Cesate: differenze tra le versioni
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Dal [[1919]] Cesate, dove dalla fine del [[XIX secolo]] erano scoppiate una serie di proteste sindacali contro la gestione agricola del Luogo Pio della Stella (organizzate dai contadini che poi daranno vita all'associazione cattolica Lega Leone, fondata per volere del parroco don Oreste Moretti), si dimostrò fin da subito una roccaforte elettorale del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito popolare italiano]] di [[don Sturzo]] (precursore della [[Democrazia Cristiana|DC]]).
Quando, alle [[elezioni politiche italiane del 1924|elezioni del 1924]], a Cesate vinse il PPI i [[fascisti]] decisero di intraprendere un'azione punitiva: una sera di primavera del [[1925]], un gruppo di [[Camicia Nera|
La vocazione [[antifascista]] dei cesatesi ebbe il proprio ruolo anche durante la [[seconda guerra mondiale]], quando a Cesate si andò a formare un ampio gruppo [[partigiano]]. Cesate era allora sotto la giurisdizione della [[Brigate Garibaldi|183ª Brigata Garibaldi]] (comunista) e la [[Brigate del popolo|16ª Brigata del Popolo]] (cattolica), quest'ultima a Cesate era formata
Nel novembre del [[1944]] le [[Brigate nere]] di Bollate eseguirono una retata e radunarono i cesatesi riconosciuti come "partigiani" nella ''Curt Noeva'', per trasferirli prima a Milano, poi a [[Bolzano]] e infine al [[campo di concentramento di Mauthausen]]. Nel [[1971]] l'amministrazione comunale pose proprio a Mauthausen una targa in ricordo dei 9 giovani cesatesi che lì erano morti.
Tra i partigiani cesatesi morti in giovane età ci fu anche il ventenne Carlo Romanò, fucilato dai nazifascisti a [[Rocca Cigliè]]
Nel secondo dopoguerra Cesate inizia un grande processo di urbanizzazione. Con la costruzione del [[INA Casa|Villaggio INA-Casa]] raddoppia la sua popolazione, passando dai 3000 abitanti del 1951 ai 6.500 nel 1961. Lo sviluppo urbanistico di Cesate continuerà fino agli inizi degli anni
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