Logica trascendentale: differenze tra le versioni
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Come osserva Marcucci, "[la] funzione unificatrice, che sta alla base di ogni concetto, sta alla base ''anche'' di ogni giudizio. È proprio attraverso il giudizio che io ''unifico'' [...] nel concetto di corpo quello di metallo".<ref>{{cita|Marcucci|p. 74}}.</ref> Scrive Kant:
{{citazione|In ogni giudizio si trova un concetto, che vale per una pluralità di rappresentazioni, e dentro questa pluralità comprende anche una rappresentazione data, la quale ultima viene riferita immediatamente (''unmittelbar'') all'oggetto. Così, ad esempio, nel giudizio: tutti i corpi sono divisibili, il concetto di divisibile si riferisce a vari altri concetti; tra questi, tuttavia, esso viene qui riferito in particolare al concetto di corpo. Quest'ultimo d'altronde si riporta a certe apparenze che si presentano a noi. Tali oggetti sono dunque rappresentati mediatamente (''mittelbar'') dal concetto di divisibilità.<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 123-124|Colli}}.</ref>}}
In altre parole, nessuna conoscenza deriva dalla mera intuizione di un corpo particolare o di un gruppo di corpi. Nemmeno il pensiero della totalità dei corpi reca di per sé conoscenza, se ad esso non viene connessa la proprietà della divisibilità. E, ancora, questa conoscenza può essere espressa come assertoria o come solo possibile.<ref>{{cita|Guyer|p. 126}}.</ref>
==Analitica trascendentale==
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