Bufo bufo: differenze tra le versioni

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Sebbene siano generalmente animali solitari, durante la stagione riproduttiva, un gran numero di rospi convergono in alcuni stagni riproduttivi ove i maschi competono per accoppiarsi con le femmine. Le uova vengono deposte in fili gelatinosi nell'acqua e successivamente si schiudono formando girini. Dopo diversi mesi di crescita e sviluppo, a questi spuntano gli arti e subiscono la metamorfosi in piccoli rospi. I giovani emergono dall'acqua e rimangono in gran parte terrestri per il resto della loro vita.
 
Il rospo comune è protetto dalla [[Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa|convenzione di Berna]] per la salvaguardia della fauna minore. Sembra essere in declino in parte del suo areale ma nel complesso è elencato come "di minore preoccupazione" nella [[Lista rossa IUCN]] delle [[specie a rischio]].<ref name=IUCN/> È minacciato dalla perdita di habitat, in particolare dal drenaggio dei suoi siti di riproduzione, mentre molti rospi vengono uccisi sulle strade durante le loro migrazioni riproduttive annuali.
 
Il rospo è stato a lungo associato nella cultura e nella letteratura popolare europea alla stregoneria, mentre in Estremo oriente è sempre stato animale portatore di prosperità e ricchezza.
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Al rospo comune fu inizialmente dato il nome ''Rana bufo'' dal [[Biologia|biologo]] [[Svedesi|svedese]] [[Linneo|Carl Linnaeus]] nella decima edizione del ''[[Systema Naturae]]'' ([[1758]]),<ref>{{cita libro|lingua=lat|autore=[[Linneo]]|titolo=[[Systema Naturae]] per Regna Tria Naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis|città= Stoccolma|editore= Imprensis Laurentii Salvii|anno=1758|edizione=10|volume= 1)|pp=648–649}}</ref> collocando rane e rospi in un unico [[Genere (tassonomia)|genere]], ''[[Rana (zoologia)|Rana]]''. In seguito divenne evidente che questo genere doveva essere diviso e, nel [[1768]], il [[naturalista]] [[Austriaci|austriaco]] [[Josephus Nicolaus Laurenti]] collocò il rospo comune nel genere ''[[Bufo]]'', nominandolo ''Bufo bufo''.<ref>{{cita libro|lingua=lat|autore=[[Josephus Nicolaus Laurenti]]|anno=1768|titolo=Specimen medicum, exhibens synopsin Reptilium emendatam cum experimentis circa venena et antidota Reptilium austriacorum|città=Vienna|editore=Joan. Thom. Nob. de Trattnern|pp=i–ii + 1–215, tavole 1–5}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Dubois|nome= Alain|cognome2= Bour|nome2= Roger|anno=2010|titolo=The nomenclatural status of the nomina of amphibians and reptiles created by Garsault (1764), with a parsimonious solution to an old nomenclatural problem regarding the genus Bufo (Amphibia, Anura), comments on the taxonomy of this genus, and comments on some nomina created by Laurenti (1768)|rivista=Zootaxa|volume=2447|pp=1–52|doi=10.11646/zootaxa.2447.1.1.}}</ref> I rospi di questo genere sono inclusi nella famiglia dei ''[[Bufonidae]]'', i "veri" rospi.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Frost|nome= Darrel R.|data=31 gennaio 2011|capitolo=Bufonidae|titolo=Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 5.5|editore= American Museum of Natural History|cid=Frost 2011}}</ref>
 
Nel corso degli anni sono state riconosciute diverse sottospecie di ''B. bufo''. Il rospo caucasico si trova nelle regioni montuose del Caucaso e un tempo era classificato come ''B. b. verrucosissima'': ha un [[genoma]] più grande e differisce morfologicamente da ''B. bufo''<ref name=Birstein-Mazin>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Birstein|nome= V.J.|cognome2=Mazin|nome2= A.L.|anno=1982|titolo=Chromosomal polymorphism of Bufo bufo: Karyotype and C-banding pattern of B. b. verrucosissima|rivista=Genetica|volume= 59|fascicolo=2|pp=93–98|doi=10.1007/BF00133292 |S2CID= 37853177|}}</ref> ed è ora accettato come ''Bufo verrucosissimus''.<ref>{{cita web| lingua=en| cognome=Kuzmin|nome= Sergius L.|data=19 settembre 2008|titolo=Bufo verrucosissimus|websitesito=AmphibiaWeb|url=https://amphibiaweb.org/cgi-bin/amphib_query?query_src=aw_search_index&table=amphib&special=one_record&where-genus=Bufo&where-species=verrucosissimus}}</ref> Il rospo spinoso fu classificato come ''B. b. spinoso'' (ora ''Bufo spinosus'')<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Bufo spinosus|websitesito=AmphibiaWeb|url=https://amphibiaweb.org/cgi-bin/amphib_query?where-scientific_name=Bufo+spinosus}}</ref> si trova in [[Francia]], nella [[penisola iberica]] e nel [[Maghreb]]; raggiunge dimensioni maggiori e ha una pelle più spinosa rispetto alle sue controparti più settentrionali con cui si inter-grada.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=de|cognome=Martens|nome= R.|anno= 1925|titolo=Eine neue Eidechsengattung aus der Familie der Leposterniden|rivista=Senckenbergiana|volume= 7|pp=170–171}}</ref> Il rospo di Gredos (''B. b. gredosicola'') è limitato alla [[Sierra de Gredos]], una catena montuosa nella Spagna centrale: ha ghiandole paratoidi eccezionalmente grandi e il suo colore tende a essere macchiato piuttosto che uniforme.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=de|cognome=Müller|nome= L.|cognome2=Hellmich|nome2= W.|anno=1935|titolo=Mitteilungenyüber die Herpetofauna der Iberischen Halbinsel. Über Salamandra salamandra almanzoris, n. ssp. und Bufo bufo gredosicola, n. ssp., zwei neue Amphibienrassen aus der Sierra de Gredos|rivista=Zool. Anz. Leipzig|volume=112|pp=49–57}}</ref> Oggi è assimilato a ''Bufo spinosus''.<ref>{{cita webtesto|lingua=en|cognome=Frost|nome= Darrel R.|data=9 gennaio 2013|titolo=Bufo spinosus Daudin, 1803|websitesito=Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 5.6|editore=American Museum of Natural History}}</ref>
 
''B. bufo'' fa parte d'un [[complesso di specie]], un gruppo di specie strettamente imparentate che non possono essere chiaramente delimitate.<ref name=IUCN/> Si ritiene che diverse specie moderne formino un antico gruppo di ''[[Taxon|taxa]]'' correlati risalenti all'epoca preglaciale: si tratta del rospo spinoso (''B. spinosus''), del rospo caucasico (''B. verrucosissimus'') e del rospo comune giapponese (''B. japonicus''). Il rospo comune europeo (''Bufo bufo'') sembra essere apparso più recentemente.<ref name=Birstein-Mazin/> Si ritiene che l'areale della forma ancestrale si estendesse fino all'Asia, ma che l'isolamento tra i complessi di specie orientali e occidentali sia avvenuto come risultato dello sviluppo dei deserti dell'[[Asia centrale]] durante il [[Miocene]] medio.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=J. Garcia-Porta [et al.]|anno=2012|titolo=Molecular phylogenetics and historical biogeography of the west-palearctic common toads (Bufo bufo species complex)|rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution|volume= 63|fascicolo=1|pp=113–130|doi=10.1016/j.ympev.2011.12.019 |hdl= 10261/113807 |PMID= 22214922}}</ref> Le esatte relazioni tassonomiche tra queste specie rimangono poco chiare.<ref name=Birstein-Mazin/> Un'indagine sierologica sulle popolazioni di rospi in [[Turchia]] condotta nel 2001 ha esaminato le proteine del siero del sangue di ''Bufo verrucosissimus'' e ''Bufo spinosus'', concludendo che le differenze non fossero significative e che pertanto la prima dovesse essere sinonimizzata con la seconda.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Tosunoğlua|nome= Murat|cognome2= Taskavak|nome2= Ertan|anno=2001|titolo=A serological investigation of the Bufo bufo (Anura, Bufonidae) populations in Southern Marmara (Manyas, Bahkesir) and Eastern Black Sea (Çamhhemşin, Rize) regions|rivista=Italian Journal of Zoology|volume=68|fascicolo=2|pp=165–168|doi=10.1080/11250000109356402|S2CID= 83966131}}</ref>
 
Uno studio pubblicato nel 2012 ha esaminato le relazioni filogenetiche tra le specie eurasiatiche e nordafricane nel gruppo ''Bufo bufo'' e ha indicato una lunga storia evolutiva per il gruppo. Da nove a tredici milioni di anni fa, ''Bufo eichwaldi'', una specie recentemente descritta proveniente dall'[[Azerbaigian]] meridionale e dall'[[Iran]], si separò dal lignaggio principale. Ulteriori divisioni si verificarono con la separazione di ''Bufo spinosus'' circa cinque milioni di anni fa durante il sollevamento dei [[Pirenei]], evento che isolò le popolazioni della penisola iberica da quelle del resto d'Europa. Il rimanente lignaggio europeo si divise in ''Bufo bufo'' e ''Bufo verrucosissimus'' meno di tre milioni di anni fa, durante il [[Pleistocene]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=E Recuero [et al.]|anno=2012|titolo=Multilocus species tree analyses resolve the radiation of the widespread Bufo bufo species group (Anura, Bufonidae)|rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution|volume=62|fascicolo=1|pp=71–86|doi=10.1016/j.ympev.2011.09.008 |hdl=10261/143470 |PMID= 21964513}}</ref> Molto occasionalmente il rospo comune si ibrida con il [[Epidalea calamita|rospo calamita]] o con il [[Bufotes viridis|rospo smeraldino]].<ref name=":2">{{cita libro|lingua=en|cognome=Arnold|nome= Nicholas|nome2= Denys|cognome2= Ovenden|anno=2002|titolo=Reptiles and Amphibians of Britain and Europe|editore=Harper Collins Publishers|pp=73–74|ISBN=978-0-00-219964-3}}</ref>
 
== Descrizione ==
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Quando viene attaccato, il rospo comune adotta una postura caratteristica, gonfiando il corpo e stando in piedi con le zampe posteriori sollevate e la testa abbassata. Il suo principale mezzo di difesa risiede nella secrezione dal sapore disgustoso prodotta dalle ghiandole parotoidi e da altre ghiandole sulla pelle, contenente una tossina chiamata [[bufagina]] che è sufficiente a scoraggiare molti predatori, anche se i [[serpenti]] del genere ''[[Natrix]]'' sembrano non esserne influenzati. Altri predatori di rospi adulti includono [[Erinaceus europaeus|ricci]] e i [[Rattus|ratti]] (nella maggior parte dei casi quando il rospo è fortemente debilitato o morto da poco), i [[Mustela lutreola|visoni]] e persino i [[Felis silvestris catus|gatti domestici]]. Gli [[aves|uccelli]] che si nutrono di rospi includono [[aironi]], [[corvi]] e [[rapaci]]. È stato osservato che i corvi perforano la pelle con il becco e poi asportano il fegato dell'animale, evitando così la tossina. I girini emanano anche sostanze nocive che dissuadono i [[pesci]] dal mangiarli ma non il [[tritone crestato]]. Gli invertebrati acquatici che si nutrono di girini di rospo includono larve di [[odonata|libellula]], [[Dytiscidae|coleotteri subacquei]] e i [[Corixidae|barcaioli acquatici]]. Questi di solito evitano la secrezione nociva forando la pelle del girino e succhiandone i succhi.
[[File:Bufo bufo w Bialogard Polen 080901 (1).jpg|miniatura|Rospo infetto da larve di ''[[Lucilia bufonivora]]'', in [[Polonia]].]]
Una mosca parassita, la ''[[Lucilia bufonivora]]'', attacca i rospi comuni adulti. Depone le uova sulla pelle del rospo e, quando queste si schiudono, le larve strisciano nelle narici del rospo e ne mangiano la carne internamente con conseguenze letali.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=H. Strijbosch |anno=1980 |titolo=Mortality in a population of ''Bufo bufo'' resulting from the fly ''Lucilia bufonivora'' |rivista=Oecologia |volume=45 |numero=2 |pp=285–286 |doi=10.1007/BF00346472 |pmid=28309542 |bibcode=1980Oecol..45..285S |s2cid=32817424 }}</ref> La vongola unghia europea (''[[Sphaerium corneum]]'') è insolita in quanto può arrampicarsi sulle piante acquatiche e muoversi sul suo piede muscoloso. A volte si aggrappa alla punta di un rospo comune e si ritiene che questo sia uno dei mezzi con cui si disperde in nuove posizioni.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore1=R. Petkeviciute |autore2=V. Stunzenas |autore3=G. Staneviciute |anno=2004 |titolo=Cytogenetic and sequence comparison of adult ''Phyllodistomum'' (Digenea: Gorgoderidae) from the three-spined stickleback with larvae from two bivalves |rivista=Parasitology |volume=129 |pp=771–778 |doi=10.1017/S0031182004006109 |numero=6 |pmid=15648700 |s2cid=13313062 }}</ref>
 
== Distribuzione e habitat ==
Dopo la rana comune (''[[Rana temporaria]]''), la rana commestibile (''[[Pelophylax esculentus]]'') e il tritone liscio (''[[Lissotriton vulgaris]]''), il rospo comune è il quarto anfibio più diffuso in Europa. Si trova in tutto il continente, ad eccezione dell'[[Islanda]], delle fredde parti settentrionali della [[Scandinavia]], dell'[[Irlanda]] e di alcune [[isole del mar Mediterraneo]] ([[Malta]], [[Creta]], [[Corsica]], [[Sardegna]] e [[Isole Baleari]]). La sua estensione orientale s'estende fino al [[Irkutsk]] in [[Siberia]], mentre quella meridionale comprende parti dell'Africa nordoccidentale, nelle catene montuose settentrionali di [[Marocco]], [[Algeria]] e [[Tunisia]].<ref name=IUCN/><ref name=":2" /> Una variante strettamente correlata vive nell'[[Asia orientale]], compreso il [[Giappone]].<ref name=":2" />
 
L'habitat del rospo comune è variegato: aree boschive di conifere, latifoglie e boschi misti, soprattutto in luoghi umidi, tanto quanto campagne aperte, campi, boschi cedui, parchi e giardini, spesso anche in zone aride, ben lontane dalle acque stagnanti.<ref name=AmphibiaWeb>{{cita web|lingua=en |url=http://amphibiaweb.org/cgi/amphib_query?where-genus=Bufo&where-species=bufo |titolo=''Bufo bufo'': Common toad |websitesito=AmphibiaWeb |access-dateaccesso=4 maggio 2012-05-04}}</ref> Lo si trova ad altitudini fino a {{convertconverti|2500|m}}, nella parte meridionale del suo areale.<ref name=":2" />
 
== Conservazione ==
La [[Lista rossa IUCN]] delle [[specie a rischio]] classifica la posizione del rospo comune come di "minore preoccupazione", in ragione della sua ampia distribuzione e del fatto che è, nella maggior parte del suo areale, una specie comune. Non è particolarmente minacciato dalla perdita di habitat perché è adattabile e si trova nelle foreste di latifoglie e conifere, nella macchia, nei prati, nei parchi e nei giardini. Predilige le zone umide con fogliame denso. Le principali minacce che deve affrontare includono la perdita di habitat a livello locale, il drenaggio delle zone umide in cui si riproduce, le attività agricole, l'inquinamento e la mortalità sulle strade. La [[chitridiomicosi]], una [[malattia infettiva]] degli anfibi, è stata segnalata nei rospi comuni in Spagna e nel Regno Unito e può colpire alcune popolazioni.<ref name="IUCN" />
 
Ci sono parti dell'areale di distribuzione in cui il ''Bufo bufo'' risulta in oggettivo declino. In [[Spagna]], la maggiore aridità e la perdita di habitat hanno portato a una diminuzione del numero ed ivi la specie è considerata "quasi minacciata". Una popolazione nella catena montuosa della Sierra de Gredos sta affrontando la predazione da parte delle lontre e una crescente concorrenza da parte della rana verde iberica (''[[Pelophylax perezi]]''). Sembra che sia la lontra sia la rana stiano estendendo il loro areale ad altitudini più elevate.<ref name="IUCN" /> Il rospo comune non può essere venduto o commercializzato legalmente nel [[Regno Unito]]<ref>{{cita web|lingua=en |url=http://www.arc-trust.org/animals/common_toad.php |titolo=Common Toad: ''Bufo bufo'' |editore=Amphibian and Reptile Conservation Trust |access-dateaccesso=4 maggio 2012-05-04 |url-statusurlmorto=deadsi |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20110905075050/http://www.arc-trust.org/animals/common_toad.php |archive-date=2011-09-05 }}</ref> ma si registra un lento calo del numero dei rospi ed è stato pertanto dichiarato una specie prioritaria del Piano d'azione per la biodiversità (BAP). In [[Russia]], la specie è considerata una "rara" in [[Baschiria]], nella [[Repubblica del Tatarstan]], nel [[Circondario autonomo Jamalo-Nenec]] e nel [[Oblast' di Irkutsk]], mentre durante gli [[Anni 1990|Anni '90]] è diventata più abbondante nel [[Oblast' di Mosca]].<ref name="AmphibiaWeb" />
 
È stato scoperto che le popolazioni urbane di rospo comune che occupano piccole aree, isolate dallo sviluppo, mostrano un livello inferiore di diversità genetica e una forma fisica ridotta rispetto alle vicine popolazioni rurali. I ricercatori lo hanno dimostrato mediante analisi genetiche, notando che il maggior numero di anomalie fisiche tra i girini urbani rispetto a quelli rurali quando allevati in ambiente controllato. Si è ritenuto che l'esaurimento a lungo termine del numero e la frammentazione dell'habitat possano ridurre la persistenza della popolazione in tali ambienti urbani.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=S.P. Hitchings|autore2=T.J.C. Beebee |anno=1998 |titolo=Loss of genetic diversity and fitness in Common Toad ''(Bufo bufo)'' populations isolated by inimical habitat |rivista=Journal of Evolutionary Biology |volume=11 |fascicolo=3 |pp=269–283 |doi=10.1046/j.1420-9101.1998.11030269.x |s2cid=85117769 |doi-access=free }}</ref>
 
=== Mortalità stradale ===
[[File:Toad tunnel.jpg|miniatura|Sottopasso stradale per rospi, in Germania.]]
Molti rospi vengono uccisi dal traffico mentre migrano verso i luoghi di riproduzione. In Europa hanno il più alto tasso di mortalità per incidenti stradali tra gli anfibi. Molte delle morti avvengono su tratti di strada dove scorrono i ruscelli, dimostrando che le rotte migratorie spesso seguono corsi d’acqua.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=X. Santos [et al.]|anno=2007 |titolo=Evaluating factors affecting amphibian mortality on roads: the case of the common toad ''Bufo bufo'', near a breeding place |rivista=Animal Biodiversity and Conservation |volume=30 |fascicolo=1 |pp=97–104 |doi=10.32800/abc.2007.30.0097 |s2cid=4570914 |url=http://abc.museucienciesjournals.cat/files/ABC-30-1-pp-97-104.pdf}}</ref> In alcune località di Germania, Belgio, Gran Bretagna, Italia settentrionale e Polonia sono stati costruiti tunnel speciali affinché i rospi possano passare sotto il manto stradale in sicurezza. Altrove, gruppi di attivisti locali organizzano "pattuglie di rospi", trasportando gli anfibi oltre i punti di attraversamento trafficati in secchi. I rospi iniziano a muoversi al crepuscolo e per viaggiare lontano è necessario che la temperatura rimanga superiore ai 5 °C. In una notte calda e umida possono continuare a muoversi tutta la notte ma se la temperatura si raffredda possono fermarsi prima.<ref>{{cita web |lingua=en|url=http://toadwatch.org |titolo=What we do |editore=Toad watch: Helping toads to survive |access-dateaccesso=30 aprile 2012-04-30}}</ref> È stata effettuata una stima dell'importanza degli incidenti stradali nelle popolazioni di rospi nei Paesi Bassi: il numero di femmine uccise durante la migrazione primaverile su una tranquilla strada di campagna (dieci veicoli ogni ora) è stato confrontato con il numero di fili di uova deposte nelle vicine paludi, riscontrando un tasso di mortalità del 30%, similare a quello dei maschi.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Gelder, J.J. |anno=1973 |titolo=A quantitative approach to the mortality resulting from traffic in a population of ''Bufo bufo'' L |rivista=Oecologia |volume=13 |fascicolo=1 |pp=93–95 |doi=10.1007/BF00379622 |pmid=28307986 |bibcode=1973Oecol..13...93V |s2cid=22706445 }}</ref>
 
== Bufotossina ==
La principale sostanza tossica presente nella ghiandola parotoide e nella pelle del rospo comune è detta "bufotossina". Fu isolata per la prima volta dal team di [[Heinrich Otto Wieland]] nel 1922 e la struttura definitivamente identificata 20 anni dopo.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Chen|nome=K.K. |cognome2=Jensen|nome2= H. |cognome3=Chen|nome3= A.L. |titolo=Action of Bufotoxins |rivista=Proceedings of the Society for Experimental Biology and Medicine |datedata=aprile 1932 |volume=29 |serie=7 |fascicolo=907 |p=907 |doi= 10.3181/00379727-29-6141 |s2cid=87161465 |issn=1535-3699|citazione=Wieland e Alles isolarono la bufotossina dalla pelle del ''B. vulgaris'' o ''B. bufo bufo''.}}</ref> Nel frattempo, altri ricercatori isolarono lo stesso composto e il suo genitore [[steroide]], la "[[bufotalina]]" dal ''[[Bufo japonicus]]''. Nel 1986, i ricercatori della [[Arizona State University]] sintetizzarono i costituenti del veleno di rospo: bufotalina, bufalitossina e bufotossina.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=G.R. Pettit [et al.]|anno=1987 |titolo=Steroids and related natural products. 104. Bufadienolides. 36. Synthesis of bufalitoxin and bufotoxin |rivista=Journal of Organic Chemistry |volume=52 |fascicolo=16 |pp=3573–3578 |doi=10.1021/jo00392a014 }}</ref> La formula chimica della bufotossina è C<sub>40</sub>H<sub>60</sub>N<sub>4</sub>O<sub>10</sub>. I suoi effetti fisici assomigliano a quelli della [[digitalis]]<ref>{{cita web|lingua=en |url=http://www.merriam-webster.com/medical/bufotoxin |titolo=Bufotoxin |websitesito=Merriam-Webster Dictionary |access- date=2012-05-26}}</ref> che a piccole dosi aumenta la forza con cui si contrae il muscolo cardiaco e che viene utilizzata nel trattamento dell'[[insufficienza cardiaca congestizia]]. La pelle del [[rospo delle canne]] contiene abbastanza tossine da causare sintomi gravi o addirittura la morte di grandi animali, incluso l'uomo.<ref name=":1" /><ref name=textfiles>{{cita web|lingua=en |url=http://www.textfiles.com/drugs/toadtoxins.drg |titolo=Toad toxins |websitesito=Textfiles.com |access-dateaccesso=26 maggio 2012-05-26}}</ref> Gli effetti clinici includono grave irritazione e dolore agli occhi, alla bocca, al naso e alla gola, disturbi cardiovascolari e sintomi respiratori, [[paralisi]] e convulsioni, aumento della salivazione, vomito, [[iperkaliemia]], [[cianosi]] e [[allucinazioni]].<ref name=textfiles/> Non esiste un antidoto noto.<ref name="textfiles" /> Il trattamento consiste nel supportare le funzioni respiratorie e cardiovascolari, nella prevenzione dell'assorbimento e nell'[[elettrocardiografia]] per monitorare la condizione del paziente. [[Atropina]], [[fenitoina]], [[colestiramina]] e [[lidocaina]] possono rivelarsi utili nella gestione dell'avvelenamento da bufotossina.<ref name=textfiles/>
 
== Nella cultura popolare ==
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La [[medicina tradizionale cinese]] utilizza il {{cinese||''Chánsū''|蟾酥|Veleno essiccato di rospi; torta di rospi; bufotossina}} come [[anestetico]] e [[tonico]] cardiaco. Poiché, come anticipato, l'ingestione di bufotossina può produrre effetti allucinogeni,<ref name="textfiles" /> esiste un'ipotesi "psicoattiva" per spiegare la relazione tra il taoista Liu Haichan e il suo rospo.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Dannaway|nome= Frederick R.|anno=2009|titolo=A Toad on the Moon: Or a Brief Speculation on Chinese Psychoactive Toad Venoms|editore=Delaware Tea Society|}}</ref> I [[sinologo|sinologi]] [[Joseph Needham]] e Lu Gwei-djen affermano che il rospo a tre zampe e il [[coniglio lunare]] che macina nel suo [[frantoio]] farmaci magici simboleggiano entrambi la Luna e quindi la forza Yin che era vitale per creare gli elisir della [[alchimia cinese|scuola alchemica cinese]] ''[[Waidan]]''. Alcuni antichi taoisti apprezzavano pertanto la carne di rospo «come un aiuto per la longevità e l'immortalità» e che poteva far sì che una persona divenisse invisibile per fuggire dalla prigionia.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore= Joseph Needham|autore2=Gwei-djen Lu|titolo=Science and Civilisation in China|volume=5: Chemistry and Chemical Technology. Part 5, Part 5, Spagyrical Discovery and Invention: Physiological Alchemy |anno=1983|editore=Cambridge University Press |isbn=9780521085748.|cid=Needham e Lu 1983|p=81}}</ref>
 
I miti e la simbologia cinesi/taoisti del rospo passarono in [[Giappone]], ove Liu Haichan divenne {{Nihongo2|蝦蟇仙人|''Gama Sennin''|Rospo immortale}} ed il suo rospo tripode {{Nihongo2|青蛙神|''Seiajin''|Dio-Rospo}}.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Michael Ashkenazi|titolo=Handbook of Japanese Mythology|anno=2003|editore= ABC-CLIO|p=156|cid=Ashkenazi 2003}}</ref> Anche nel Sol Levante il rospo era associato alla prosperità ed alla ricchezza, oltre a comparire quale animale magico e saggio in alcuni miti dello [[shintoismo]] come la storia del ''[[kami]]'' [[Sukuna-hikona]].<ref>{{cita|Ashkenazi 2003|p. 256}}.</ref> Anche in Giappone gli anfibi dalla vita straordinariamente lunga diventavano creature mostruose, gli {{Nihongo2|大蝦蟇|''Ōgama''}}, titanici rospi di 2-3 metri,<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://yokai.com/oogama/|titolo=Ōgama}}</ref> ciò soprattutto in ragione dell'[[animismo]] nipponico che attribuiva valenza mitico-magica a tutti gli elementi del creato e legava lo scorrere del tempo al crescere del potere magico, facendo di tutti gli animali particolarmente longevi degli spiriti ([[Lingua giapponese|jp]]. {{nihongo2|妖怪|''Yōkai''}})<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Hirota |nome=Ryūhei |titolo=Traversing the Natural, Supernatural, and Paranormal: ''Yōkai'' in Postwar Japan |rivista=Japanese Journal of Religious Studies |volume=48 |numero=2, Religion and Identity in Japan since 1940 |anno=2021|url=https://nirc.nanzan-u.ac.jp/journal/6/article/2314/pdf/download |pp=321–340|doi=10.18874/jjrs.48.2.2021.321-339 |jstor=27039930|s2cid=237709697 |doi-access=free }}</ref> assimilabili agli {{cinese|妖怪|''[[Yaoguai|yāoguài]]''|}} cinesi.
 
==Galleria d'immagini==