Apus apus: differenze tra le versioni
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=== Riproduzione ===
[[File:Apus apus MHNT ZOO 2011 11 159 Le Louvres Paris.jpg|thumb|left|Uova di rondone]]
Il [[nido]] è costruito con materiale raccolto in aria all’interno di cavità artificiali su edifici e costruzioni dell’uomo (cornicioni, coppi, buche pontaie, cassettoni delle persiane), raramente su alberi e rupi<ref>{{Cita|Boano e Malacarne 1999}}.</ref>. La femmina depone da 1 a 3 [[Uovo (biologia)|uova]] bianche, a volte 4, nella tarda primavera e le cova insieme al compagno per 18-21 giorni<ref>{{cita|Genton e Jacquat 2016}}.</ref>. Poi i nidiacei vengono allevati per una quarantina di giorni da entrambi i genitori fino a quando sono capaci di volare e procurarsi il cibo da soli<ref name=commonswift/>. Spesso formano coppie stabili nel tempo fino a quando uno dei due partner muore, ma il vero legame di fedeltà è quello con la cavità scelta per riprodursi, dove puntualmente i partner si ritrovano dopo aver migrato e svernato separatamente<ref name=Sven /><ref name="Ferri Atlante">{{Cita|Ferri 2022|pp. 132-133|Ferri 2022}} </ref>.
===Riposo===
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== Distribuzione e habitat ==
[[File:Apus apus cm01.jpg|thumb|Gruppo di rondoni in volo]]
Il rondone è un [[uccello migratore|migratore]] a lungo raggio: nidifica in quasi tutta [[Europa]], dalla [[penisola iberica]] alla [[Scandinavia]], nei paesi del [[Mar Mediterraneo]], dal [[Nordafrica]] al [[Medio Oriente]], e in parte dell'[[Asia]], sino alla [[Cina]] e alla [[Siberia]]; sverna in gran parte dell'[[Africa subsahariana]]. Vive in città e paesi soprattutto con centri storici ricchi di cavità, a volte anche su coste rocciose o altri dirupi naturali
== Stato di conservazione ==
Se a livello globale lo [[Stato di conservazione (biologia)|stato di conservazione]] del rondone comune è classificato come rischio minimo (LC), con una popolazione globale stimata intorno al centinaio di milioni di individui<ref name=IUCN />; in Europa è stato considerato prossimo alla minaccia (NT) nel 2021. Le cause sono individuate nella perdita dei siti di nidificazione, costituiti perlopiù dalle costruzioni dell’uomo sia antiche che moderne, a seguito di ristrutturazione, rifacimento o demolizione di edifici<ref name=" IUCN 2021"/><ref>In alcuni paesi europei la situazione è particolarmente critica. È il caso del [[Regno Unito]] dove la specie è diminuita del 60% nel periodo 1995-2020.
==Note==
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