Research Unix: differenze tra le versioni

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[[File:Version 7 Unix SIMH PDP11 Emulation DMR.png|thumb|[[Versione Unix 7]] per il [[PDP-11]], eseguito in [[SIMH]]]]
 
Il termine ''"[[Research Unix'']]" è stato introdotto per la prima volta apparve in un articolo pubblicato dalnel Bell System Technical Journal (Vol.Volume 57, No.Numero 6, Pt. 2 Luglio/Agosto 1978). perQuesta distinguerlodenominazione dalleè stata coniata allo scopo di distinguere questa iterazione del sistema operativo [[Unix]] da altre versioni interne delsviluppate nei laboratori Bell Labs, (come [[PWB/UNIX]] e [[Multi-Environment Real-Time|MERT]]), inle cuiquali ilavevano codicesubito dimodifiche base era stato modificatosignificative rispetto alle prime versioni del Computer Systems Research Group (CSRC). IlL'uso del termine fu"Research usatoUnix" raramenteè finostato allainizialmente sporadico, ma ha acquisito una maggiore rilevanza a partire dalla versione 8, madel poisistema, applicatoestendendosi alloin stessoseguito modoanche alle versioni precedenti. Prima delledell'ottava versioni precedenti alla 8edizione, il sistema era comunemente chiamatoconosciuto come "UNIX" (in maiuscolo) o come "UNIX Time-Sharing System"."
 
La versionequinta 5edizione eradi Unix è stata fornita da AT&T alle istituzioni educazionalieducative, mentre la versionesesta 6edizione estesaè stata resa disponibile anche alleper le organizzazioni commerciali. Le scuoleistituzioni accademiche erano pagavanotenute a versare una tariffa di 200 $dollari, tuttimentre glile altriaziende {{m|20000|u=$}}dovevano insborsare modo20.000 dadollari, una cifra considerevole volta a scoraggiare ogniun possibile usoutilizzo commerciale del sistema. Nonostante ciòquesta differenziazione tariffaria, la versionesesta 6edizione fuè quellaemersa maggiormentecome usatala versione più diffusa negli anni '80. LePer identificare le versioni specifiche di Research Unix, sonosi è solitamente indicatefatto dallriferimento all'edizione del manuale che le descrivecorrispondente, poiché le prime versioni eranosono state sviluppate organicamentein mamodo nonorganico eranosenza stateuna distribuitedistribuzione al di fuori dei Bell Labs. (quindiPertanto, illa primoprima Research Unixedizione è dacomunemente considerarsiconsiderata come la primaversione versioneiniziale, mentre la decima èrappresenta l'ultima).edizione Un altro modo comunefinale di indicare la versione è:Research Unix versione ''x'' (o V''x''), dove ''x'' è la versione del manuale. Tutte le moderne edizioni di Unix (tranne i sistemi [[Unix-like|Unix compatibili]] come Coherent, [[Minix]] e [[Linux]]) derivano dalla settima edizione.
 
Questi dettagli riflettono la storia complessa dello sviluppo di Research Unix e il suo ruolo cruciale nello sviluppo dei moderni sistemi operativi Unix e Unix-like.
 
Un altro modo comune di indicare la versione è: Unix versione ''x'' (o V''x''), dove ''x'' è la versione del manuale. Tutte le moderne edizioni di Unix (tranne i sistemi [[Unix-like|Unix compatibili]] come Coherent, [[Minix]] e [[Linux]]) derivano dalla settima edizione.
 
A partire dall'ottava edizione, il sistema operativo Research Unix ebbe una forte correlazione con [[BSD]]. Questo avvenne poiché si scelse di usare 4.1cBSD come base per l'ottava edizione. In un post pubblicato su [[Usenet]] nel 2000, [[Dennis Ritchie]] descrisse queste ultime versioni di Research Unix come più simili a BSD che a [[Unix System V|System V]],<ref>{{cita web|url=http://yarchive.net/comp/bsd.html|titolo=alt.folklore.computers: BSD (Dennis Ritchie)|autore=Dennis Ritchie|data=26 ottobre 2000|accesso=3 luglio 2014}}</ref> che includeva anch'esso del codice BSD:
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| Edizione 9
| settembre 1986
|Venne incorporato il codice di 4.3BSD e distribuito solo internamente. Incorpora una versione generalizzata degli Streams [[Comunicazione tra processi|ICP]] introdotti nella versione 8. La chiamata al mount system era estesa a uno streaming di un file, a sua volta collegato a un programma user level. Questo meccanismo serviva a implementare la connessione di rete nello [[spazio utente]].<ref>{{cita pubblicazione |autore1=David L. Presotto |autore2=Dennis M. Ritchie |anno=1990 |rivista=[[Software—Practice and Experience]] |volume=19 |titolo=Interprocess Communication in the Ninth Edition Unix System |url=http://cm.bell-labs.com/cm/cs/who/dmr/ipcpaper.html |urlmorto=sì |accesso=26 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150203070655/http://cm.bell-labs.com/cm/cs/who/dmr/ipcpaper.html |dataarchivio=3 febbraio 2015 }}</ref> Altre innovazioni includono <kbd>[[make (Unix)|make]]</kbd> and <kbd>[[Sam (text editor)|Sam]]</kbd>.<ref name="reader0">[[Doug McIlroy|M. D. McIlroy]] (1987). [http://pic.plover.com/UnixReader/ A Research Unix reader: annotated excerpts from the Programmer's Manual, 1971–1986] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120710085846/http://pic.plover.com/UnixReader/ |data=10 luglio 2012 }}. CSTR 139, Bell Labs.</ref> Secondo Denni Ritchie la V9 e la V10 erano “concettuali”: i manuali esistevano ma nessuna distribuzione del sistema operativo “in maniera completa e coerente” fu rilasciata.<ref name="dmrV8910"/>
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| Edizione 10