Lotta Continua: differenze tra le versioni

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=== Il caso Calabresi ===
{{vedi anche|Omicidio Calabresi}}
Incaricato di sorvegliare gli ambienti della sinistra parlamentare alla fine degli [[anni Sessantasessanta]], il [[Luigi Calabresi|commissario Calabresi]] finì coinvolto nel "caso Pinelli", la morte per caduta dal quarto piano della questura milanese dell'anarchico [[Giuseppe Pinelli]], trattenuto e interrogato in seguito alla [[strage di piazza Fontana]], nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969. Le inchieste dichiararono peraltro la morte come accidentale e anche l'istruttoria di [[Gerardo D'Ambrosio]], conclusasi nel 1975, accertò l'assenza del commissario nel momento della caduta.<ref>{{cita testo|autore = Renzo Paternoster|titolo = La misteriosa morte di Giuseppe Pinelli}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/cronaca/calabresi/delitto/delitto.html|titolo=La Repubblica/cronaca: Calabresi non era nella stanza quando Pinelli volò dalla finestra|accesso=27 aprile 2023}}</ref>. Calabresi venne comunque additato da Lotta Continua ed altri come il maggior responsabile della vicenda e fu oggetto di una campagna denigratoria durata mesi, finendo ucciso a colpi di arma da fuoco il 17 maggio 1972.
 
Nel [[1970]] l'allora direttore [[Pio Baldelli]] fu denunciato e processato per diffamazione, e condannato a 1 anno e 3 mesi nel 1976<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1103_01_1976_0233_0009_15959951/|titolo=A Pio Baldelli 1 anno e 3 mesi|pubblicazione=La Stampa|data=23 ottobre 1976|accesso=6 giugno 2017}}</ref>.