Pippo Baudo: differenze tra le versioni

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Nasce il 7 giugno 1936 a [[Militello in Val di Catania]], in [[Provincia di Catania]] (oggi [[Città metropolitana di Catania]]), figlio unico dell'avvocato Giovanni Baudo (1903-1990) e della casalinga Innocenza Pirracchio (1910-1993), dove debutta sulla scena teatrale nel "Cine Teatro Tempio", proprietà dell'amico di famiglia Cavaliere Salvatore Tempi, intrattenendo il pubblico negli intervalli con prose e liriche e anche suonando il pianoforte. Diplomato al liceo classico, si laurea in [[giurisprudenza]] all'[[Università degli Studi di Catania]]. Nell'ultimo anno di liceo, assieme ai compagni di classe, mette in scena la commedia ''L'ex alunno'' di [[Giovanni Mosca]], mentre durante il corso di studi universitari conosce [[Tuccio Musumeci]] e insieme intraprendono la strada dello spettacolo: Musumeci in qualità di comico e Baudo nelle vesti di spalla e presentatore<ref>Santino Mirabella, ''In scena - conversazioni con Tuccio Musumeci'', Palermo, Flaccovio, 2011, pp. 20-26</ref>. Insieme partecipano ad uno spettacolo delle Radiosquadre allestito da [[Luciano Rispoli]] a Ragalna nel 1956, il loro debutto in TV<ref>[[Mariano Sabatini]] nel suo libro ''Ma che belle parole! Luciano Rispoli. Il fascino discreto della radio e della Tv'' edito da Vallecchi Firenze (2022).</ref>
 
Si interessa a vari generi di spettacolo e, sebbene consegua la laurea in legge, non eserciterà mai la professione forense. La sera prima della seduta di laurea, come lui stesso raccontò più volte in televisione, salì sul palcoscenico per presentare il concorso di bellezza «Miss Sicilia» a [[Chiaramonte Gulfi]], in provincia di Ragusa. Ripartì all'alba dopo aver ottenuto un passaggio su un camioncino, sdraiato in mezzo a frutta e verdura, e arrivando a Catania appena in tempo per la dissertazionediscussione della tesi. Nel 1956 scrive e interpreta lo spettacolo di rivista ''4 in matrimonio'' al «Teatro Argentina» di Catania<ref>Cfr. ''[[La Sicilia|Archivio storico digitale "La Sicilia"]]'', Catania, 30 agosto 1956, p. 5.</ref>. L'anno dopo scrive e porta in scena ''Donna presente sconfitta presente...'', commedia musicale in due atti<ref>Cfr. ''[[La Sicilia]]'', Catania, 31 agosto 1957, p. 5.; e 31 dicembre 1957, p. 9.</ref>. ''A carte scoperte'' del '58 è il titolo proposto assieme al suo GAU (Gruppo artistico universitario)<ref>Cfr. ''[[La Sicilia]]'', Catania, 24 dicembre 1958, p. 4.</ref>. È protagonista della rivista goliardica itinerante ''Il Ficcanaso'' (dal 1957 al 1959). Alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] entra come [[pianista]] e cantante nell'"Orchestra Moonlight", con cui nel 1959 esordisce in televisione nel varietà ''[[La conchiglia d'oro]]'', programma condotto da [[Enzo Tortora]]<ref>Cfr. ''[[La Sicilia]]'', Catania, 19 settembre 1959, p. 5.</ref><ref>{{cita testo |url = https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/spettacoli/strade-jazz-pippo-baudo-1.1313567 |titolo=Pippo Baudo: "Iniziai suonando e sognando jazz" - Spettacoli | sito=[[il Resto del Carlino]] | accesso=13 agosto 2022 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210928200837/https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/spettacoli/strade-jazz-pippo-baudo-1.1313567 | dataarchivio= 28 settembre 2021 |urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Anni sessanta ===