Giuseppe Cognata (vescovo): differenze tra le versioni
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L'8 dicembre [[1933]] a [[Bova Marina]] diede vita alla congregazione delle suore [[Salesiane oblate del Sacro Cuore di Gesù]]. Il nuovo istituto, con fine specificamente pastorale e missionario in aiuto alla Chiesa locale, crebbe e si sviluppò in poco tempo, diffondendosi nelle due diocesi di Bova e di Reggio Calabria e in altre zone di [[Calabria]], Sicilia e nel [[Lazio]].
Nel [[1940]] la [[Congregazione per la dottrina della fede|Congregazione del Sant'Uffizio]] lo destituì dalla dignità episcopale a seguito di un processo. Inizialmente le accuse non vennero rivelate e solo recentemente si è scoperto che fu accusato falsamente di aver molestato tre suore.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettadelsud.it/news//45144/False-accuse-di-molestie--il.html|titolo=False accuse di molestie, il calvario di un vescovo|editore=[[Gazzetta del Sud]]|data=3 maggio 2013|accesso=25 aprile 2020|dataarchivio=5 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170805221123/http://www.gazzettadelsud.it/news//45144/False-accuse-di-molestie--il.html|urlmorto=sì}}</ref> Dovette quindi rassegnare le dimissioni da vescovo di Bova e si trasferì in alcune comunità salesiane del Nord Italia.
A Pasqua [[1962]], venne reintegrato nell'[[episcopato]] da [[papa Giovanni XXIII]] e partecipò, per volontà di [[papa Paolo VI]], alla seconda, alla terza e alla quarta sessione del [[Concilio Vaticano II]]. Lo stesso Papa, il 6 agosto [[1963]], lo nominò [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Farsalo|Farsalo]].
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