Anti-Defamation League: differenze tra le versioni

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Nelle settimane successive alle perquisizioni dodici gruppi per i [[diritti civili]] guidati dall'[[American-Arab Anti-Discrimination Committee]] e dalla "National Lawyers Guild," hanno presentato una [[causa civile]] che chiede all'ADL di pubblicare le informazioni ottenute con metodi di sorveglianza e di concludere le sue indagini, oltre a pagare i danni relativi<ref>James Bolden, {{cita testo|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-2221305.html|titolo=Coalition of Civil Rights Groups Sue Anti-Defamation League|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121022135810/http://www.highbeam.com/doc/1P1-2221305.html }}, ''[[Los Angeles Sentinel]]'', November 3, 1993.</ref>. La causa ha alimentato la speculazione sul fatto che l'organizzazione stesse intraprendendo una campagna segreta per reprimere il dissenso politico<ref>{{cita testo|url=https://www.nytimes.com/1993/10/24/us/anti-defamation-league-accused-of-spying.html|titolo="Anti-Defamation League Accused of Spying"|postscript=nessuno}}, New York Times. October 24, 1993. Retrieved 27 feb 2017</ref>.
 
L'avvocato del querelante, ex membro della [[Camera dei rappresentanti (degli Stati Uniti d'America)|Camera dei rappresentanti]] McCloskey, ha affermato che le informazioni raccolte dall'ADL costituivano una violazione della [[privacy]]. L'ADL, pur allontanandosi da Bullock, ha ribadito che ha il diritto, come qualsiasi altro ricercatore o giornalista, a indagare su organizzazioni e individui. Richard Cohen, legale del [[Southern Poverty Law Center]] di [[Montgomery (Alabama)]], ha affermato che, proprio come i giornalisti, anche i ricercatori dell'ADL "raccolgono comunque informazioni" e le accolgono con favore da fonti confidenziali, concludendo che "probabilmente si affidano alle loro fonti per disegnare la linea di confine" su quanto può essere legalmente divulgato. Bullock ha ammesso di aver acceduto nello zelo e che alcuni dei modi in cui ha raccolto i dati potrebbero essere stati illegali<ref name="Adams" />.
 
La causa è stata risolta in tribunale nel 1999. L'ADL ha accettato di pagare 175.000 dollari per le spese giudiziarie dei gruppi, due dei quali ebraici<ref name="MearWalt" />, che l'hanno citata in giudizio, promettendo che non avrebbe cercato informazioni provenienti da fonti per le quali sapeva di non poter legalmente rivelare i contenuti, consentendo di eliminare i dati sensibili come i documenti criminali o i [[Social Security number]] dai suoi [[file]] e ha speso 25.000 dollari per instaurare ulteriori rapporti tra le comunità di [[ebrei americani]], [[arabi americani]] e [[afroamericani]].