All Things Must Pass: differenze tra le versioni
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|numero di tracce = 23
|registrato = 26 maggio [[1970]]-ottobre 1970, [[Abbey Road Studios]], [[Trident Studios]], [[Apple Corps|Apple Studio]], Londra, [[Gran Bretagna]]
|formati = [[Long playing|LP]] da [[12"]], [[Audiocassetta|MC]], [[Stereo8]], [[4-track cartridge]] e [[Reel to reel]]
|note = n. 1 {{Bandiera|USA}}<br />n. 1 {{Bandiera|GBR}}<br />n. 2 {{Bandiera|ITA}}<ref>[http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1971.htm hitparadeitalia.it]</ref>
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|CAN|oro|album|50000|{{Music Canada|All Things Must Pass|accesso = 10 luglio 2016}}}}{{Certificazione disco|DNK|oro|album|10000|{{IFPI Danmark|10874|accesso = 4 gennaio 2022}}}}{{Certificazione disco|GBR|oro|album|100000|{{BPI|11539-3516-2|accesso = 10 luglio 2016}}}}
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|successivo = [[The Concert for Bangladesh]]
|anno successivo = 1971
|singolo1 = My Sweet Lord/Isn't It a Pity
|data singolo1 = 23 novembre 1970
|singolo2 = My Sweet Lord/What Is Life
|data singolo2 = 15 gennaio 1971
|singolo3 = What Is Life/Apple Scruffs
|data singolo3 = 15 febbraio 1971
}}
'''''All Things Must Pass''''' è il terzo album solista di [[George Harrison]] (il primo dopo lo scioglimento dei [[Beatles]]), pubblicato il 27 novembre [[1970]] su etichetta [[Apple Records]]. Il vinile originalmente pubblicato era costituito da due [[Long playing|LP]] di canzoni rock e in più un terzo LP di [[jam session]] strumentali. ''All Things Must Pass'' fu il primo album triplo in studio pubblicato da un artista solista; fu un successo sia di critica che di pubblico raggiungendo il 1º posto in classifica nel [[Regno Unito]] e negli [[Stati Uniti]]. Quando uscì sorprese notevolmente la critica, che aveva sottovalutato per lungo tempo il talento del chitarrista. L'album contiene nel complesso 23 tracce, tra le quali ''[[My Sweet Lord]]'' e ''[[Beware of Darkness (George Harrison)|Beware of Darkness]]''.
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