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==== Rito tridentino ====
{{Vedi anche|Messa tridentina|Messale romano}}
Fino al [[XVI secolo]], esistevano numerosissimi [[riti liturgici]] occidentali che, benché uniformi dal punto di vista strutturale, si differenziavano per invocazioni e preghiere legate alla cultura locale<ref name=":13">{{Cita libro|autore = C. Andersen - G. Denzler|titolo = Dizionario storico del cristianesimo|anno = |editore = |città = |p = 580}}</ref>. Il Concilio, per evitare ulteriori problematiche e per sottomettere l'edizione dei libri liturgici all'autorità della Sede Apostolica, decise di estendere il più possibile il [[rito romano]]<ref name=":13" />. [[Papa Pio V]], proclamò, nella bolla ''[[Quo primum tempore]]'' (1570)<ref name=":13" />, che l'[[eucaristia]] si dovesse celebrare in tutta la [[Chiesa latina]] secondo il [[Messale Romano]] edito in quello stesso anno, con l'eccezione di quei riti che avessero più di duecento anni, che potevano essere mantenuti<ref>{{Cita web|autore = |url = https://la.wikisource.org/wiki/Quo_Primum|titolo = Quo Primum|accesso = 15 marzo 2015|data = }}</ref>.
Benché sia diffuso, non è corretto parlare di rito «tridentino». In realtà, al Concilio di Trento non fu elaborato nessun nuovo libro liturgico, il Concilio chiese al Papa di esaminare il Messale, ma le uniche variazioni riguardano alcune feste di santi: per il resto il Messale ricalcava le precedenti edizioni a stampa, in particolare l'edizione [[venezia]]na del [[1497]], a sua volta derivata dalla prima edizione a stampa del [[1474]].
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