Gaspare Sanseverino: differenze tra le versioni
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Il cronista Andrea Prato lo dice "tanto più ardito quanto meno era il Principe [<nowiki/>[[Ludovico il Moro|Ludovico]]] animoso".<ref name=":132">''Cronache milanesi'', Volume 1, Gio. Pietro Vieusseux, 1842, pp. 256-242.</ref> Fu campione imbattuto nelle giostre e nei tornei, cui non perdeva mai occasione di partecipare, e riportava quasi sempre il primo premio.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://condottieridiventura.it/gaspare-da-san-severino/|titolo=GASPARE DA SAN SEVERINO}}</ref>
[[Pier Desiderio Pasolini]] identificò in Fracasso e [[Caterina Sforza]] i protagonisti di un aneddoto riportato da [[Baldassarre Castiglione]] nel suo [[Il Cortegiano|Cortegiano]],<ref>{{Cita libro|titolo=Il Cortegiano|anno=1955|editore=U.T.E.T.|p=110}}</ref> per cui un condottiero rifiutò l'invito di una "valorosa donna" ad unirsi alle danze e agli altri divertimenti, dicendo che la guerra era il suo unico mestiere e che non ne conosceva altri.<ref>{{Cita libro|autore=Julia Cartwright|titolo=Beatrice d'Este duchessa di Milano|anno=1944|editore=Edizioni Cenobio|p=39}}</ref>
{{Citazione|Il quale [nostro cortegiano] non volemo però che si mostri tanto fiero, che sempre stia in su le brave parole e dica aver tolto la corazza per moglie,<ref>Ossia che abbia sposato la guerra per modo che porti la corazza sempre con sé.</ref> e minacci con quelle fiere guardature che spesso avemo vedute fare a Berto;<ref>Un buffone dell'epoca.</ref> ché a questi tali meritamente si pò dir quello che una valorosa donna in una nobile compagnia piacevolmente disse ad uno, ch’io per ora nominar non voglio; il quale, essendo da lei, per onorarlo, invitato a danzare, e rifiutando esso e questo e lo udir musica e molti altri intertenimenti offertigli, sempre con dir cosí fatte novelluzze non esser suo mestiero, in ultimo, dicendo la donna, «Qual è adunque il mestier vostro?», rispose con un mal viso: «Il combattere»; allora la donna súbito: «Crederei», disse, «che or che non siete alla guerra, né in termine de combattere, fosse bona cosa che vi faceste molto ben untare ed insieme con tutti i vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse, per non ruginire più di quello che siate»;|Baldassarre Castiglione, Il libro del Cortegiano (1528)}}
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