Logica trascendentale: differenze tra le versioni
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Nel §18 (''Che cosa sia l'unità oggettiva dell'autocoscienza''), Kant tra un'unità delle rappresentazioni che sia soltanto soggettiva da una che sia oggettiva. Mentre quest'ultima è l'unità nel pensiero di un oggetto, la prima è l'unità in quanto prodotto di una mera [[Associazione (psicologia)|associazione]] tra rappresentazioni, quella che Hume aveva accostato al principio di congiunzione costante. Kant chiama questa unità soggettiva "una determinazione del senso interno"<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 166-167|Colli}}.</ref>. Una tale connessione non è concettuale e non rappresenta un oggetto.<ref>{{cita|Buroker|pp. 123-124}}.</ref>
Nel §19 (''La forma logica di tutti i giudizi consiste nell'unità oggettiva dell'appercezione dei concetti in essi contenuti''), Kant sostiene che rappresentarsi un oggetto è in sostanza giudicare. A questo proposito, egli si dichiara insoddisfatto della tradizionale definizione di giudizio offerta dai logici ("rappresentazione di un rapporto tra due concetti"<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|p. 168|Colli}}.</ref>), adatta al più ai giudizi categorici (mentre, ad esempio, i giudizi ipotetici e disgiuntivi mettono in rapporto altri giudizi).<ref>{{cita|Buroker|p. 124}}.</ref>
===Analitica delle proposizioni fondamentali===
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