Djema'a: differenze tra le versioni

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Anche dopo l'invasione del territorio, avvenuta nel [[1884]] da parte della [[Spagna]] e della [[Francia]], le ''Djema'a'' rimasero molto attive, ma mentre l'esercito spagnolo estendeva gradualmente il proprio controllo e sottometteva le tribù, capi delle varie ''Djema'a'' venivano uccisi o incarcerati, mentre altri venivano costretti, con la forza o mediante corruzione, a cooperare con i colonizzatori. La rivolta di [[Maa el Ainin|Māʾ al-ʿAynayn]], nei primi anni del Novecento e la [[ribellione]] popolare che ne seguì, rappresentarono in un certo senso l'ultima battaglia della società tribale tradizionale contro la colonizzazione. Negli anni cinquanta, l'autorità tribale ha subito un declino progressivo a causa dell'[[urbanizzazione]] e dei nuovi stili di vita.<br/>
Le dure misure repressive applicate dalla Spagna dopo la [[Guerra di Ifni]] hanno accelerato questo processo. Nel [[1967]], i [[nazionalismo|nazionalisti]] Sahrawi si organizzarono per la prima volta in un [[partito politico]] moderno, la [[Harakat Tahrir]]. Le tradizioni tribali e le divisioni rimangono comunque salde nella società sahrawi, sebbene la struttura formale delle ''Djema'a'' sia stata in gran parte distrutta dal sopravvento di un apparato statale moderno.
 
=== L'atteggiamento del governo nei confronti del tribalismo ===
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== Djema'a: struttura di potere coloniale della Spagna ==
 
La ''Djema'a'' era anche un consiglio direttivo di anziani [[Sahrawi]] istituito dalle autorità nel maggio [[1967]], nel [[Sahara spagnolo]], oggi [[Sahara Occidentale]]. I membri ufficiali della ''Djema'a'' venivano eletti, ma le autorità [[colonialismo|coloniali]] controllavano il processo e, in realtà, selezionavano essi stessi i candidati. Le prime tornate elettorali si tennero il 14 luglio e il 20 agosto [[1967]] e la ''Djema'a'' venne inaugurata l'11 settembre a [[Laayoune]]. Le seconde elezioni della ''Djema'a'' hanno avuto luogo nel gennaio [[1971]] e, in seguito alla sollevazione del [[Fronte Polisario]] che ebbe inizio nel [[1973]], furono anche le ultime.
 
I membri della ''Djema'a'' godevano spesso di una posizione di rispetto all'interno delle tribù, che però non si sentivano da questi autenticamente rappresentate. La ''Djema'a'' aveva ben poco potere effettivo, ma veniva spesso consultata dai governatori spagnoli, che spesso concedevano di inviare dei rappresentanti a [[Madrid]]. La sua funzione primaria era quella di fornire alle forze occupanti una facciata di legalità agli occhi del popolo sahrawi, puntando su tradizioni come, appunto, quella delle ''Djema'a'' tribali e l'Ait Arbein.