[[File:Michael Jackson in Vegas cropped.jpg|miniatura|Michael Jackson a Las Vegas il 13 novembre 2003, una settimana prima dell'arresto, ritratto con due delle figlie dell'attore [[Mark Lester]], suo amico.]]
Insieme con il mandato di perquisizione, il 20 novembre 2003, fu emanato un mandato di arresto per Jackson. Il cantante in quel momento si trovava a [[Las Vegas]], [[Nevada]], dove stava girando un video musicale per il suo più recente singolo ''[[One More Chance (Michael Jackson)|One More Chance]]'' dalla sua raccolta ''[[Number Ones (Michael Jackson)|Number Ones]]''. Il cantante dovette interrompere le riprese e il video rimase incompiuto (venne infine pubblicato, così come Jackson lo aveva lasciato, solo dopo la sua morte); l'artista, accompagnato dall'avvocato Mark Geragos, volò su un jet affittato a Las Vegas fino al Santa Barbara Municipal Airport e si costituì alla polizia californiana che lo stava aspettando in un hangar e dove, nonostante si fosse costituito di sua iniziativa, gli vennero messe delle vistose manette in modo che potesse essere fotografato dai paparazzi e dai media. Alcuni esperti di [[diritto]] in seguito criticarono aspramente questa scelta della polizia californiana ritenuta solo una trovata per spettacolarizzare l'arresto del cantante agli occhi dei media internazionali.<ref name="ref_A">{{Cita libro|autore=Lynton Guest|titolo=The Trials Of Michael Jackson|dataoriginale=23 ottobre 2006|editore=Aureus Publishing|lingua=Inglese|ISBN=978-1-899750-40-5}}</ref> Jackson venne portato al Santa Barbara County Jail, il carcere di Santa Barbara, dove uscì dal veicolo delle forze dell'ordine in manette, immagini che fecero brevemente il giro del mondo. Qui gli venne scattata la sua [[foto segnaletica]] e gli vennero registrate le impronte. Al cantante vennero chiesti 3.000.000 $ di cauzione e i suoi avvocati chiesero una riduzione della somma, alla quale il procuratore si oppose, e molti sostennero che Jackson avesse buone ragioni per essere arrabbiato, considerando il caso di [[Phil Spector]], che aveva dovuto pagare solo un 1 milione di dollari, pur essendo accusato di omicidio. Alcuni videro in tutto ciò un comportamento razzista da parte del sistema giudiziario americano (la somma venne comunque restituita al cantante una volta assolto).<ref>{{Cita web|url=http://crime.about.com/od/famousdiduno/p/philspector_b.htm|titolo=Phil Spector and the Murder of Lana Clarkson|data=|accesso=4 febbraio 2013|opera=[[crime.about.com]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130403060220/http://crime.about.com/od/famousdiduno/p/philspector_b.htm|dataarchivio=3 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.today.com/id/8388342/site/todayshow/ns/today-entertainment/t/jackson-jurys-notes-show-consideration/#.URAUS2f6Ysw|titolo=Jackson jury’s notes show consideration|data=28 giugno 2005|accesso=4 febbraio 2013|opera=[[today.com]]}}</ref> Una volta pagato un anticipo sulla cauzione, a Jackson vennero tolte le manette e venne rilasciato e poté lasciare la stazione della polizia da una porta sul retro salutando i fan e i paparazzi e facendo loro il segno della vittoria.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=John M. Broder|url=https://www.nytimes.com/2003/11/21/us/michael-jackson-is-booked-on-molesting-charges-that-he-calls-lies.html|titolo=Michael Jackson Is Booked on Molesting Charges That He Calls Lies|pubblicazione=[[New York Times]]|data=21 novembre 2003}}</ref>