Diocesi di Trieste: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 136372640 di Alternow (discussione)elimino infos per le quali esiste la biografia |
→Storia: Amplio |
||
Riga 86:
Nel [[1784]] la diocesi di Trieste subì numerose cessioni territoriali allo scopo di farne coincidere il territorio con i confini politici. Porzioni del territorio diocesano triestino passarono alle [[diocesi di Cittanova]], di [[Diocesi di Capodistria|Capodistria]], di [[diocesi di Parenzo e Pola|Parenzo]] e di [[arcidiocesi di Lubiana|Lubiana]]; d'altro canto incorporò porzioni dell'[[Istria]] che appartenevano alle diocesi di Parenzo e Pola e la gola di Prosecco, che apparteneva all'[[arcidiocesi di Gorizia]].
L'8 marzo [[1788]] la diocesi fu soppressa in virtù della [[bolla pontificia|bolla]] ''Super specula'' di [[papa Pio VI]] ed il suo territorio incorporato in quello di [[Diocesi di Gradisca|Gradisca]], eretta il 19 agosto dello stesso anno. Tuttavia, dopo soli tre anni, il 12 settembre [[1791]] fu ripristinata con la bolla ''Ad supremum'' del medesimo pontefice e resa suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lubiana]]; la [[diocesi di Pedena]], anch'essa soppressa nel [[1788]], rimase incorporata nel territorio triestino. Il 19 agosto [[1807]] divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
Il 30 giugno [[1828]] in virtù della bolla ''Locum beati Petri'' di [[papa Leone XII]] le diocesi di Trieste e di Capodistria furono unite ''[[aeque principaliter]]''; contestualmente fu soppressa la [[diocesi di Cittanova]] ed incorporata in quella di Trieste. Due anni dopo, il 27 luglio [[1830]], divenne nuovamente suffraganea dell'arcidiocesi di Gorizia per effetto della bolla ''Insuper eminenti Apostolicae dignitatis'' di [[papa Pio VIII]].
Riga 101:
Nel difficile e teso clima del dopoguerra il vescovo [[Antonio Santin]] subì una violenta aggressione a [[Capodistria]] nel giugno del 1947<ref>Renzo Codarin,
''[http://arcipelagoadriatico.it/il-vescovo-santin-aggredito-a-capodistria-fu-il-simbolo-delle-sofferenze-giuliane/ Il Vescovo Santin aggredito a Capodistria fu il simbolo delle sofferenze giuliane]''</ref>; la [[Congregazione Concistoriale]] dovette intervenire ufficialmente ricordando che a norma del [[diritto canonico]] coloro che commettevano queste violenze sarebbero incorsi nella [[scomunica]].<ref>
Nel [[1958]] la diocesi di Trieste si ampliò con l'acquisizione di piccole porzioni di territorio dall'[[arcidiocesi di Gorizia]].<ref>[http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-50-1958-ocr.pdf Decreto ''Excellentissimus''], AAS 50 ([[1958]]), pp. 627-629. Passò alla diocesi di Trieste il territorio di Santa Croce, nel territorio di [[Aurisina]] (comune di [[Duino-Aurisina]]), e furono ridefiniti i confini della parrocchia di [[Sgonico]], appartenente all'[[arcidiocesi di Gorizia]], con le limitrofe parrocchie nella diocesi triestina.</ref>
|