Maggio francese: differenze tra le versioni

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Il presidente del sindacato degli insegnanti delle scuole superiori, [[Alain Geismar]] decise di sostenere i manifestanti. I membri del partito comunista e di alcune organizzazioni di estrema sinistra furono inizialmente presi alla sprovvista: la rivoluzione - ritenevano - doveva partire dagli operai, e non dagli studenti; inoltre consideravano le rivendicazioni del Movimento 22 marzo puerili, piccolo-borghesi, e soprattutto ''«gauchistes»''<ref>Termine che, nel linguaggio della sinistra storica francese, maggioritaria o minoritaria che fosse, implicava un giudizio di valore assai negativo, alludendo ad immaturità, inaffidabilità e inconsistenza politica.</ref>, mentre la CGT, per bocca di Georges Séguy, tacciava direttamente i loro leader di avventurismo. Dopo l'incertezza iniziale, tuttavia, anche le organizzazioni storiche cercarono di guadagnare gli operai a questa rivolta, e anche la base sindacale scavalcò i propri dirigenti.
 
Nella notte fra il 10 e l'11 maggio gli studenti occupano il [[Quartiere latino (Parigi)|Quartierequartiere latino]] erigendo barricate, prontamente prese d'assalto dalla polizia con qualche centinaio di feriti. All'alba dell'11 sindacati e partiti convocano, per due giorni dopo (13 maggio), una manifestazione di solidarietà. Dopo i primi giorni anche molta parte della popolazione, di fronte alla repressione violenta, tende a schierarsi con gli studenti.
 
Il 13 maggio una immensa manifestazione attraversa Parigi: la polizia parla di meno di duecentomila persone, la [[Confédération française démocratique du travail|CFDT]] di un milione.