Repubblica dell'Artsakh: differenze tra le versioni
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|didascaliaMappa = In rosso i territori controllati dalla Repubblica dell'Artsakh prima della [[guerra nell'Artsakh del 2020|guerra del 2020]]
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L{{'}}'''Artsakh''' o '''Nagorno Karabakh''', ufficialmente '''Repubblica dell'Artsakh''' ({{Armeno|Արցախի Հանրապետություն|Artsakhi Hanrapetut’yun}}) o '''Repubblica del Nagorno Karabakh''' ({{Armeno|Լեռնային Ղարաբաղի Հանրապետություն|Lernayin Gharabaghi Hanrapetutyun}})<ref>{{cita testo|url=http://www.nkr.am/en/chapter-I-foundations-of-constitutional-order|titolo=Ministero Affari Esteri, Costituzione}}. L'art.1.2 della Costituzione recita che i nomi di Repubblica dell'Artsakh e Repubblica del Nagorno Karabakh sono identici; tuttavia nelle intestazioni ufficiali la prima denominazione sta progressivamente sostituendo la seconda.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nkr.am/en/search/node/Nagorno%20Karabagh%20Republic|titolo=Search {{!}} NKR|accesso=17 ottobre 2023}}</ref> è stata uno [[Stato a riconoscimento limitato]] autoproclamatosi indipendente dall'[[Azerbaigian]] e riconosciuto solo da tre Stati non appartenenti all'[[ONU]].<ref>[[Abcasia]], [[Ossezia del Sud]] e [[Transnistria]].</ref><ref>{{Cita web|url=
La regione del [[Nagorno Karabakh]], situata nel [[Caucaso meridionale]], a prevalenza [[Armeni|armena]], fu rivendicata sia dalla [[Repubblica Democratica di Azerbaigian]] che dalla [[Prima Repubblica di Armenia]], quando entrambi i Paesi divennero indipendenti nel [[1918]], dopo la caduta dell'[[Impero russo]].<ref>{{Cita libro|autore=Richard G. Hovannisian|titolo=The Republic of Armenia, Volume I: 1918-1919|annooriginale=1971|editore=University of California Press|pp=80 - 81}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Yamskov, A. N.|titolo=Ethnic Conflict in the Transcausasus: The Case of Nagorno-Karabakh," Special Issue on Ethnic Conflict in the Soviet Union for the Theory and Society, 20|dataoriginale=ottobre 1991|pp=649 - 650}}</ref> [[Guerra armeno-azera|Una breve guerra]] per la regione scoppiò nel [[1920]]. La disputa fu in gran parte archiviata dopo che l'[[Unione Sovietica]] stabilì il controllo sull'area e creò l'[[Oblast' Autonoma del Nagorno Karabakh|Oblast' autonoma del Nagorno-Karabakh]], all'interno della [[Repubblica Socialista Sovietica Azera|RSS dell'Azerbaigian]] nel [[1923]]. Nonostante le discriminazioni subite dalle autorità sovietiche azere, alla [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|caduta dell'Unione Sovietica]] gli armeni restavano la popolazione maggioritaria nella regione.<ref>{{Cita libro|titolo=Parts of a Circle I: The Road to War (Documentary)|dataoriginale=maggio 2020|editore=Media Initiatives Center, Internews Azerbaijan, Humanitarian Research Public Union}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Thomas de Waal|titolo=Black Garden: Armenia and Azerbaijan through Peace and War|anno=2003|editore=New York University Press|pp=3, 137 - 140|ISBN=0-8147-1944-9}}</ref> Nel 1991, [[Referendum in Nagorno Karabakh del 1991|un referendum]] tenutosi nell'Oblast' autonoma e nella vicina [[regione di Šahowmyan]] ha portato a una dichiarazione di indipendenza. Il conflitto è sfociato in [[Prima guerra del Nagorno Karabakh|una vera e propria guerra]] nel [[1992]].<ref name="web.archive.org">{{Cita web|url=
Nel [[2017]], [[Referendum in Nagorno Karabakh del 2017|un referendum]] nella Repubblica del Nagorno-Karabakh ha approvato una nuova costituzione che ha trasformato il sistema di governo da [[Repubblica semipresidenziale|semipresidenziale]] a [[Repubblica presidenziale|presidenziale]], con una legislatura [[Monocameralismo|unicamerale]], e ha cambiato il nome dello Stato secessionista da Repubblica del Nagorno-Karabakh a Repubblica di Artsakh, anche se entrambi i nomi sono rimasti ufficiali. Dal 1994 al [[2020]], le truppe armene e azere sono rimaste separate da una [[Linea di contatto dell'Artsakh|linea di contatto contestata]],<ref>{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.com/premium/article/nagorno-karabakh-armenia-azerbaijan-conflict-geography-ussr|titolo=How the Nagorno-Karabakh conflict has been shaped by past empires|sito=Premium|data=25 settembre 2023|lingua=en|accesso=17 ottobre 2023}}</ref> con sporadici incidenti e caduti da ambo le parti, che dimostravano il rischio sempre presente del riaccendersi della guerra.<ref>{{Cita web|url=https://www.crisisgroup.org/content/nagorno-karabakh-conflict-visual-explainer|titolo=The Nagorno-Karabakh Conflict: A Visual Explainer|data=27 ottobre 2020|lingua=en|accesso=17 ottobre 2023}}</ref>
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== Economia ==
Superata la crisi post prima guerra, la Repubblica del Nagorno Karabakh si avviò verso una ripresa economica favorita dalla stabilità della situazione e dagli aiuti provenienti dalla diaspora armena. Se nel 1999 il prodotto interno lordo era attestato a 59 milioni di dollari, già nel 2001 era quasi raddoppiato; nel 2009 toccava i 260 milioni e nel 2010 i 320 milioni di dollari, con una crescita reale stimata tra il 2001 e il 2007 di oltre il 60%. Nel 2007 l'economia era ripartita fra agricoltura (16%), industria manifatturiera (15%), costruzioni (9%) e servizi (57%). I maggiori investimenti degli ultimi anni hanno riguardato la telefonia ([[Karabakh Telecom]]), la lavorazione di diamanti e gioielli, il settore minerario e la distillazione di liquori. Particolarmente attivo era il settore turistico che aveva visto sorgere diverse nuove strutture e relativi servizi.<ref>{{cita testo|url=http://www.stat-nkr.am/index.php?lang=en|titolo=Servizio di Statistica nazionale (in inglese e armeno)|accesso=28 novembre 2015|dataarchivio=3 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111003054825/http://www.stat-nkr.am/index.php?lang=en|urlmorto=sì}}</ref> Ulteriore impulso sarà dato dall'apertura dell'aeroporto (chiuso dall'epoca del conflitto) inizialmente prevista per il 2012 ma poi rimandata per motivi politici.<ref>{{cita testo|url=http://armenianow.com/news/40195/karabakh_stepanakert_airport_opening|titolo=Armenianow su apertura aeroporto (in inglese)|accesso=28 novembre 2015|dataarchivio=8 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151208111945/http://armenianow.com/news/40195/karabakh_stepanakert_airport_opening|urlmorto=sì}}</ref>
Dopo la seconda guerra del 2020, la situazione economica dello Stato risulta fortemente critica; la guerra ha distrutto molte abitazioni civili e infrastrutture per le quali il governo deve provvedere alla ricostruzione, sono andati persi quasi tutti gli impianti idroelettrici che garantivano autosufficienza energetica e anche i terreni agricoli del Sud che assicuravano buoni raccolti e provvedevano al fabbisogno nazionale.
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*{{cita web|url=http://www.nkr.am/en/|titolo=Ministero degli Affari Esteri del Nagorno Karabakh}}
*{{cita web | url = http://www.elections.nkr.am/ | titolo = Commissione elettorale centrale della Repubblica del Nagorno Karabakh | accesso = 28 novembre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100523090938/http://www.elections.nkr.am/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.stat-nkr.am/|titolo=Servizio nazionale di statistica|accesso=28 novembre 2015|dataarchivio=6 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080206093817/http://www.stat-nkr.am/|urlmorto=sì}}
*{{cita web | url = http://www.nkrusa.org/ | titolo = Rappresentanza del Nagorno Karabakh negli USA | accesso = 28 novembre 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130618042646/http://nkrusa.org/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.haut-karabagh.com/|titolo=Rappresentanza del Nagorno Karabakh in Francia}}
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*{{cita web|url=http://www.karabakh.it|titolo=Iniziativa Italiana per il Karabakh}}
*{{cita web|url=http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/armenia/nagorno-karabakh.htm|titolo=Homo laicus: storia del Nagorno Karabakh}}
*{{cita web|url=http://nagornokarabak.blogspot.com/|titolo=Raccolta di storie sul Nagorno Karabak|accesso=27 marzo 2020|dataarchivio=27 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200327014500/https://nagornokarabak.blogspot.com/|urlmorto=sì}}
{{Asia}}
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