Naufragio del Titanic: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m clean up, replaced: l<nowiki>'</nowiki> → l{{'}}, l''' → l{{'}}'' (2), dell''' → dell{{'}}'' (2), dall''' → dall{{'}}''
Eventi successivi e conseguenze: "America" non è equivalente di "U.S.A.". Ci sono ad esempio anche gli "Estados Unidos Mexicanos" (il che rende effettivamentr anche l'aggettivo "statunitense" ambiguo, ma comunque molto meno).
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 263:
La mattina successiva alla sciagura, il vicepresidente della White Star rese alla stampa una dichiarazione clamorosamente falsa, dicendo che il ''Titanic'' non correva alcun pericolo di naufragio. Solo alle 19:00 comunicò la verità della tragedia, non precisando però il numero delle vittime<ref>[[Henry Lang]], ''Il management del Titanic. Lezioni da un naufragio''</ref>. Ancora prima che la nave con i superstiti giungesse in porto, incominciarono le indagini per capire cosa fosse accaduto e per prevenire una seconda probabile tragedia.
 
In considerazione dell'elevato numero di vittime, vennero aperte [[Inchieste sul naufragio del RMS Titanic|due inchieste]], una americanastatunitense (la prima in ordine temporale) ed una britannica, volte a stabilire l'eventuale negligenza dell'equipaggio e della società proprietaria del transatlantico e l'eventuale diritto al risarcimento dei superstiti e delle famiglie dei deceduti.
 
* Il ''Titanic'' naufragò in [[acque internazionali]], era condotto da equipaggio britannico, navigava sotto bandiera britannica ed apparteneva ad una società armatoriale statunitense. In base al diritto di proprietà, il congresso americano avviò un'indagine (risoluzione n. 283 del 17 aprile 1912) con il diritto di citare ad apparire testimoni anche di nazionalità non statunitense, e – infatti – a nessun superstite fu permesso di lasciare [[New York]] fino a conclusione dell'inchiesta. In ottemperanza alla [[legge Harter]] del [[1898]], ai sensi della quale una società marittima doveva essere obbligata, in caso d'incidente o di naufragio, a versare danni e interessi ai suoi passeggeri o a coloro aventi diritto se si stabilì che questa società si rese colpevole di difetto o di negligenza, la White Star Line venne chiamata a discolparsi dell'accaduto. Il Senato statunitense aprì ufficialmente l'inchiesta venerdì 19 aprile, il giorno dopo l'arrivo del ''Carpathia'' a [[New York]]. Il senatore repubblicano cinquantatreenne del [[Michigan]], [[William Alden Smith]], presidente della commissione, volle avere le testimonianze di passeggeri ed equipaggio "a mente fresca", prima che il tempo facesse perdere la memoria dei particolari. Volle anche interrogare i cittadini inglesi mentre si trovavano ancora sul suolo americano. L'inchiesta americana durò fino a sabato 25 maggio. L'intera commissione composta di sette senatori era però priva di competenza tecnica circa i fatti in discussione, costruzioni navali, diritto della navigazione, doveri degli ufficiali e dell'equipaggio, per cui il sospetto che l'intera inchiesta avesse il proposito di condannare ad ogni costo la proprietà del transatlantico non venne mai esclusa. Le udienze si svolsero inizialmente nell'[[East Room]], quindi, a partire dal 20 aprile, nella [[Myrtle Room]] del lussuosissimo [[Hotel Waldorf-Astoria]], a New York, a causa del gran numero degli spettatori e dei giornalisti ivi convenuti. Ironia della sorte, l'Hotel in cui si tenne il dibattimento apparteneva a John Jacob Astor, perito proprio nel naufragio del ''Titanic''. La domenica 21 aprile, la commissione fu trasferita nei locali del senato americano, a [[Washington]], dove continuarono le udienze. In totale vennero ascoltati 82 testimoni (53 britannici e 29 statunitensi) con un costo stimato in {{M|6600}} dollari del 1912. Venne censurato il comportamento del comandante Smith per non aver prestato ascolto ai messaggi d'avvertimento sul pericolo degl'iceberg, per non aver ridotto la velocità di crociera della nave, per non aver modificato la rotta, per aver tardato oltre 20 minuti nell'ordinare l'abbandono della nave, per non aver coordinato le fasi di abbandono della nave. La White Star Line venne a sua volta condannata al risarcimento dei superstiti e delle famiglie dei deceduti per aver oltremodo rimandato la notizia della perdita della nave. Venne imposto per il futuro che ogni nave che partisse o arrivasse in porti statunitensi dovesse possedere lance sufficienti per tutte le persone imbarcate e che sia l'equipaggio, sia i passeggeri venissero addestrati alle procedure per un eventuale abbandono della nave.