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Nell'immaginario collettivo europeo, il rospo fu a lungo considerato un animale di malaugurio e/o un collegamento con il mondo degli spiriti. Il connotato magico del rospo trae certamente origine dalla sua natura anfibia che lo pone a cavallo di due mondi, quello della terra e quello dell'acqua, mentre il connotato negativo è molto probabilmente dovuta alla ripugnanza che l'animale suscita con la sua bitorzoluta pelle grigiastra, quasi verrucosa, dai suoi movimenti lenti e dal suo emerge da luoghi oscuri.
[[File:Witches'Familiars1579.jpg|miniatura|sinistra|[[Xilografia]] del [[1579]] mostrante una strega che sfama il suo rospo [[famiglio (spirito)|famiglio]].]]
Nell'Europa del [[Medioevo]], il rospo era associato al [[Diavolo nel cristianesimo|Diavolo]],<ref>{{cita libro|autore=[[Giuseppe Faggin]] | titolo= Diabolicità del rospo |città=Vicenza|editore=Neri Pozza|anno=1973}}</ref> per il quale fu non a caso inventato uno [[stemma]] [[Araldica|araldico]] decorato con tre rospi!<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Peddle|nome=S. V.|anno=2007|titolo=Pagan Channel Islands: Europe's Hidden Heritage|editore=Robert Hale|p=118|isbn=978-0-7090-8248-4}}</ref> Era noto che il rospo poteva avvelenare le persone<ref name=":1" /><ref name="textfiles" /> e, in quanto [[famiglio (spirito)|famiglio]] della [[strega]], si pensava che possedesse poteri magici. In alcuni paesi, il ritrovamento di un rospo in una casa era considerato la prova della presenza ivi d'una strega.<ref name="Caccia alle streghe">{{cita libro|nome=William E.||cognome=Burns|titolo=Witch Hunts in Europe and America: An Encyclopedia|url=https://archive.org/details/witchhuntsineuro0000burn|anno=2003|editore=Greenwood Publishing Group|lingua=en|p=[https://archive.org/details/witchhuntsineuro0000burn/page/7 7]|cid=Burns 2003|isbn=978-0-313-32142-9}}</ref> Nel [[Paese basco]], si credeva che i famigli delle streghe fossero rospi cui venivano fatti indossare abiti eleganti, allevati da bambini e bambine che venivano addestrati come streghe e stregoni. Tra il 1610 e il 1612, l'[[Inquisizione spagnola|inquisitore spagnolo]] [[Alonso de Salazar Frías]] investigò sulla stregoneria nella regione e perquisì le case di presunte streghe proprio alla ricerca di rospi vestiti, senza trovarne alcuno.<ref name="Burns">{{cita|Burns 2003|pp. 20–21}}.</ref>
Un [[Folclore|racconto folcloristico]] inglese narra che una vecchia, presunta strega, maledisse il suo padrone di casa e tutti i suoi beni quando questi le chiese l'affitto non pagato per il suo cottage. Poco dopo, un grosso rospo cadde sulla moglie dell'uomo e la fece crollare. Il rospo fu gettato nel fuoco ma fuggì, pur riportando gravi ustioni. Nel frattempo, la casetta della strega aveva preso fuoco e lei s'era gravemente ustionata. Il giorno successivo, sia il rospo sia la strega erano morti e si scoprì che le ustioni della donna rispecchiavano quelle dell'anfibio.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Popular romances of the West of England; or, the drolls, traditions, and superstitions of Old Cornwall|volume= 2|cognome=Hunt |nome=Robert |anno=1865 |editore=Hotten |p=105 |url=https://books.google.it/books?id=SH9MAAAAcAAJ&q=%22Popular+Romances+of+the+West+of+England%22+2nd+series&pg=PA105&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref>
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{{Citazione|Si dice che il rospo di diecimila anni abbia le corna sulla testa, mentre sotto il mento ha il numero 8 scritto in rosso. Deve essere raccolto a mezzogiorno del quinto giorno della quinta luna ed essiccato all'ombra per cento giorni. Una linea tracciata sul terreno con la radice sinistra diventerà un ruscello che scorre. Quando la sua zampa anteriore sinistra viene portata sulla persona, respingerà tutti i tipi di armi. Se un nemico ti spara, l'arco e la freccia si rivolteranno entrambi contro l'arciere. Il pipistrello millenario è bianco come la neve. Quando è appollaiato pende a testa in giù perché il suo cervello è pesante. Se entrambe queste creature vengono ottenute, essiccate all'ombra, polverizzate ed assunte [come elisir], un corpo può vivere per quarantamila anni|Ge Hong, ''Baopuzi''.<ref>Trad. in {{cita libro|lingua=en|cognome=Ware|nome=James R.|anno=1966|titolo=Alchemy, Medicine and Religion in the China of A.D. 320: The Nei Pien of Ko Hung|città=Dover|p=184}}</ref>}}
Un altro taoista del [[X secolo]], [[Liu Haichan]], ricordato dalla tradizione cinese come egli stesso un immortale ''xian'', s'accompagnava ad un rospo a tre zampe, {{cinese||Chan Chu|蟾蜍|Rospo lunare}}, che, nella [[mitologia cinese]] e nella teoria dello [[yin e yang]], è un simbolo della [[Luna]] (laddove il [[corvo a tre zampe]] è simbolo del [[Sole]] e la [[tartaruga a tre zampe]] è simbolo della [[pestilenza]]). Secondo un'antica tradizione, il rospo ''Chanchu'' sarebbe niente meno che la [[divinità lunare]] [[Chang'e]] che rubò l'[[elisir di lunga vita]] a suo marito [[Houyi]], il dio arciere, e fuggì sulla Luna ove fu trasformata, per punizione, nel rugoso anfibio.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Eberhard|nome= Wolfram|anno=1986|titolo=A Dictionary of Chinese Symbols: Hidden Symbols in Chinese Life and Thought|url=https://archive.org/details/dictionaryofchin00wolf|editore=Routledge|p=[https://archive.org/details/dictionaryofchin00wolf/page/292 292]}}</ref> Un'altra tradizione folcloristica cinese vuole che, durante la notte, il rospo a tre zampe di Liu Haichan produca una perla che, una volta mangiata, può trasformare una persona in un immortale ''xian'' o riportare in vita un cadavere.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Eberhard|nome= Wolfram |anno=1968|titolo=The Local Cultures of South and East China|traduttore=Alide Eberhard|volume=V. 2|annooriginale=1943|editore=Brill| pp=204-205}}</ref> Per questo motivo oggi, nei ristoranti cinesi di tutto il mondo, è comune vedere un rospo dorato esposto al bancone vicino al registratore di cassa, il {{cinese|金蟾|''[[Jin Chan|Jīn Chán]]''||Rospo dorato}}: il rospo seduto su pile di monete d'oro con un'altra moneta in bocca è infatti oggi un classico e popolare simbolo cinese di ricchezza e prosperità.<ref name=":0">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Shanshan Yang|titolo=Frogs and toads in Chinese myths, legends, and folklore|rivista=Chinese America: History and Perspectives|editore=Chinese Historical Society}}</ref> Un talismano raffigurante Liu Haichan ed il rospo tripode è invece parte del corredo benaugurale legato alla [[Festa delle barche drago]] (zh. {{cinese|龙船节|''Lóngchuánjié''|龍船節}} o {{cinese|龙舟节|''Lóngzhōujié''|龍舟節}}).
La [[medicina tradizionale cinese]] utilizza il {{cinese||''Chánsū''|蟾酥|Veleno essiccato di rospi; torta di rospi; bufotossina}} come [[anestetico]] e [[tonico]] cardiaco. Poiché, come anticipato, l'ingestione di bufotossina può produrre effetti allucinogeni,<ref name="textfiles" /> esiste un'ipotesi "psicoattiva" per spiegare la relazione tra il taoista Liu Haichan e il suo rospo.<ref>{{cita libro|lingua=en|cognome=Dannaway|nome= Frederick R.|anno=2009|titolo=A Toad on the Moon: Or a Brief Speculation on Chinese Psychoactive Toad Venoms|editore=Delaware Tea Society|}}</ref> I [[sinologo|sinologi]] [[Joseph Needham]] e Lu Gwei-djen affermano che il rospo a tre zampe e il [[coniglio lunare]] che macina nel suo [[frantoio]] farmaci magici simboleggiano entrambi la Luna e quindi la forza Yin che era vitale per creare gli elisir della [[alchimia cinese|scuola alchemica cinese]] ''[[Waidan]]''. Alcuni antichi taoisti apprezzavano pertanto la carne di rospo «come un aiuto per la longevità e l'immortalità» e che poteva far sì che una persona divenisse invisibile per fuggire dalla prigionia.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore= Joseph Needham|autore2=Gwei-djen Lu|titolo=Science and Civilisation in China|volume=5: Chemistry and Chemical Technology. Part 5, Part 5, Spagyrical Discovery and Invention: Physiological Alchemy |anno=1983|editore=Cambridge University Press |isbn=9780521085748.|cid=Needham e Lu 1983|p=81}}</ref>
I miti e la simbologia cinesi/taoisti del rospo passarono in [[Giappone]], ove Liu Haichan divenne {{Nihongo2|蝦蟇仙人|''Gama Sennin''|Rospo immortale}} ed il suo rospo tripode {{Nihongo2|青蛙神|''Seiajin''|Dio-Rospo}}.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Michael Ashkenazi|titolo=Handbook of Japanese Mythology|url=https://archive.org/details/handbookofjapane0000ashk_q9s5|anno=2003|editore= ABC-CLIO|p=[https://archive.org/details/handbookofjapane0000ashk_q9s5/page/156 156]|cid=Ashkenazi 2003}}</ref> Anche nel Sol Levante il rospo era associato alla prosperità ed alla ricchezza, oltre a comparire quale animale magico e saggio in alcuni miti dello [[shintoismo]] come la storia del ''[[kami]]'' [[Sukuna-hikona]].<ref>{{cita|Ashkenazi 2003|p. 256}}.</ref> Anche in Giappone gli anfibi dalla vita straordinariamente lunga diventavano creature mostruose, gli {{Nihongo2|大蝦蟇|''Ōgama''}}, titanici rospi di 2-3 metri,<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://yokai.com/oogama/|titolo=Ōgama}}</ref> ciò soprattutto in ragione dell'[[animismo]] nipponico che attribuiva valenza mitico-magica a tutti gli elementi del creato e legava lo scorrere del tempo al crescere del potere magico, facendo di tutti gli animali particolarmente longevi degli spiriti ([[Lingua giapponese|jp]]. {{nihongo2|妖怪|''Yōkai''}})<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Hirota |nome=Ryūhei |titolo=Traversing the Natural, Supernatural, and Paranormal: ''Yōkai'' in Postwar Japan |rivista=Japanese Journal of Religious Studies |volume=48 |numero=2, Religion and Identity in Japan since 1940 |anno=2021|url=https://nirc.nanzan-u.ac.jp/journal/6/article/2314/pdf/download |pp=321–340|doi=10.18874/jjrs.48.2.2021.321-339 |jstor=27039930}}</ref> assimilabili agli {{cinese|妖怪|''[[Yaoguai|yāoguài]]''|}} cinesi.
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