Inca: differenze tra le versioni
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Le altre nobili, dette [[Palla (inca)|Palla]] esercitavano, seppur in tono minore, le stesse prerogative presso le loro famiglie, ma, molte di loro, erano scelte come mogli succedanee dall'Inca supremo e in questo caso godevano di privilegi quasi uguali a quelli della Coya, soprattutto se avevano partorito dei figli di sangue reale. Le figlie del sovrano, le principesse reali, chiamate [[Ñusta]], erano destinate a contrarre matrimonio con i personaggi più importanti dell'impero, ma una di esse era prescelta per divenire Coya, sposando il fratello erede al trono che, peraltro, poteva eleggerne anche altre a mogli succedanee.
Il rispetto che gli Inca manifestarono per le tradizioni delle genti conquistate, li portarono ad accettare, nelle regioni costiere, l'esistenza di donne "''curaca''", simbolo evidente di un precedente matriarcato. [[Francisco Pizarro]], nella sua prima spedizione in Perù ebbe modo di conoscere, a Sud di [[Tumbes|Tumbez]], una di queste dame che lo ricevette con tutti gli onori, manifestando, con ogni evidenza, la maestà di cui era investita.
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