Bufo bufo: differenze tra le versioni

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Il '''rospo comune''' (''Bufo bufo'' ({{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|1758}})) o '''rospo europeo''' è un [[Amphibia|anfibio]] [[Anura|anuro]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Bufonidae]], diffuso in [[Eurasia]] (con l'eccezione di [[Irlanda]], [[Islanda]], [[Scandinavia]] settentrionale e alcune [[isole del mar Mediterraneo]]) e nel nord-ovest dell'[[Africa]].<ref>{{ASW|url=http://research.amnh.org/vz/herpetology/amphibia/Amphibia/Anura/Bufonidae/Bufo/Bufo-bufo|accesso=3 ottobre 2014}}</ref> Fa parte d'un gruppo d'animali strettamente imparentati, discendenti da una linea ancestrale comune di rospi e formanti un [[complesso di specie]]. È un animale poco appariscente che resta nascosto durante il giorno e s'attivo al crepuscolo, trascorrendo poi la notte a caccia delle prede (fond. [[Invertebrata|invertebrati]]) di cui si nutre. Si muove con una camminata lenta e goffa o con brevi salti e ha la pelle bruno-grigiastra ricoperta di grumi simili a verruche.
 
Sebbene siano generalmente animali solitari, durante la stagione riproduttiva, un gran numero di rospi convergono in alcuni stagni riproduttivi ove i maschi competono per accoppiarsi con le femmine. Le uova vengono deposte in fili gelatinosi nell'acqua e successivamente si schiudono formando girini. Dopo diversi mesi di crescita e sviluppo, a questi spuntano gli arti e subiscono la metamorfosi in piccoli rospi. I giovani emergono dall'acqua e rimangono in gran parte terrestri per il resto della loro vita.
Il rospo comune è protetto dalla [[Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa|convenzione di Berna]] per la salvaguardia della fauna minore.
 
Il rospo comune è protetto dalla [[Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa|convenzione di Berna]] per la salvaguardia della fauna minore. Sembra essere in declino in parte del suo areale ma nel complesso è elencato come "di minore preoccupazione" nella [[Lista rossa IUCN]] delle [[specie a rischio]]. È minacciato dalla perdita di habitat, in particolare dal drenaggio dei suoi siti di riproduzione, mentre molti rospi vengono uccisi sulle strade durante le loro migrazioni riproduttive annuali.
 
Il rospo è stato a lungo associato nella cultura e nella letteratura popolare europea alla stregoneria, mentre in Estremo oriente è sempre stato animale portatore di prosperità e ricchezza.
 
== Tassonomia ==
[[File:Toad shoulder girdle.jpg|sinistra|miniatura|Scheletro di rospo con particolari del cingolo scapolare: (1) soprascapola; (2) scapola; (3) clavicola; e (4) procoracoide]]
Al rospo comune fu dato per la prima volta il nome ''Rana bufo'' dal [[Biologia|biologo]] [[Svedesi|svedese]] [[Linneo|Carl Linnaeus]] nella decima edizione del ''[[Systema Naturae]]'' ([[1758]]),[3] collocando rane e rospi in un unico [[Genere (tassonomia)|genere]], [[Rana (zoologia)|''Rana'']]. In seguito divenne evidente che questo genere doveva essere diviso e, nel [[1768]], il [[naturalista]] [[Austriaci|austriaco]] [[Josephus Nicolaus Laurenti]] collocò il rospo comune nel genere ''[[Bufo]]'', nominandolo ''Bufo'' ''bufo''.[4][5] I rospi di questo genere sono inclusi nella famiglia dei ''[[Bufonidae]]'', i "veri" rospi.[2]
 
Nel corso degli anni sono state riconosciute diverse sottospecie di ''B. bufo''. Il rospo caucasico si trova nelle regioni montuose del Caucaso e un tempo era classificato come ''B. b. verrucosissima'': ha un [[genoma]] più grande e differisce morfologicamente da ''B. bufo''[6] ed è ora accettato come ''Bufo verrucosissimus''.[7] Il rospo spinoso fu classificato come ''B. b. spinoso'' (ora ''Bufo spinosus'')[9] si trova in [[Francia]], nella [[penisola iberica]] e nel [[Maghreb]]; raggiunge dimensioni maggiori e ha una pelle più spinosa rispetto alle sue controparti più settentrionali con cui si inter-grada.[8] Il rospo di Gredos (''B. b. gredosicola'') è limitato alla [[Sierra de Gredos]], una catena montuosa nella Spagna centrale: ha ghiandole paratoidi eccezionalmente grandi e il suo colore tende a essere macchiato piuttosto che uniforme.[10] Oggi è assimilato a ''Bufo spinosus''.[11]
 
''B. bufo'' fa parte d'un [[complesso di specie]], un gruppo di specie strettamente imparentate che non possono essere chiaramente delimitate.[1] Si ritiene che diverse specie moderne formino un antico gruppo di ''[[Taxon|taxa]]'' correlati risalenti all'epoca preglaciale: si tratta del rospo spinoso (''B. spinosus''), del rospo caucasico (''B. verrucosissimus'') e del rospo comune giapponese (''B. japonicus''). Il rospo comune europeo (''Bufo bufo'') sembra essere apparso più recentemente.[6] Si ritiene che l'areale della forma ancestrale si estendesse fino all'Asia, ma che l'isolamento tra i complessi di specie orientali e occidentali sia avvenuto come risultato dello sviluppo dei deserti dell'[[Asia centrale]] durante il [[Miocene]] medio.[12] Le esatte relazioni tassonomiche tra queste specie rimangono poco chiare.[6] Un'indagine sierologica sulle popolazioni di rospi in [[Turchia]] condotta nel 2001 ha esaminato le proteine del siero del sangue di ''Bufo verrucosissimus'' e ''Bufo spinosus'', concludendo che le differenze non fossero significative e che pertanto la prima dovesse essere sinonimizzata con la seconda.[13]
 
Uno studio pubblicato nel 2012 ha esaminato le relazioni filogenetiche tra le specie eurasiatiche e nordafricane nel gruppo ''Bufo bufo'' e ha indicato una lunga storia evolutiva per il gruppo. Da nove a tredici milioni di anni fa, ''Bufo eichwaldi'', una specie recentemente descritta proveniente dall'[[Azerbaigian]] meridionale e dall'[[Iran]], si separò dal lignaggio principale. Ulteriori divisioni si verificarono con la separazione di ''Bufo spinosus'' circa cinque milioni di anni fa durante il sollevamento dei [[Pirenei]], evento che isolò le popolazioni della penisola iberica da quelle del resto d'Europa. Il rimanente lignaggio europeo si divise in ''Bufo bufo'' e ''Bufo verrucosissimus'' meno di tre milioni di anni fa, durante il [[Pleistocene]].[14] Molto occasionalmente il rospo comune si ibrida con il [[Epidalea calamita|rospo calamita]] o con il [[Bufotes viridis|rospo smeraldino]].[15]
 
== Descrizione ==
ÈIl rospo è l'[[Amphibia|anfibio]] più grande d'[[Europa]], e raggiunge addirittura i 20&nbsp;cm (zampe escluse). È caratterizzato dalle sue zampe corte e dal muso schiacciato, ma anche dalla sua tipica colorazione marroncina, che può tendere al rossiccio, anche se il ventre tende ad essere biancastro. Il suo colore varia a seconda delle stagioni e dell'età, dal sesso e dall'ambiente in cui si trova, passando dal marrone al rosso e al nero a seconda della situazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.karch.ch/karch/it/home/amphibien/amphibienarten-der-schweiz/erdkrote.html|titolo=Rospo comune|accesso=20 gennaio 2021}}</ref> Gli animali della zona meridionale dell'[[areale]] tendono ad essere più grandi e con pelle più "spinosa" cioè con verruche più prominenti.
 
Nel suo [[collo]] vi sono due [[ghiandole parotoidi]] ovali. Queste ghiandole contengono un liquido biancastro irritante per le mucose che può essere secreto in caso di pericolo ed è in grado di [[Ustione#Ustioni chimiche (causticazioni)|ustionare]] e ferire anche l'uomo grazie alla bufotossina (v.si).<ref name=":1">{{Cita web|url=https://toxinfo.ch/546_it|titolo=Prudenza prima di toccare rospi e salamandre|accesso=20 gennaio 2021}}</ref><ref name="textfiles" />
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== Voci correlate ==
* [[Anfibi in Italia]]
* ''[[Bufotes viridis]]''
* ''[[Incilius periglenes]]'' (o Bufo dorato o Rospo di Monteverde)