Eric Hobsbawm: differenze tra le versioni

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Hobsbawm proseguì i propri studi universitari presso il [[King's College (Cambridge)|King's College]] dell'[[Università di Cambridge]], dove fu ammesso nell'esclusivo circolo intellettuale degli "''Apostoli''" e dove conseguì il dottorato discutendo una tesi sulla [[Fabianesimo|''Fabian Society'']]. Durante la [[seconda guerra mondiale]], prestò servizio nel [[genio militare]] britannico e nei Corpi Reali di Educazione Militare. Nel 1947 ottenne l'incarico di svolgere una ''lectureship'' in storia presso il [[Birkbeck, Università di Londra|Birkbeck College]] di [[Londra]].
 
Hobsbawm si sposò due volte: prima con Muriel Seaman, con la quale il matrimonio durò fino al [[1951]], e poi con Marlene Schwarz, dalla quale ebbe i due figli Andy e Julia. Insegnò a partire dal 1959 al Birkbeck College dell'[[Università di Londra]] e negli [[Anni 1960|anni sessanta]] fu [[professore]] con incarichi limitati a [[Università di Stanford|Stanford]]. Nel 1970 fu nominato professore ordinario; nel 1978 entrò a far parte della [[British Academy]] ed esercitò la sua professione fino al 1982, seppur con alcune nomine provvisorie, tra cui quella alla ''[[The New School|New School for Social Research]]'' di [[Manhattan]].
 
Nel 2003 gli fu assegnato il [[Premio Balzan]] per la storia europea dal [[1900]] con la seguente motivazione: «Per la sua brillante analisi della dolorosa [[storia dell'Europa]] del ventesimo secolo e per la sua capacità di coniugare la profondità delle ricerche storiche con un grande talento letterario»<ref name="Balzan Prize" />. È stato presidente del Birkbeck College, nonché [[Professore|professore emerito]] in [[scienze politiche]] alla ''New School for Social Research''. Hobsbawm aveva [[Poliglotta|dimestichezza con varie lingue]]: parlava correttamente l'[[Lingua inglese|inglese]], il [[Lingua tedesca|tedesco]], lo [[Lingua spagnola|spagnolo]], l'[[Lingua italiana|italiano]] e il [[Lingua francese|francese]]; riusciva a leggere l'[[Lingua olandese|olandese]], il [[Lingua catalana|catalano]] e il [[Lingua portoghese|portoghese]].
 
Morì a Londra il 1º ottobre 2012, all'età di 95 anni.<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/books/2012/oct/01/eric-hobsbawm-died-aged-95?intcmp=239|titolo=Eric Hobsbawm dies, aged 95|autore=Esther Addley|editore=guardian.co.uk|data=1º ottobre 2012|accesso=30 marzo 2014|lingua=en}}</ref> Fu cremato al Golders Green Crematorium e le sue ceneri furono sepolte nel [[Cimitero di Highgate|cimitero londinese di Highgate]], molto vicino al luogo di sepoltura di [[Karl Marx]].
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Nel 1931, a [[Berlino]], Eric Hobsbawm entrò a far parte della ''Sozialistischer Schülerbund'' (Associazione degli alunni socialisti), una propaggine della [[Lega della Gioventù Comunista di Germania]], e nel 1936 si iscrisse al [[Partito Comunista di Gran Bretagna]] (CPGB). Fu inoltre membro della sezione comunista del Party Historians Group dal 1946 fino alla sua dissoluzione e successivamente presidente della sua società derivata, la ''Socialist History Society'', fino alla morte.
 
In seguito all'[[Rivoluzione ungherese del 1956|invasione sovietica dell'Ungheria del 1956]], molti membri lasciarono il Partito Comunista Britannico in segno di protesta, ma Hobsbawm, unico tra i suoi colleghi, rimase nel partito, sebbene fu diffidato dalla sua leadership e cessò il lavoro politico entro la fine degli anni '50. Mantenne tuttavia i contatti con diversi fuoriusciti dal Partito come ad esempio [[Edward Palmer Thompson|Edwartd Palmer Thompson]] e John Saville, principali esponenti della [[New Left]] (Nuova Sinistra) del Regno Unito. Fu tra i firmatari di una lettera di protesta degli storici contro l'invasione sovietica dell'Ungheria. Fu fermamente a favore della [[Primavera di Praga]] del [[1968]]<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/books/2002/sep/14/biography.history|titolo=A question of faith|autore=Maya Jaggi|sito=theguardian.com|data=14 settembre 2002|lingua=en}}</ref>.
 
Hobsbawm era una figura di spicco della fazione [[Eurocomunismo|eurocomunista]] nel Partito Comunista di Gran Bretagna che iniziò a rafforzarsi dopo il 1968, quando il CPGB criticò la repressione sovietica della Primavera di Praga e il fallimento del [[Partito Comunista Francese]] nel sostenere il movimento del [[Maggio francese|maggio '68]] a [[Parigi]].
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== Opere ==
{{vedi anche|Il secolo breve|Lungo XIX secolo}}
Nel [[1994]] Hobsbawm pubblicò quello che è tuttora considerato il suo saggio storico più importante e uno dei classici della storiografia contemporanea: ''[[Il secolo breve]]'', che rappresenta la conclusione di un ciclo di 4 lavori dedicati alla modernità, abbracciando un arco temporale che va dal 1789 al 1991. Ne fanno parte i precedenti: ''[[L'Età della Rivoluzione. 1789-1848]]'', ''[[Il Trionfo della Borghesia 1848-1875]]'' e ''[[L'Età degli imperi. 1875-1914]]''.
 
* ''Le Rivoluzioni Borghesi. 1789-1848'' (''The Age of Revolution: Europe 1789-1848'', 1962), traduzione di Orazio Nicotra, Collana Il Portolano n.5, Il Saggiatore, Milano, 1963-1971; Collana Biblioteca Universale, Laterza, Bari, 1991, ISBN 88-42-03257-3; ripubblicato col titolo originale, ''L'Età della Rivoluzione. 1789-1848'', Collana Storica, Rizzoli, Milano, maggio 1999 ISBN 88-17-86065-4; Bologna, Res Gestae, 2016, ISBN 978-88-669-7166-5.
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* ''Lavoro, cultura e mentalità nella società industriale'', Roma-Bari, Laterza, 1986. ISBN 88-420-2677-8
* ''L'Età degli Imperi. 1875-1914'' (''The Age of Empires''), traduzione di Franco Salvatorelli, Laterza, Roma-Bari, 1976-1987 ISBN 88-420-2948-3; Collana Universale, Laterza, 1991; Collana Saggi, Oscar Mondadori 1995-1996 ISBN 88-04-40976-2; Collana Biblioteca Storica, Laterza 2000 ISBN 8842059641; Collana Economica, Laterza 2003-2012 ISBN 88-42-07670-8
* ''Echi della [[La Marsigliese|Marsigliese]]. Due secoli giudicano la rivoluzione francese'', Collana Osservatorio straniero, Milano, Rizzoli, 1991, ISBN 88-17-84079-3
* ''Nazioni e Nazionalismo'', Collana Saggi n.746, Einaudi, Torino, 1991; col titolo ''Nazioni e Nazionalismi dal 1780. Programma, mito, realtà'', Collana Piccola Biblioteca n.564, Einaudi, Torino, 2002, ISBN 88-06-13198-2.
* ''Il Secolo breve. 1914-1991: l'Era dei grandi cataclismi'', traduzione di Brunello Lotti, Collana Storica, Rizzoli, Milano, 1995 ISBN 88-17-33393-X; Collana SuperBur Saggi, BUR, 2000 ISBN 88-17-25901-2; Collana Exploit, BUR 2007-2012 ISBN 88-17-01934-8; Collana Saggi, BUR, Milano, 2014 ISBN 88-17-07135-8.