abiti eleganti, allevati da bambini e bambine che venivano addestrati come streghe e stregoni. Tra il 1610 e il 1612, l'[[Inquisizione spagnola|inquisitore spagnolo]] [[Alonso de Salazar Frías]] investigò sulla stregoneria nella regione e perquisì le case di presunte streghe proprio alla ricerca di rospi vestiti, senza trovarne alcuno.<ref name="Burns">{{cita|Burns 2003|pp. 20–21}}</ref>
Un [[Folclore|racconto folcloristico]] inglese narra che una vecchia, presunta strega, maledisse il suo padrone di casa e tutti i suoi beni quando questi le chiese l'affitto non pagato per il suo cottage. Poco dopo, un grosso rospo cadde sulla moglie dell'uomo e la fece crollare. Il rospo fu gettato nel fuoco ma fuggì, pur riportando gravi ustioni. Nel frattempo, la casetta della strega aveva preso fuoco e lei s'era gravemente ustionata. Il giorno successivo, sia il rospo sia la strega erano morti e si scoprì che le ustioni della donna rispecchiavano quelle dell'anfibio.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Popular romances of the West of England; or, the drolls, traditions, and superstitions of Old Cornwall|volume= 2|cognome=Hunt |nome=Robert |anno=1865 |editore=Hotten |p=105 |url=https://books.google.it/books?id=SH9MAAAAcAAJ&q=%22Popular+Romances+of+the+West+of+England%22+2nd+series&pg=PA105&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref>
 
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Un altro taoista del [[X secolo]], [[Liu Haichan]], ricordato dalla tradizione cinese come egli stesso un immortale ''xian'', s'accompagnava ad un rospo a tre zampe, {{cinese||Chan Chu|蟾蜍|Rospo lunare}}, che, nella [[mitologia cinese]] e nella teoria dello [[yin e yang]], è un simbolo della [[Luna]] (laddove il [[corvo a tre zampe]] è simbolo del [[Sole]] e la [[tartaruga a tre zampe]] è simbolo della [[pestilenza]]). Secondo un'antica tradizione, il rospo ''Chanchu'' sarebbe niente meno che la [[divinità lunare]] [[Chang'e]] che rubò l'[[elisir di lunga vita]] a suo marito [[Houyi]], il dio arciere, e fuggì sulla Luna ove fu trasformata, per punizione, nel rugoso anfibio.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Eberhard|nome= Wolfram|anno=1986|titolo=A Dictionary of Chinese Symbols: Hidden Symbols in Chinese Life and Thought|editore=Routledge|p=292}}</ref> Un'altra tradizione folcloristica cinese vuole che, durante la notte, il rospo a tre zampe di Liu Haichan produca una perla che, una volta mangiata, può trasformare una persona in un immortale ''xian'' o riportare in vita un cadavere.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Eberhard|nome= Wolfram |anno=1968|titolo=The Local Cultures of South and East China|traduttore=Alide Eberhard|volume=V. 2|annooriginale=1943|editore=Brill| pp=204-205}}</ref> Per questo motivo oggi, nei ristoranti cinesi di tutto il mondo, è comune vedere un rospo dorato esposto al bancone vicino al registratore di cassa, il {{cinese|金蟾|''[[Jin Chan|Jīn Chán]]''||Rospo dorato}}: il rospo seduto su pile di monete d'oro con un'altra moneta in bocca è infatti oggi un classico e popolare simbolo cinese di ricchezza e prosperità.<ref name=":0">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Shanshan Yang|titolo=Frogs and toads in Chinese myths, legends, and folklore|rivista=Chinese America: History and Perspectives|editore=Chinese Historical Society}}</ref> Un talismano raffigurante Liu Haichan ed il rospo tripode è invece parte del corredo benaugurale legato alla [[Festa delle barche drago]] (zh. {{cinese|龙船节|''Lóngchuánjié''|龍船節}} o {{cinese|龙舟节|''Lóngzhōujié''|龍舟節}}).
 
La [[medicina tradizionale cinese]] utilizza il {{cinese||''Chánsū''|蟾酥|Veleno essiccato di rospi; torta di rospi; bufotossina}} come [[anestetico]] e [[tonico]] cardiaco. Poiché, come anticipato, l'ingestione di [[bufotossina]] può produrre effetti allucinogeni,<ref name="textfiles" /> esiste un'ipotesi "psicoattiva" per spiegare la relazione tra il taoista Liu Haichan e il suo rospo.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Dannaway|nome= Frederick R.|anno=2009|titolo=A Toad on the Moon: Or a Brief Speculation on Chinese Psychoactive Toad Venoms|editore=Delaware Tea Society|}}</ref> I [[sinologo|sinologi]] [[Joseph Needham]] e Lu Gwei-djen affermano che il rospo a tre zampe e il [[coniglio lunare]] che macina nel suo [[frantoio]] farmaci magici simboleggiano entrambi la Luna e quindi la forza Yin che era vitale per creare gli elisir della [[alchimia cinese|scuola alchemica cinese]] ''[[Waidan]]''. Alcuni antichi taoisti apprezzavano pertanto la carne di rospo «come un aiuto per la longevità e l'immortalità» e che poteva far sì che una persona divenisse invisibile per fuggire dalla prigionia.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore= Joseph Needham|autore2=Gwei-djen Lu|titolo=Science and Civilisation in China|volume=5: Chemistry and Chemical Technology. Part 5, Part 5, Spagyrical Discovery and Invention: Physiological Alchemy |anno=1983|editore=Cambridge University Press |isbn=9780521085748.|cid=Needham e Lu 1983|p=81}}</ref>
 
I miti e la simbologia cinesi/taoisti del rospo passarono in [[Giappone]], ove Liu Haichan divenne {{Nihongo2|蝦蟇仙人|''Gama Sennin''|Rospo immortale}} ed il suo rospo tripode {{Nihongo2|青蛙神|''Seiajin''|Dio-Rospo}}.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Michael Ashkenazi|titolo=Handbook of Japanese Mythology|anno=2003|editore= ABC-CLIO|p=156|cid=Ashkenazi 2003}}</ref> Anche nel Sol Levante il rospo era associato alla prosperità ed alla ricchezza, oltre a comparire quale animale magico e saggio in alcuni miti dello [[shintoismo]] come la storia del ''[[kami]]'' [[Sukuna-hikona]].<ref>{{cita|Ashkenazi 2003|p. 256}}.</ref> Anche in Giappone gli anfibi dalla vita straordinariamente lunga diventavano creature mostruose, gli {{Nihongo2|大蝦蟇|''Ōgama''}}, titanici rospi di 2-3 metri,<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://yokai.com/oogama/|titolo=Ōgama}}</ref> ciò soprattutto in ragione dell'[[animismo]] nipponico che attribuiva valenza mitico-magica a tutti gli elementi del creato e legava lo scorrere del tempo al crescere del potere magico, facendo di tutti gli animali particolarmente longevi degli spiriti ([[Lingua giapponese|jp]]. {{nihongo2|妖怪|''Yōkai''}})<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Hirota |nome=Ryūhei |titolo=Traversing the Natural, Supernatural, and Paranormal: ''Yōkai'' in Postwar Japan |rivista=Japanese Journal of Religious Studies |volume=48 |numero=2, Religion and Identity in Japan since 1940 |anno=2021|url=https://nirc.nanzan-u.ac.jp/journal/6/article/2314/pdf/download |pp=321–340|doi=10.18874/jjrs.48.2.2021.321-339 |jstor=27039930|s2cid=237709697 |doi-access=free }}</ref> assimilabili agli {{cinese|妖怪|''[[Yaoguai|yāoguài]]''|}} cinesi.