Vittorio Cini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungo fonte |
→Cini e l'arte: Minuscolo Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 82:
Un'altra parte è depositata nell'''Archivio privato di Vittorio Cini'' e di altri suoi familiari, del quale si sta procedendo a produrne una pubblicazione. Si sono inoltre svolti svariati ''virtual tour'' inerenti alla sua vita. Dal 2017<ref>In collaborazione con la start-up ''Museyoum'' Srl</ref> si è inoltre avviato un progetto pilota riguardante le opere artistiche ferraresi del periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] appartenute a Cini, comprendenti sia quelle ereditate che quelle collezionate durante la sua vita. Curatore di questo ''Archivio'' è il nipote Giovanni Alliata di Montereale.<ref name="ReferenceA">Dépliant ''Vittorio Cini 1885-1977 - Imprenditore Mecenate Collezionista'', in distribuzione da ''Fondazione Cini'', Venezia.</ref>
== Cini e l'
=== La Galleria a Palazzo Cini (Venezia) ===
Istituita a Venezia nel 1984, raccoglie parte della collezione d’arte antica appartenuta a Vittorio Cini: il primo piano testimonia il suo colto collezionismo mentre il secondo ospita esposizioni ed eventi culturali. Il museo è frutto del dono di Yana Cini Alliata di Montereale: questa donò nel 1981 alla ''Fondazione'' una parte delle raccolte del padre e alcune sale del palazzo Grimani, acquistato da Cini insieme all'attiguo palazzo Foscari tra 1919 e 1920. Nelle varie donazioni, vi sono dipinti toscani che partono dal XIII sino al XVI secolo, sculture, oggetti d’arte (tra i quali, di rilievo, vi è il nucleo di rami smaltati rinascimentali, il gruppo di avori gotici e il servizio di porcellane ''Cozzi'', allestito nel salotto neorococò progettato da Tomaso Buzzi). Nel 1989, si aggiunse la straordinaria raccolta di dipinti ferraresi del Rinascimento, grazie al dono di Ylda Cini Guglielmi di Vulci, ai quali gli eredi nel 2015 aggiunsero alla Galleria un ulteriore gruppo di opere d’arte e di arredi, provenienti dalla collezione originaria di Vittorio Cini.<ref>{{Cita web|url=https://www.palazzocini.it/#|autore=|titolo=Palazzo Cini|accesso=28 dicembre 2022}}</ref>
|