Vulci: differenze tra le versioni

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== Il museo e il astello di Vulci ==
{{vedi anche|Castello dell'Abbadia}}
Il [[Castello dell'Abbadia|castello di Vulci]] venne edificato a ridosso del ponte del Diavolo ardita costruzione realizzata dai romani su una analoga struttura risalente a epoca etrusca. In origine questo ponte rimasto in uso sino agli inizi degli anni '60 del secolo scorso, oltre a permettere di superare il fiume [[Fiora]], sorreggeva un acquedotto con il quale veniva condotta acqua alla città di Vulci. Il castello costruito nel corso del XII secolo dai monaci cistercensi a difesa del ponte, fu impostato sui resti di un'antica abbazia realizzata nel IX sec. e dedicata a san Mamiliano che era stata fortemente danneggiata dalle incursioni dei saraceni. Il maniero divenne dal XIII sec. un importante centro di assistenza e accoglienza per i pellegrini e ospitò anche i [[templari]].
 
Nel XVI sec. passò nelle proprietà di [[Alessandro Farnese]], il futuro [[papa Paolo III]], che vi operò alcuni interventi. Successivamente divenne una [[dogana]] dello [[Stato Pontificio]], in quanto situato ai confini con il [[Granducato di Toscana]].
Passò poi ai [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]], nel [[1859]] ai [[Torlonia]] e infine fu acquistato dallo Stato Italiano.
 
{{Museo
| Nome = Museo archeologico nazionale di Vulci
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|Indirizzo = [[Castello dell'Abbadia]], Loc. Vulci
}}
Il [[Castello dell'Abbadia|castello di Vulci]] venne edificato a ridosso del ponte del Diavolo ardita costruzione realizzata dai romani su una analoga struttura risalente a epoca etrusca. In origine questo ponte rimasto in uso sino agli inizi degli anni '60 del secolo scorso, oltre a permettere di superare il fiume [[Fiora]], sorreggeva un acquedotto con il quale veniva condotta acqua alla città di Vulci. Il castello costruito nel corso del XII secolo dai monaci cistercensi a difesa del ponte, fu impostato sui resti di un'antica abbazia realizzata nel IX sec. e dedicata a san Mamiliano che era stata fortemente danneggiata dalle incursioni dei saraceni. Il maniero divenne dal XIII sec. un importante centro di assistenza e accoglienza per i pellegrini e ospitò anche i [[templari]].
 
Nel XVI sec. passò nelle proprietà di [[Alessandro Farnese]], il futuro [[papa Paolo III]], che vi operò alcuni interventi. Successivamente divenne una [[dogana]] dello [[Stato Pontificio]], in quanto situato ai confini con il [[Granducato di Toscana]].
Passò poi ai [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]], nel [[1859]] ai [[Torlonia]] e infine fu acquistato dallo Stato Italiano.
 
Il [[Museo archeologico nazionale di Vulci]] si trova nel Castello dell'Abbadia. Al suo interno sono esposti oggetti provenienti dagli scavi delle Necropoli e dalle ricerche che nell'ultimo ventennio sono state condotte nell'area urbana della Città.