Al Qaida: differenze tra le versioni
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Il nome dell'organizzazione deriva dall'[[Lingua araba|arabo]] ''qāʿida'' che significa "fondazione" o "base" e può riferirsi sia a una base militare sia a un [[database]]. L'iniziale ''al-'' è l'articolo determinativo. In arabo ''qāʿida bayānāt'' è il "database", dove la parola ''bayānāt'' significa "dati" e la parola ''qāʿida'' significa "base".<ref>''Arabic Computer Dictionary: English-Arabic, Arabic-English'', by Ernest Kay, Multi-lingual International Publishers, 1986</ref>
[[Osama bin Laden]] spiegò l'origine del nome in una registrazione di un'intervista concessa al giornalista di [[Al Jazeera]] Taysir Aluni nell'ottobre del [[2001]]: {{citazione|Il nome di al-Qāʿida fu stabilito molto tempo fa per caso. Il defunto [[Abū ʿUbayda al-Banshīrī]] creò dei campi di addestramento per i nostri [[mujahedin]] contro il terrorismo russo. Usavamo chiamare i campi di addestramento "al-Qāʿida". Il nome rimase.||The name 'al-Qaeda' was established a long time ago by mere chance. The late Abu Ubaidah al-Banshiri established the training camps for our mujahedeen against Russia's terrorism. We used to call the training camp al-Qaeda. The name stayed.<ref>
Secondo Saʿd al-Faqīh, esperto [[Arabia Saudita|saudita]] di al-Qāʿida, il nome deriverebbe dal sistema di documentazione in uso nella "guesthouse" della ''Bayt al-[[Ansar|Anṣār]]'' dal [[1980]].<ref name=JamestownId2907>{{Cita news|url=https://www.jamestown.org/single/?no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=26273#.VJsGll4AKA|titolo=The Essence of Al Qaeda: An Interview With Saad Al-Faqih|editore=[[Jamestown Foundation]]|autore=[[Mahan Abedin]]|data=5 febbraio 2004|volume=2|numero=2|accesso=24 dicembre 2014|citazione=The Bait al-Ansar or “Dwelling of the Partisans” was a guesthouse established by Bin Laden in the 1980's in Peshawar for Arab volunteers wanting to travel to Afghanistan.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141224183224/http://www.jamestown.org/single/?no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=26273#.VJsGll4AKA|urlmorto=no}}</ref>
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Altre fonti affermano che il nome derivi dal centro logistico situato a Peshāwar: in tale luogo sarebbero stati registrati i nomi dei volontari arabi successivamente mandati a combattere in Afghanistan contro le truppe [[Russia|russe]].<ref>{{Cita web|url=http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/shows/binladen/interviews/al-fagih.html|titolo=Interviews - Dr. Saad Al-Fagih - Hunting for bin Laden|sito=FRONTLINE|lingua=en|accesso=2022-11-25}}</ref>
Un giornalista, [[Peter Bergen]], conferma che in origine al-Qāʿida era il nome dato al centro di raccolta di guerriglieri di [[Peshawar|Peshāwar]] e che successivamente, durante un incontro dei principali leader dell'organizzazione, fu deciso di mantenere quel nome.<ref>
== Storia ==
[[File:Al-Qaida crée une brigade dirigée par des Touaregs (8246938011).jpg|miniatura|392x392px|Militante di Al-Qaeda nel [[Sahel]]]]
Secondo alcune fonti, al-Qāʿida nacque ai tempi dell'invasione [[Unione Sovietica|sovietica]] dell'[[Afghanistan]]<ref name="national commission">{{Cita web|url=https://www.9-11commission.gov/report/|titolo=National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States|sito=www.9-11commission.gov|accesso=2022-11-25}}</ref>. Il terrorista Jamāl al-Faḍl, in un'intervista alla CNS,<ref>
Dietro la genesi dell'organizzazione si trova una teorizzazione religiosa di ispirazione [[wahhabita]], che col tempo ha raccolto elementi di altre correnti religiose islamiche, appoggiandosi di volta in volta al "clero" locale, come i [[deobandi]] e i [[talebani]], preservando altresì la propria indipendenza.
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== Attacchi terroristici ==
[[File:TerroristAttacksAlQaeda.png|thumb|upright=1.8|Attacchi terroristici attribuiti ad al-Qāʿida]]
Nel tempo, al-Qāʿida è divenuta così un'etichetta generica utilizzata dai ''media'' e in sede politica per indicare una serie di organizzazioni militanti e apparentemente dedite a un ripristino di un "puro" [[Islam]] "delle origini" attraverso mezzi violenti e gravi attentati, anche laddove non è affatto provato per via giudiziaria che tali attentati siano stati perpetrati da una medesima organizzazione.<ref>Cfr. per es. [http://www.guardian.co.uk/world/2003/jan/12/alqaida.terrorism The Guardian, "Al-Qaeda - a meaningless label"], [http://www.newsweek.com/id/147690 Newsweek, "Putting Al Qaeda on the Couch - September 11 was a recruiting poster for young people who are looking for some kind of direction in their lives],
In assoluto il più significativo di tutti gli attentati operati da al-Qāʿida,<ref>{{Cita web|url=http://www.ict.org.il/articles/fatwah.htm|titolo=Text of Fatwah Urging Jihad Against Americans|accesso=5 luglio 2006|data=23 febbraio 1998|dataarchivio=22 aprile 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060422210853/http://www.ict.org.il/articles/fatwah.htm|urlmorto=sì}}</ref> è stato il dirottamento di quattro [[Aereo di linea|aerei di linea]], fatti schiantare l'[[11 settembre 2001]] contro le Torri Gemelle del [[World Trade Center]] di [[Manhattan]] e sul [[il Pentagono|Pentagono]] presso [[Washington]], con tutto il loro carico umano, compresi i 19 dirottatori. Osāma bin Lāden ha rivendicato la responsabilità di al-Qāʿida solo nel marzo del [[2002]], pur lodando gli esecutori dell'attentato già nell'ottobre del [[2001]].<ref>{{Cita web|url=http://archives.cnn.com/2001/US/09/16/inv.binladen.denial/|titolo=Bin Laden says he wasn't behind attacks|editore=[[CNN]]|accesso=6 luglio 2006|data=17 settembre 2001|dataarchivio=5 luglio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060705161654/http://archives.cnn.com/2001/US/09/16/inv.binladen.denial/|urlmorto=sì}}</ref>
Altrettanto gravi – seppur con un numero di vittime alquanto minore – sono stati gli [[Attentato di Bali del 2002|attentati di Bali del 2002]] (per opera del gruppo ''Jamāʿa Islāmiyya'', affiliato ad al-Qāʿida),<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/esteri/balindonesia/bomba/bomba.html|titolo=La Repubblica/esteri: La mano di Al Qaeda sulla strage di Bali|sito=www.repubblica.it|accesso=2022-11-25}}</ref> gli [[Attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid|attentati ai treni]] nella [[Stazione di Madrid Atocha|stazione di Atocha di Madrid]] dell'11 marzo [[2004]] (compiuti da un'altra cellula terroristica ispirata ad al-Qāʿida)<ref>{{Cita web|url=https://www.elmundo.es/documentos/2006/04/11/autohtml/index.html?cual=1412|titolo=elmundo.es. Documento: Auto del 11-M|sito=www.elmundo.es|accesso=2022-11-25}}</ref><ref>{{
Secondo alcuni [[Documento|documenti]] (sequestrati nel complesso fortificato di Bin Lāden ad [[Abbottabad]] nel corso dell'[[Morte di Osama bin Laden|Operazione "Lancia di Nettuno"]]), Al-Qāʿida avrebbe architettato nuovi attacchi terroristici per il decimo anniversario degli attentati dell'11 settembre, progettando possibili assalti a [[petroliera|petroliere]] e ai trasporti americani, nonché nuovi attentati a [[Manhattan]], [[Chicago]] e Washington, allo scopo di esaltare la centralità della sua rete terroristica. Al-Qāʿida avrebbe inoltre progettato l'assassinio dell'ex [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[Barack Obama]] e del [[generale]] [[David Petraeus]], comandante dell'[[United States Army|Esercito degli Stati Uniti]] ed ex-[[Direttori della CIA|direttore]] della [[Central Intelligence Agency|CIA]].
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== Uomini chiave ==
Oltre ai due defunti leader [[Osama bin Laden]] e [[Ayman al-Zawahiri]], sono numerosi gli uomini chiave di al-Qāʿida e sono principalmente:<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/05/02/visualizza_new.html_875536758.html|titolo=Tutti gli uomini di Osama, Al-Zawahri leader - Mondo - ANSA.it|sito=www.ansa.it|accesso=2022-11-25}}</ref><ref>
* [[Saif al-Adel]], cinquantenne ex colonnello dell'[[esercito egiziano]] e attualmente diventato il nuovo emiro generale di al-Qāʿida, ricercato per gli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]] a [[Dar es Salaam]] ([[Tanzania]]) e di [[Nairobi]] ([[Kenya]]), nonché uno dei teorizzatori del movimento;
* [[Anwar al-Awlaki]], yemenita nato nel [[Nuovo Messico]] era un imam e predicatore radicale dedito al reclutamento di uomini attraverso internet (ucciso da un [[Aeromobile a pilotaggio remoto|drone]] statunitense nel settembre [[2011]]);<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/11_settembre_30/yemen-awlaki-preso_9a89fa92-eb3f-11e0-bc18-715180cde0f0.shtml|titolo=Yemen, drone Usa uccide Al Awlaki Obama: «Grande sconfitta per Al Qaeda» - Corriere della Sera|sito=www.corriere.it|accesso=2022-11-25}}</ref>
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