Città ideale (dipinto): differenze tra le versioni
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La '''''città ideale''''' è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico [[Arte rinascimentale|rinascimentale]] della [[città ideale]]. È presente in tre dipinti, i cui autori sono tuttora ignoti, identificati per la città in cui sono esposti. Le tre tavole, simili ma al tempo stesso diverse, sono ispirate al concetto di ''[[Copia et Varietas]]'' teorizzato da [[Leon Battista Alberti]] ed estremamente popolare nell'[[arte rinascimentale]] della seconda metà del Quattrocento.
==La ''Città ideale'' di Urbino==
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===Descrizione e stile===
La tavola si differenzia per diversi aspetti dalle altre due. I colori appaiono dominati da una tavolozza meno luminosa con bruni spenti, gialli e grigi. La veduta è colta da una loggia, da cui si dipanano in profondità le direttrici prospettiche evidenziate dal reticolato del pavimento dal disegno semplificato, che conducono lo sguardo in profondità verso un attivo porto. Anche in questo caso appare chiaro l'intento celebrativo del buon governo, che assicura prosperità economica al territorio.
== Note ==
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