Impero partico: differenze tra le versioni
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=== Espansionismo (171-92 a.C.) ===
[[File:Xong-e Ashdar Parthian relief.jpg|thumb|left|Bassorilievo scavato nella roccia di [[Mitridate I di Partia]] (r. ''c''. 171-138 a.C.), che lo mostra cavalcare a cavallo, a Xong-e Ashdar, città dello [[Izeh]], [[Khūzestān]], [[Iran]].]]
{{vedi anche|Regno indo-parto}}
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Alcuni dei Saka vennero arruolati nell'esercito di Fraate inviato contro Antioco. Tuttavia, arrivarono troppo in ritardo per essere impiegate nel conflitto. Poiché Fraate si rifiutò di pagarli, i Saka si rivoltarono, rivolta che il re partico tentò di reprimere con l'aiuto di ex soldati seleucidi, ma anche questi abbandonarono Fraate e unirono le forze con i Saka.<ref>{{cita|Bivar 1983|p. 38}}; {{cita|Garthwaite 2005|p. 77}}.</ref> Fraate II marciò contro questa coalizione, ma fu vinto ed ucciso in battaglia.<ref>{{cita|Bivar 1983|pp. 38-39}}; {{cita|Garthwaite 2005|p. 77}}; {{cita|Curtis 2007|p. 11}}; {{cita|Katouzian 2009|p. 42}}.</ref> Il suo successore [[Artabano I]] (''r''. ''c''. 128-124 a.C.) condivise una sorte simile combattendo i nomadi in oriente: lo storico romano Giustino sostiene che Artabano fu ucciso dai [[Tocari]] (identificati con gli Yuezhi), ma, secondo taluni studiosi, questa affermazione è poco plausibile ed è possibile che Giustino li abbia confusi con i Saka; in ogni caso, Bivar sostiene che, data la laconicità delle informazioni fornite dalle fonti, sarebbe preferibile mantenersi aderenti ad esse il più possibile.<ref>{{cita|Bivar 1983|pp. 38-39}}.</ref> [[Mitridate II di Partia]] (r. ''c''. 124-90 a.C.) recuperò in seguito le terre perdute a vantaggio dei Saka in [[Sistan]], riuscendo non solo a rendere sicure le frontiere orientali contro i nomadi, ma persino ad espandere l'Impero.<ref>{{cita|Bivar 1983|pp. 40-41}}; {{cita|Katouzian 2009|p. 42}}.</ref>
[[File:Silk from Mawangdui 2.jpg|thumb|left|Seta cinese da [[Mawangdui]], [[II secolo a.C.]], [[dinastia Han]]; la seta proveniente dalla Cina era forse la merce di lusso più lucrosa che i Parti commerciavano nell'estremità occidentale della [[Via della seta]].<ref name="garthwaite_2005_78">{{cita|Garthwaite 2005|p. 78}}.</ref>]]
In seguito al ritiro seleucide dalla Mesopotamia, il governatore partico di Babilonia, Himerus, ricevette l'ordine dalla corte arsacide di conquistare il Characene, all'epoca governato da [[Aspasine|Hyspaosines]] dal [[Charax Spasinu]]. Quando la conquista del Characene fallì, Hyspaosines invase Babilonia nel 127 a.C. e occupò Seleucia. Ma nel 122 a.C., Mitridate II cacciò Hyspaosines da Babilonia e lo sconfisse, rendendo i re del Characene [[vassallo|vassalli]] dei Parti.<ref>{{cita|Bivar 1983|p. 40}}; {{cita|Curtis 2007|pp. 11-12}}; {{cita|Brosius 2006|p. 90}}.</ref> Dopo che Mitridate espanse i domini dei Parti ancora più ad occidente, occupando [[Dura-Europos]] nel 113 a.C., venne coinvolto in un conflitto contro il [[Regno di Armenia]].<ref>{{cita|Curtis 2007|pp. 11-12}}.</ref> Le sue forze sconfissero e deposero [[Artavaside I d'Armenia]] nel 97 a.C., prendendo come ostaggio suo figlio Tigrane, che sarebbe poi diventato [[Tigrane II|Tigrane II "il Grande" di Armenia]] (''r''. ''c''. 95-55 a.C.).<ref>{{cita|Brosius 2006|pp. 91-92}}; {{cita|Bivar 1983|pp. 40-41}}.</ref>
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=== Parti, Roma e la questione armena (92 a.C.-31 a.C.) ===
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